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INTERVENTO DI S.E. MONS. PAUL RICHARD GALLAGHER
SEGRETARIO PER I RAPPORTI CON GLI STATI,
AL DIALOGO DI ALTO LIVELLO DELLE NAZIONI UNITE SULL’ENERGIA

New York, 24 settembre 2021

 

La Santa Sede la ringrazia per aver indetto questo Dialogo di alto livello sull’energia in un tempo in cui l’implementazione dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile n. 7 sta diventando sempre più urgente.

Accesso: tecnologia, infrastrutture, abbordabilità

Attualmente 759 milioni di persone vivono senza elettricità (Undesa, Theme Report on Energy Access: Towards the Achievement of SDG7 and Net-Zero Emissions, 2021). Come auspicato dall’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, al fine di eliminare povertà e fame dobbiamo assicurare che ogni famiglia e nucleo familiare abbia accesso sufficiente a energia abbordabile e affidabile. Ciò significa promuovere sistemi energetici e microgrid per i “consumatori finali” a livello locale e fornire alle comunità strutture energetiche durature.  Instillare rispetto per le culture locali e assicurare che siano capaci di gestire e mantenere le proprie risorse energetiche, in linea con il principio di sussidiarietà, è vitale e eviterà dipendenze sfruttatrici da grandi reti energetiche e burocrazie (vedi in generale: Tavolo interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale, In cammino per la cura della casa comune – A cinque anni dalla «Laudato si’», Città del Vaticano, 2020).

L’accesso all’energia dipende anche dall’abbordabilità e dalla determinazione dei prezzi. I poveri, anche quelli nelle periferie della società nei Paesi sviluppati, spesso non possono permettersi l’energia necessaria per la vita quotidiana. Per questo sono essenziali una determinazione dei prezzi ragionevole, pratiche commerciali etiche e sussidi per i più poveri (vedi in generale: Tavolo interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale, In cammino per la cura della casa comune – A cinque anni dalla «Laudato si’», Città del Vaticano, 2020).

Impatto negativo della produzione/del consumo sul pianeta e sui poveri

Mentre cerchiamo collettivamente di assicurare l’accesso all’energia per tutti, dobbiamo tener conto dell’impatto prodotto sull’ambiente. L’estrazione, la trasformazione, il trasporto e il consumo di carburanti fossili e di energia sporca danneggiano aria, acqua, suolo, ecosistemi e clima.

Così come non è distribuito equamente l’accesso all’energia, non lo sono nemmeno gli effetti negativi della produzione energetica. Il loro impatto sproporzionato sui poveri e sulle persone in situazioni di vulnerabilità porta, in alcune circostanze, a disordini sociali, effetti negativi sulla salute, conflitto e molte violazioni dei diritti umani. Inoltre, il cambiamento climatico sconvolge il settore agricolo, esaspera l’insicurezza e la scarsità dell’acqua e aumenta l’esposizione a eventi atmosferici estremi, distruggendo mezzi di sostentamento e costringendo molti a lasciare la propria casa e a migrare.

Transizione energetica

Una transizione energetica giusta dovrebbe perseguire una produzione, una gestione e un consumo energetici più intelligenti, efficaci e pacifici, specialmente negli ambiti dove lo spreco di energia è più probabile. La produzione di beni usa e getta, le merci di bassa qualità, gli oggetti monouso e altre strategie commerciali che deliberatamente sprecano energia sono tutti sintomi di una “cultura dello scarto”. Alla luce di questa realtà, i maggiori consumatori di energia hanno l’obbligo di rivedere il loro impatto su quanti «ancora non riescono a vivere in conformità alla propria dignità umana» (Papa Francesco, Laudato si’, n. 193).

La transizione verso un’energia accessibile e pulita è un dovere che abbiamo nei confronti di milioni di nostri fratelli e sorelle nel mondo, specialmente i poveri, comprese le generazioni ancora a venire. «La civiltà richiede energia — ha osservato Papa Francesco —, ma l’uso dell’energia non deve distruggere la civiltà!» (Papa Francesco, Discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti all’incontro per dirigenti delle principali imprese del settore petrolifero, del gas naturale e di altre attività imprenditoriali collegate all’energia, 9 giugno 2018).

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L'Osservatore Romano, Anno CLXI n. 218, sabato 25 settembre 2021, p. 4.