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MESSAGGIO DEL CARD. TARCISIO BERTONE
A NOME DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
IN OCCASIONE DEI CINQUANT'ANNI DI ATTIVITÀ
DELL'OPERA ASSISTENZIALE EPISCOPALE MISEREOR

 

Da ormai cinquant'anni, in particolare nel tempo quaresimale, l'Opera assistenziale episcopale Misereor esorta molte persone in Germania a impegnarsi, nel senso del messaggio di Gesù Cristo, in tutto il mondo per una reciprocità giusta e degna dell'uomo. In questa gioiosa occasione, trasmetto a nome del Santo Padre cari saluti benedicenti a Lei, esimio Arcivescovo Thissen, nella sua veste di rappresentante responsabile presso la Conferenza episcopale tedesca, al presidente di Misereor, monsignor Josef Sayer, e a quanti sono legati all'Opera assistenziale in qualità di collaboratori e sostenitori.

"Miserere mei sicut et ego misereor", "abbi compassione di me come io ho compassione". Nel 1958, con questa preghiera, nel discorso di fondazione rivolto ai vescovi tedeschi, il cardinale di Colonia Josef Frings diede avvio all'Opera assistenziale episcopale Misereor. Comprendiamo il senso più profondo di queste parole partendo dalla missione di Gesù così come dalla sua frase: "Misereor super turbam", "Sento compassione di questa folla... e non hanno da mangiare" (Mc 8,2), da cui l'Opera deriva il proprio nome. Gesù Cristo è il volto di Dio che si rivolge all'uomo e ne ha compassione. Come Gesù annunciò la parola di Dio alle donne, agli uomini e ai fanciulli del suo tempo ed ebbe compassione dei malati, degli affamati, dei bisognosi e degli emarginati della società - sì, dei deboli e dei peccatori - così anche noi dobbiamo e vogliamo fare lo stesso.

Cinquant'anni fa, la fondazione dell'Opera assistenziale episcopale Misereor fu espressione del fatto che il nostro personale bisogno e la nostra esperienza della compassione divina, che Cristo ci dona e la Chiesa ci fa conoscere, richiamano la nostra attenzione alle necessità del prossimo e ci sfidano a condividere con lui i tesori della fede, ma anche i beni materiali. Dagli inizi incerti dell'Opera assistenziale Misereor, "l'avventura nello Spirito Santo", come la definì il cardinale Frings, nel corso degli ultimi anni è stato gettato un solido ponte sull'abisso fra abbienti e bisognosi, un movimento di collaborazione che unisce nella solidarietà innumerevoli persone in Germania, Africa, Asia, Oceania e America Latina. Misereor è dunque divenuta in un certo qual modo un successo comune della Chiesa nei continenti del sud del mondo e in Germania: malati, affamati, famiglie, a cui mancano le basi esistenziali, bambini e giovani privi di formazione scolastica e professionale traggono speranza e prospettive per il futuro dai progetti di autoaiuto delle Chiese locali promossi da Misereor.

Quest'ultima sostiene con molteplici progetti gli sforzi di vescovi, sacerdoti e laici che si impegnano per i processi di riconciliazione e di pace, per corrette condizioni generali per i Paesi in via di sviluppo così come per una giusta forma dei processi di globalizzazione che devono essere orientati al bene autentico della persona umana, della famiglia e dei popoli. In particolare si tratta della dignità dei poveri, ma in definitiva anche della dignità di tutti gli uomini in quanto amati figli di Dio. Si tratta del futuro comune dell'unica famiglia umana e delle possibilità delle future generazioni, delle quali noi cristiani siamo responsabili davanti a Dio.

Il cammino che Misereor si è prefisso va oltre la ricerca di mezzi finanziari e la loro distribuzione. La solidarietà nel tempo quaresimale sarà anche un contributo pastorale a una preparazione completa alla celebrazione dei misteri pasquali, che ci avvicinano mediante la Chiesa alla misericordia di Dio nella persona del Signore Gesù Cristo, crocifisso e risorto. Misereor desidera promuovere questa misericordia di Dio attraverso la collaborazione dei fedeli in Germania con i cristiani bisognosi in altre parti del mondo come messaggio convincente del Vangelo. Sua Santità, Papa Benedetto XVI, incoraggia, cari fratelli nell'episcopato, tutta la Conferenza episcopale tedesca, i responsabili e i collaboratori di Misereor, i donatori, le persone impegnate nelle parrocchie, le organizzazioni ecclesiali e tutti gli uomini di buona volontà che sostengono l'Opera assistenziale, a proseguire con vigore questo cammino di speranza per i poveri. Il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, imparte a voi tutti di cuore la Benedizione Apostolica.

Con l'espressione di una particolare attenzione e i migliori auspici personali.

Dal Vaticano, 21 gennaio 2008

Tarcisio Card. Bertone
Segretario di Stato

 

 
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