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Buoni e cattivi sotto gli occhi di Dio

"Nei suoi libri sacri ci dice la parola di Dio: In ogni luogo gli occhi del Signore contemplano i buoni e i cattivi (Pr 15,3). Ecco: Dio è presente; ecco: Dio guarda; ecco: in ogni luogo vigila con cura e preveggenza. E dice la Scrittura che egli in ogni luogo considera i buoni e i cattivi, per provare così che nulla egli trascura, egli, a cui tutte le cose sono svelate. Perché tu comprenda meglio, ascolta che cosa attesta lo stesso Spirito Santo in un altro passo delle Scritture: Gli occhi del Signore sono sopra coloro che lo temono, per strappare dalla morte la loro anima e nutrirli nella fame (Sal 32,18-19). Ed ecco perché è detto che Dio guarda i giusti: per conservarli e proteggerli. Lo sguardo propizio della divinità, infatti, è il dono della conservazione per la stirpe umana. E altrove dice lo stesso Spirito divino: Gli occhi del Signore sono sopra i giusti, e le sue orecchie sono aperte alle loro preghiere (Sal 33,16). Vedi con quale benignità - come dice la Scrittura - Dio tratti con i suoi! Sta scritto che gli occhi di Dio sono sopra i giusti, per mostrare l’affetto di colui che guarda; sta scritto poi che le orecchie sono pronte alle preghiere, per mostrare la magnanimità di chi sempre esaudisce. Anzi, dicendo che le divine orecchie sono sempre aperte alle preghiere dei giusti, non si asserisce solo che Dio solamente ascolta, ma che in un certo modo quasi obbedisce. Come sono aperte infatti le divine orecchie alle preghiere dei giusti? Non in altro modo se non per sempre ascoltare, per sempre esaudire, per rispondere alle richieste e accontentare subito le preghiere. Per udire le preghiere dei santi sono sempre pronte le orecchie del nostro Signore, sono sempre attente: come saremmo beati tutti se, leggendo che con tanta prontezza Dio ascolta le nostre preghiere, con altrettanta prontezza noi lo volessimo ascoltare!

Ma forse obietterai che non giova al nostro argomento che Dio - come si legge - osserva i giusti: non si tratta infatti dello sguardo generale della divinità, perché i giusti sono favoriti da una particolare benignità.

Ma già il testo sacro citato ricorda che gli occhi di Dio contemplano i buoni, ma anche i cattivi. Se però vuoi che ciò ti venga particolarmente provato, guarda quel che segue nel testo in parola: subito si legge: Il volto del Signore invece è rivolto su coloro che commettono il male, per disperdere dalla terra la loro memoria (Sal 33,17). Senza dubbio, noterai che è impossibile obiettare che Dio non guardi anche gli ingiusti e comprenderai chiaramente che Dio rivolge uno sguardo in generale su di tutti, sguardo che si diversifica per la diversità dei meriti. I buoni vengono guardati per essere conservati; i cattivi per essere dispersi. E con questi ultimi anche tu avrai parte, perché neghi che Dio riguardi gli uomini; e sappi che non solo Dio ti guarda attentamente, ma anche che un giorno senz’altro andrai perduto. Infatti, se «il volto di Dio è sopra di coloro che fanno il male per disperdere dalla terra la loro memoria», necessariamente tu, che non vuoi guardare il volto di Dio nella fede, conoscerai nella perdizione l’ira di colui che ti guarda. Ma ciò basti sulla presenza di Dio e sul fatto che egli tutto osserva.

Salviano di Marsiglia, Il divino governo del mondo, 2,1

 

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