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INAUGURAZIONE DEL NUOVO CENTRO DELL'OSPEDALE PEDIATRICO
"BAMBINO GESÙ"  PRESSO SAN PAOLO FUORI LE MURA

DISCORSO DEL CARD. TARCISIO BERTONE,
SEGRETARIO DI STATO DEL SANTO PADRE

Mercoledì, 24 ottobre 2012

 

Cari amici,

l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» e il suo presidente, Prof. Giuseppe Profiti, ci hanno ormai abituato a una “inconsueta consuetudine”: inaugurare realtà già pienamente in funzione e attive. Una consuetudine che nasce dal voler restare ogni giorno fedeli all’intuizione dei fondatori dell’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù», la famiglia Salviati che, 143 anni fa, portò con un gesto di grande sensibilità a Roma un seme di innovazione. Nasceva, infatti, un ospedale – allora piccolo, appena quattro stanze e dodici letti, in Via delle Zoccolette – interamente dedicato ad assistere i bambini in un’epoca in cui alla vita di un bambino non veniva riconosciuto il valore che il Signore Gesù ci ha insegnato.

Quell’iniziativa ha avuto un grande sviluppo ed è diventata patrimonio della comunità romana, italiana e internazionale. Un patrimonio che oggi si arricchisce di nuovi significati che vanno ben al di là di quello che è sotto i nostri occhi: “perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne”, come scrive l’apostolo Paolo nella Seconda Lettera ai Corinzi.

Come potrebbero ben attestare anche i Signori Cardinali Andrea Cordero Lanza di Montezemolo e Francesco Monterisi, che quali Arcipreti della Basilica di San Paolo fuori le mura sono stati attenti e convinti sostenitori dell’iniziativa del «Bambino Gesù», la realizzazione di questo Centro contribuisce anche a qualificare questa zona della Capitale, particolarmente cara alla Cristianità. La grande Basilica di San Paolo fuori le mura è richiamo per la fede di tanti pellegrini di ogni parte del mondo, e, poco distante, l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» è richiamo per la speranza di tanti bambini e delle loro famiglie dall’Italia e dall’estero per un futuro di salute.

Futuro e salute, sono due parole che abbiamo ascoltato più volte nel corso di questo incontro negli interventi del professor Elio Guzzanti e del marchese Marcello Sacchetti, che hanno accompagnato nel tempo la crescita di questo Centro di cura e di ricerca. Una realtà che dovrebbe essere motivo di giusto orgoglio per ogni cittadino di Roma, ma la cui azione non sarà circoscritta al territorio capitolino, perché è in grado di diventare nel tempo, sotto la guida attenta e lungimirante di chi ne ha assunto la responsabilità, punto di riferimento di livello internazionale per la salute e la ricerca a favore della salute dei bambini.

Il bell’Auditorium nel quale ci troviamo è anch’esso un regalo prezioso per la comunità. In questo luogo, dove abbiamo appena ascoltato notizie aggiornate sui prodigi della scienza medica di oggi e di domani dal professor Giacomo Pongiglione e dal professor Bruno Dallapiccola, è stata già avviata una ricca attività di incontri scientifici di portata internazionale. L’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» di San Paolo fuori le mura non è infatti solo un centro diurno avanzato con ambulatori e sale operatorie per la chirurgia in day surgery, dove, grazie al progresso della tecnologia e delle conoscenze mediche, è possibile operare in maniera mininvasiva bambini che possono così rientrare a casa la sera stessa. Di qui a breve – già nei primi mesi del 2013 – aprirà infatti le porte qui a San Paolo il più grande e moderno centro di ricerche pediatriche d’Europa, in cui ricercatori italiani e di tutto il mondo lavoreranno per mettere a punto nuove cure per malattie rare o complesse che oggi non hanno ancora una cura efficace e definitiva. E, considerato che il trasferimento della conoscenza è un valore più che mai prezioso per un’organizzazione complessa e per la comunità scientifica internazionale, l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» di San Paolo fuori le mura sarà anche un centro di alta formazione, in cui medici e ricercatori provenienti da ogni parte del mondo metteranno in condivisione il proprio sapere con i colleghi, al fine di migliorare le competenze e le abilità diagnostiche e terapeutiche a favore dei bambini di tutti i continenti.

Lo sforzo che è stato compiuto per realizzare tutto questo ha molti protagonisti che, a tutti i livelli, hanno dato il loro contributo alla creazione di una struttura funzionale, accogliente, rispettosa dell’ambiente e del contesto storico-urbanistico nel quale è armoniosamente inserita. Le tecniche costruttive sono state le più moderne e particolarmente sensibili al rispetto del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale, con alcune soluzioni inedite per una struttura assistenziale. Con l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» di San Paolo fuori le mura sono stati restituiti dignità e decoro ad una superficie che, pur essendo prossima ad un luogo di primaria importanza religiosa, storica e culturale, finora non era valorizzata.

Arrivando in questo luogo è impossibile non apprezzare l’armonia – segno di una continuità d’intento e di missione – che lega l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» alla Basilica di San Paolo. E’ come abbracciare in un solo sguardo lo slancio verso l’innovazione che attinge e fa tesoro della tradizione.

Sono lieto, in questa circostanza, di annunciare che questo Centro, la cui vocazione oltre a quella clinica è soprattutto quella della ricerca scientifica, da oggi è intitolato a Sua Santità Benedetto XVI. Il Santo Padre ha accolto molto volentieri la proposta di questa dedicazione, anche per lo speciale vincolo che lega la Santa Sede all’Ospedale “Bambino Gesù”. Egli segue con amorevole attenzione le iniziative che nel mondo vengono portate avanti a favore dell’infanzia, soprattutto di quella più sofferente e indifesa. Informato con puntualità dei progressi e delle iniziative del nuovo Centro dell’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù», il nostro amato Pontefice assicura il ricordo nelle Sue preghiere e imparte una speciale Benedizione Apostolica su tutti voi e su quanti hanno reso possibile tale opera.

Vorrei ricordare in particolare: i vertici dell’Ospedale e tutto il suo personale, che ha accolto con il consueto favore e la abituale partecipazione questa nuova sfida di innovazione; le Istituzioni – il Municipio, Roma Capitale, la Provincia, la Regione, le Istituzioni nazionali –; le aziende e i privati cittadini che hanno sostenuto anche con un contributo economico la realizzazione della struttura. Ringrazio quanti si sono cimentati nel progettare il Centro in modo rispettoso del contesto nel quale andava sviluppato, sul suolo che la Santa Sede ha inteso destinare alla ricerca scientifica, all’alta formazione e alla cura dei bambini.

Ringrazio il Signore di aver potuto essere presente quest’oggi con voi, e insieme rallegrarci di questo risultato, raccogliendo le nuove sfide che il progresso della medicina ci chiama ad affrontare, per il servizio all’uomo, specialmente alla vita dei più piccoli. Affidiamo alla celeste protezione dell’apostolo Paolo questo Centro, tutti coloro che qui lavorano e lavoreranno, e soprattutto i bambini malati e le loro famiglie.

 

       

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