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INTERVENTO DELLA SANTA SEDE ALL'INCONTRO SPECIALE DEL
CONSIGLIO PERMANENTE DELL'OSCE (404 seduta plenaria)
(punto 1 all'ordine del giorno:
Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani)

INTERVENTO DI MONS. LEO BOCCARDI*

Venerdì, 19 luglio 2002


Signor Presidente,

La Delegazione della Santa Sede desidera dare un cordiale benvenuto alla Signora Mary Robinson, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, e ringraziarla per il suo intervento a questo Speciale Consiglio Permanente. Allo stesso tempo, la mia Delegazione esprime apprezzamento per il suo forte impegno personale ed il suo profondo convincimento che ha saputo estendere a tutti i membri dell’Ufficio. L’Alto Commissario si è sempre espressa con chiarezza senza lasciarsi influenzare da questo o quel gruppo di Paesi, ha lavorato molto negli ultimi cinque anni per rafforzare le strutture dell’Alto Commissariato e per offrire un’assistenza tecnica qualificata ai Paesi membri. Più volte, inoltre, ha riconosciuto l’importanza dei valori religiosi per la promozione e la difesa dei diritti dell’uomo.

Se guardiamo alla storia di questi ultimi cinquant’anni, dalla proclamazione della Dichiarazione Universale del 1948, possiamo vedere come questo importante documento ha portato i suoi frutti. I diritti ivi proclamati e gli strumenti giuridici in seguito adottati, attestano che la persona umana è divenuta un riferimento centrale del diritto internazionale. E ciò, a tal punto, che la tutela dei diritti umani è ormai uno dei limiti alla sovranità statale: uno Stato non può più invocare il principio di non ingerenza negli affari interni per dispensarsi dall’effettivo rispetto dei diritti umani fondamentali di ciascuno dei suoi cittadini.

La Conferenza Mondiale di Vienna del 1993 fu un' occasione unica perché la Comunità internazionale affermasse forte e chiaro che questi diritti sono indivisibili, universali, interdipendenti e interrelati; non sono concessi da nessuno e derivano dalla comune natura umana e dall’uguale dignità di ciascuno. La mia Delegazione è convinta che i diritti dell’uomo, proclamati, codificati e soprattutto rispettati, costituiscono il più solido fondamento della pace tra le nazioni e aprono la via alla solidarietà umana. Nessuna cultura, congiuntura politica o crisi sociale possono dispensare dal loro rispetto effettivo da parte di tutti. In un mondo fatto dall’uomo e per l’uomo è imperativo che tutta l’organizzazione della società si fondi sulla dimensione umana. Sappiamo, infatti, che laddove i diritti dell’uomo sono violati, viene messa in pericolo la pace che, come è ben noto, non è soltanto assenza di guerra. E’ importante quindi che un dibattito permanente abbia luogo su queste questioni fondamentali che riguardano l’uomo, chiunque sia e dovunque sia, perché i fatti corrispondano sempre meglio ai principi proclamati e ai numerosi testi adottati.

Nel ringraziare ancora la Signora Mary Robinson per averci voluto onorare con questa visita prima di lasciare il suo importante incarico, la Delegazione della Santa Sede desidera esprimere i migliori auguri per i suoi futuri impegni
Grazie Signor Presidente.

 


 

 

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