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VISITA ALL'OSPEDALE BAMBINO GESÙ DI ROMA
IN OCCASIONE DEL SANTO NATALE

DISCORSO DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO D
EL SANTO PADRE

Mercoledì, 23 dicembre 2009

 

Signor Presidente,
Signori Membri del Consiglio di Amministrazione,
Illustri professori e dottori,
Stimato personale paramedico e infermieristico,
Cari amici,

sono particolarmente lieto di incontrarvi ancora una volta per lo scambio di auguri in occasione del Santo Natale. Saluto il Presidente dell’Ospedale, il dr. Giuseppe Profiti, che ringrazio per le cortesi parole che ha voluto rivolgermi a nome della grande famiglia dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù. Con lui saluto ciascuno di voi, ringraziandovi per la generosa e competente opera che svolgete quotidianamente in favore dei piccoli degenti e dei loro familiari. Rivolgo, infine, un particolare pensiero ai Reverendi Cappellani per il prezioso impegno, attraverso il quale aiutano i piccoli malati a sentire accanto a sé la presenza dolce e rassicurante di Gesù.

Questo Natale voi lo celebrate con sentimenti di particolare gioia, in quanto ricorre il 140° anniversario di fondazione di questo benemerito Istituto appartenente alla Santa Sede. In questi anni l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù ha reso manifesta la speciale predilezione della Chiesa per l’infanzia, ponendosi all’avanguardia nell’ambito ospedaliero e sanitario con il proprio stile contraddistinto dalla cura amorevole verso i piccoli degenti, offrendo una testimonianza concreta ed efficace del Vangelo, in piena sintonia con quanto insegna la Chiesa. Anche per questo vi rinnovo l’apprezzamento e la gratitudine della Santa Sede, del Papa Benedetto XVI e mia personale, formulando fervidi auspici che possiate continuare, con coraggio e creatività, le qualificate e innovative attività sanitarie e assistenziali, che vi caratterizzano.

La festa del Natale invita ad aprire il cuore ai fratelli, specialmente a quanti sono nella sofferenza. In tale impegno, nostro modello è la Vergine Maria, che nel Vangelo di San Luca ci è presentata, premurosa e sollecita, in viaggio verso la casa di Elisabetta, una parente avanzata negli anni (cfr 1,39-45). I racconti evangelici della Nascita e dell’infanzia di Gesù, specialmente l’icona della Visitazione, ci illuminano anche circa le finalità e i compiti degli Ospedali e delle Case di Cura, particolarmente di quelli che si ispirano ai valori cristiani, dove l’accoglienza e la cura amorevole dell’uomo sofferente va posta in cima ad ogni preoccupazione.

Cari amici, il Figlio di Dio, nascendo a Betlemme è apparso come luce radiosa che libera il cuore dell’uomo dalle tenebre dell’egoismo e della tristezza e riempie l’animo di autentica gioia. La Madonna, che a Betlemme ha dato al mondo il Salvatore, vi aiuti a serbare nel cuore e a meditare il grande mistero Natale del suo Figlio, per accogliere Gesù, con disponibilità e stupore sempre nuovo, ogni volta che viene incontro nei Sacramenti della fede, nella sua Parola, negli eventi della vita e nei volti trepidanti e sofferenti dei piccoli. Con tali pensieri, formulo a ciascuno di voi l’augurio cordiale di un Santo Natale.

 

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