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SINODO DEI VESCOVI

 

S.Em.R. Card. Władysław RUBIN: 23 febbraio 1967 - 12 luglio 1979

Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi

 

Curriculum Vitae
 

Il Cardinale Władisław Rubin nacque il 20 settembre 1917 a Toki nell’Arcidiocesi di Lwów nella regione sud-orientale della Polonia. Figlio di un agricoltore compì gli studi ginnasiali a Tarnopol. Conseguita la maturità nel 1935 si iscrisse alla facoltà teologica e alla facoltà di diritto dell’università Jan Kazimiers a Lwów ma lo scoppio del secondo conflitto mondiale lo costrinse ad interrompere gli studi. Insieme con altri connazionali fu arrestato e deportato in un campo di lavori forzati. Soltanto in un secondo tempo, dopo l’accordo tra i governi polacco e sovietico, poté raggiungere le truppe polacche che si stavano organizzando nell’Asia centrale. L’ordinario militare, Arcivescovo Mons. Gawlina, raccoglieva intanto i seminaristi per consentire loro di completare gli studi. Questa opportunità fu data anche al giovane Rubin il quale conseguì la licenza in teologia nell’Università San Giuseppe di Beirut. Il 30 giugno 1946, nella stessa città, gli fu conferita l’ordinazione sacerdotale.

Il giovane sacerdote fu designato parroco dei numerosi polacchi che si trovavano a Roumy, nel Libano, a causa della guerra. Inoltre si dedicò all’insegnamento della religione nelle scuole polacche di Beirut, fu cappellano nell’ospedale e moderatore del sodalizio mariano dei giovani universitari. Nel 1949 fu mandato dal suo Arcivescovo a Roma per ulteriori studi. Frequentò fino al 1952 la facoltà di diritto canonico all’Università Gregoriana e si laureò con una tesi dal titolo “De cura animarum in legislazione synodali Regni Poloniae”.

Dal 1953 al 1958 fu missionario dei polacchi in Italia dedicando cure particolari alle famiglie e ai bambini. Per gli orfani e per i fanciulli provenienti da famiglie in difficoltà organizzò due istituti: uno a Loreto e uno a Roma. Nel 1959 fu nominato Rettore del Pontificio Collegio Polacco in Roma, incarico che espletò con generosità fino al 1964, dando vita a numerose iniziative per la formazione dei sacerdoti-studenti provenienti dalla Polonia a specializzarsi nelle università romane.

Il 17 novembre 1964 Monsignor Rubin fu nominato Vescovo titolare di Serta, Delegato del Primate di Polonia per l’emigrazione e Ausiliare nella sede primaziale di Gniezno, il 29 novembre ricevette l’ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Stefan Wyszyński, dell’allora Arcivescovo Karol Wojtyła e dal Vescovo Stefan Bareła. Nominato rettore della chiesa di Santo Stanislao e dell’omonimo Ospizio in Roma, svolse un’intensa attività pastorale tra gli emigrati polacchi sparsi in moltissimi Paesi del mondo, mantenendo con loro stretti contatti. Sono da ricordare in particolare le sue visite pastorali in America Latina (Brasile, Colombia, Argentina), in Australia e in Nuova Zelanda, nel Medio Oriente (Libano, Israele), che contribuirono al risveglio della vita religiosa nei vari ambienti degli emigrati. Frequenti i suoi viaggi negli Stati Uniti e nel Canada. Nell’anno del millennio, il 1966, vi si trattenne per tre mesi in visita alle varie comunità. Numerosissime, poi, le sue visite ai polacchi d’Europa, in Inghilterra, in Francia, in Germania, in Spagna, in Svizzera, in Austria, in Belgio, in Svezia e altrove. Tramite le “missioni polacche” istituite nei vari Paesi, e con la collaborazione di S. E. Mons. Wesoły, Mons. Rubin ha alimentato con continuità dalla sede romana la vita religiosa di alcuni milioni di polacchi residenti fuori dalla loro patria. Ha partecipato spesso ai lavori della Conferenza Episcopale di Polonia, illustrando i difficili problemi della vita spirituale degli emigrati. Particolare attenzione rivolgeva ai problemi dei nuovi emigrati, del loro inserimento nell’ambiente di adozione e del loro orientamento spirituale svolgendo opera di sensibilizzazione non solo tra i Vescovi polacchi, anche come membro del Consiglio Direttivo dell’episcopato, ma anche tra i Vescovi dei Paesi di immigrazione.

Il 27 febbraio 1967 Monsignor Rubin fu nominato da Paolo VI Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi. Nello stesso tempo ha continuato a compiere la missione pastorale tra gli emigranti polacchi. Come primo Segretario del Sinodo ha recato un essenziale contributo all’organizzazione dei lavori della Segreteria Generale e alla realizzazione delle cinque Assemblee Generali svoltesi durante il suo incarico, dalle quali, in linea con gli orientamenti conciliari in tema di collegialità, sono scaturiti documenti di grande rilevanza per la vita della Chiesa, come quelli sul sacerdozio, sulla giustizia, sull’evangelizzazione.

Monsignor Rubin ha preso parte attiva anche ai lavori di altri Dicasteri della Curia Romana, come membro della Pontificia Commissione per l’interpretazione dei decreti del Concilio Vaticano II, consultore delle Sacre Congregazioni per l’Educazione Cattolica e dei Vescovi, della Pontificia Commissione per la pastorale delle migrazioni e del turismo.

Numerosi gli scritti di Monsignor Rubin in materia giuridica e pastorale. Tra gli altri: Dottrina e culto dell’Immacolata Concezione in Polonia (1954), Lud w polkim ustawo dawstwie synodalnym do rozbiorów (Il popolo nella legislazione sinodale polacca prima della spartizione della Polonia, 1955), Katolickie patriarchaty Wschodu a problem ekumenismy (I patriarcati cattolici d’Oriente e il problema ecumenico, 1964), Synod Biskupow (Il Sinodo dei Vescovi, 1968), Synod wobec problemu wiary (Il Sinodo di fronte al problema della fede, 1968), The Collegiality of Bishops and the distribution of Clergy on the national and international level (La collegialità episcopale e la distribuzione di sacerdoti a livello nazionale e internazionale, 1970), Spojrzenie na Synod roku 1971 (Panorama del Sinodo 1971, [1972]), La Evagelización en el mundo contemporaneo (L’evangelizzazione nel mondo contemporaneo, 1973), Lo stato giuridico del missionario dei migranti nelle diocesi d’immigrazione e la sua collaborazione con il clero locale (1973), Synod Roku świętego (Il Sinodo dell’Anno Santo, 1974), Sinodo dei Vescovi, organo dell’attività nella Chiesa (1975), Aspects of Popular piety in the Church of silence (Aspetti della religiosità popolare nella Chiesa del silenzio, 1977).

Elevato alla dignità cardinalizia da Giovanni Paolo II e reso pubblico nel Concistoro del 30 giugno 1979, Diacono di Santa Maria in Via Lata, fu nominato Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali il 27 giugno del 1980, carica che ricoprì sino al 30 ottobre del 1985. Nel Concistoro tenuto il 26 novembre 1990 fu ascritto nell’Ordine dei Preti. Morì due giorni dopo, il 28 novembre 1990.

 

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