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CONSEGNA DELLE INSEGNE DI CAVALIERE DI COLLARE
DELL’ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME

DISCORSO DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO DEL SANTO PADRE

Mercoledì, 15 aprile 2009

 

Signor Cardinale Gran Maestro,
Eminenze Reverendissime,
Eccellenze Reverendissime,
gentili Signori e Signore,
illustri membri del gran Magistero!

Quest’occasione mi è particolarmente propizia per formulare innanzitutto a ciascuno di Loro i più cordiali auguri per la Santa Pasqua. Siamo nell’Ottava di Pasqua, e nel nostro cuore risuona pieno di speranza l’annuncio dato dagli angeli presso la tomba vuota, in quel mattino del primo giorno dopo il sabato. “Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto” (Lc. 24, 5-6). Sono le consolanti parole dei “due uomini in vesti sfolgoranti” apparsi alle donne, che erano andate sconsolate al sepolcro: queste parole sono un dono per ognuno di noi. Sono il dono del rinnovato annuncio della risurrezione del Signore, che segna la rinascita della nostra speranza. Ecco perché la Pasqua è festa solenne, che tutti ci avvolge con la gioia e la luce del Signore risorto. E’ festa della gioia e della speranza. Sua Santità, Benedetto XVI, nell’immaginetta tradizionale dei suoi auguri, riprendendo un’espressione di sant’Agostino, ha scritto: “Resurrectio Christi, spes nostra”. Sì, la risurrezione di Cristo è la nostra speranza!

Ed è, pertanto, un ulteriore motivo di gioia che, proprio nell’ambito di questa Festa - la più solenne per noi cristiani -, l’Eminentissimo Cardinale John Patrick Foley, con delicato pensiero, abbia voluto consegnarmi, nella cornice di questa significativa cerimonia, le insegne di Cavaliere di Collare dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Eminenza, La ringrazio di cuore unitamente ai membri del Gran Magistero mentre accolgo, non senza commozione, come dono graditissimo questa alta distinzione conferitami.

In questo momento, il mio grato pensiero si rivolge con particolare cordialità agli Eminentissimi Signori Cardinali qui presenti, agli Eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi, ai Signori Ambasciatori accreditati presso la Santa Sede. Estendo il mio saluto ai Sacerdoti e ai Religiosi. Saluto tutti e ciascuno, illustri Signore e Signori, per aver voluto rendere ancora più significativo questo momento e questo incontro con la vostra partecipazione.

Ringrazio perché, collegandomi ancora più strettamente al glorioso Ordine Equestre, che è legato da speciale vincolo con il Sepolcro di Cristo, eloquente testimonianza della risurrezione, mi viene concesso anche il privilegio di essere partecipe dei beni spirituali e delle finalità del benemerito Sodalizio. Sono ancor più grato perché conosco bene la peculiarità di questa istituzione che è sempre stata seguita con grande interesse dai Romani Pontefici; basti pensare all’attenzione avuta dal Beato Pio IX, dal Servo di Dio Pio XII e, più recentemente, dall’amato Papa Giovanni Paolo II.

L’amore per la Terra Santa è invito a crescere nella fede e nell’amore per Cristo. Per questo – proprio perché si tratta di luoghi carichi di una memoria santissima per la nostra fede - oggi, più che mai, urgono concreti interventi di sostegno alla Terra Santa ed a quanti ancora vi sono rimasti a testimoniare le gloriose radici della vita cristiana. Come non lasciarsi infatti commuovere dal pensiero che in quei luoghi santi il Maestro divino è vissuto, ha predicato il Vangelo, ha compiuto segni e prodigi, è morto crocifisso e finalmente è risorto! In quei luoghi è stato proclamato il lieto annuncio del Vangelo per espandersi poi sino agli estremi confini della terra, per giungere a noi, a questa nostra epoca. E proseguirà in futuro, sino alla consumazione dei secoli. Alla luce di queste considerazioni, appare ancor più impellente la missione del nostro Ordine, finalizzato alla cura della Terra Santa.

Al riguardo, mi è già noto l’impegno dell’Ordine, sotto la guida saggia del Cardinale Gran Maestro, per far fronte alle sempre emergenti necessità, specialmente a sostegno del Patriarcato Latino di Gerusalemme. So anche che quanto state facendo lo potete compiere grazie all’apporto generoso dei Cavalieri e delle Dame di tutte le Luogotenenze del Mondo. Ed in proposito, ho già avuto modo di esprimere il mio personale plauso e soprattutto quello del Santo Padre Benedetto XVI in occasione della celebrazione conclusiva dei Lavori della Consulta Mondiale, lo scorso 5 dicembre. Mi riferivo, in tale circostanza, allo sforzo che ormai da lungo tempo, si sta dispiegando per la tutela e la promozione dei luoghi sacri della Cristianità, i luoghi che hanno visto il realizzarsi delle promesse dell’Antico testamento nel sacrificio pasquale della morte e risurrezione del nostro Salvatore. Quello che il vostro glorioso Ordine ha compiuto sinora, merita sentita riconoscenza. Occorre al tempo stesso adoperarsi perché la stessa passione, che ha animato i vostri predecessori e che anima voi stessi, sia fedelmente tramandata alle nuove generazioni. Sto pensando al ricco patrimonio umano, morale e spirituale, vero vanto dei Cavalieri del Santo Sepolcro, che hanno attraversato i secoli mantenendo intatto lo spirito originario di difensori della fede e della Chiesa.

Proponendo a tanti giovani gli ideali cavallereschi, è possibile imprimere un valido impulso alla missione stessa della Chiesa, in quest’ora grave di emergenza educativa, creando valide opportunità di crescita per molti giovani, i quali, animati da autentico spirito di servizio, possono vivere e diffondere con entusiasmo il perenne messaggio del Vangelo di Cristo, diventando così sale e luce nel e del mondo.

Mi è infine particolarmente gradito trasmettere a voi tutti il saluto e la benedizione di Sua Santità Benedetto XVI, al quale va il nostro affettuoso e deferente omaggio. Egli, come è noto, si appresta a compiere, tra pochi giorni, un viaggio “storico” in Terra Santa. Lo accompagniamo con la nostra preghiera perché sia fruttuoso per la Chiesa e per quelle terre martoriate dalla divisione e dalla violenza. Sono poi certo che l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro non mancherà di dare il proprio contributo per la migliore riuscita di questo pellegrinaggio del Papa alle sorgenti della nostra fede.

Signor Cardinale Gran Maestro, distinte Autorità del Gran Magistero, amici tutti qui presenti, grazie ancora di cuore per questo alto onore che oggi mi viene conferito. Da parte mia, assicuro piena condivisione degli ideali che animano ogni appartenente al nostro benemerito Ordine e, in segno di fraterna benevolenza, invoco su tutti, auspice la Vergine Maria, Regina della Palestina, eletti favori celesti ed abbondanti benedizioni divine.

Grazie di cuore a tutti! E rinnovati auguri di serene e sante Feste pasquali!

 

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