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Tutto fu creato per mezzo del Verbo di Dio

"Su questa parola fissa tutta la tua attenzione: se tu puoi averla nel tuo cuore, sarà come un’idea nata nella tua mente, così che essa la generi, e sia come sua prole, come un figlio del tuo cuore.

Se dovete costruire un edificio, se dovete realizzare qualcosa di grande, dapprima la vostra mente ne concepisce l’idea. L’idea è già nata, eppure l’opera non è ancora eseguita; voi vedete ciò che state per fare ma nessun altro lo può, se prima non avete costruito e completato l’edificio in tutta la sua perfezione. È lì, di fronte alla mirabile opera compiuta che si ammira la concezione di chi l’ha innalzata; ci si stupisce di fronte a ciò che si vede, e si ama ciò che non si vede: chi può, infatti, vedere l’idea che è dietro la realizzazione dell’opera? Orbene, se un grande edificio vi fa elogiare la concezione che ne ha avuta un uomo, volete misurare la grandezza di quella concezione di Dio che è Gesù Cristo, cioè il Verbo di Dio?

Pensate alla mirabile architettura del mondo, pensate a quali cose sono state fatte per mezzo del Verbo, e capirete allora la grandezza del Verbo. Considerate il cielo e la terra: chi potrà mai descrivere la magnificenza del cielo? quali parole varranno ad illustrare la fecondità della terra? come si potrà degnamente spiegare il meraviglioso succedersi delle stagioni, la forza vitale delle sementi? E trascuro, ve ne accorgerete, molte altre cose, perché temo, insistendo troppo su questi argomenti, di esprimere meno di quanto voi stessi potete pensare. Ebbene, da quest’opera che è il mondo, giudicate la grandezza del Verbo, per mezzo del quale tutto è stato fatto.

Né soltanto questo è stato fatto. Noi vediamo tutte queste cose in quanto sono accessibili ai nostri sensi corporei. Ma per mezzo del Verbo sono stati fatti anche gli angeli, gli arcangeli, le potenze, i troni, le dominazioni, i principati; per mezzo del Verbo tutto è stato fatto. Giudicate da ciò la sua grandezza...

Tutto ciò che è nella natura è stato fatto, senza eccezione alcuna, tutti gli astri che sono nel cielo, tutto ciò che risplende sopra di noi, tutto ciò che va volando sotto il cielo, tutto ciò che si muove nell’universo: ogni creatura senza eccezione.

In breve, fratelli, per parlarvi più semplicemente e perché comprendiate: per mezzo del Verbo è stato fatto tutto: dagli angeli al più piccolo verme. Che c’è di più eccelso di un angelo fra le creature? Che cosa è più infimo di un verme? Ebbene, chi ha fatto l’angelo ha fatto pure il verme; l’angelo, però, è stato creato per il cielo, il verme per la terra. Chi li creò, così dispose. Se Dio avesse collocato il verme nel cielo, voi gliene fareste rimprovero; così pure se avesse voluto che l’angelo nascesse da carni putrescenti. E tuttavia Dio fa delle cose quasi simili, e non c’è niente da rimproverargli.

Che cosa sono infatti gli uomini tutti, che nascono dalla carne, se non dei vermi? E di questi vermi Dio fa degli angeli. Se il Signore stesso non esita a dire: Io invece sono un verme della terra e non un uomo (Sal 21,7), chi esiterà a ripetere ciò?...

In questo senso, dunque, dovete intendere le parole: «Tutte le cose furono fatte per mezzo di lui, senza di lui nulla fu fatto». Tutte le creature, senza eccezione, sono state create per mezzo di lui, le piccole come le grandi; quelle che sono sopra di noi, come quelle che ci sono inferiori, le spirituali come le corporali, tutto fu fatto per mezzo di lui. Non c’è forma, non compagine, né armonia di parti, non c’è alcuna sostanza che può aver peso, numero e misura, nulla esiste se non per mezzo di quel Verbo, ed è creata da quel Verbo, in riferimento al quale è stato scritto: Disponesti ogni cosa nella misura, nel numero e nel peso (Sap 11,20). 

Agostino, Commento al Vangelo di san Giovanni, 1,9.13

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