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VIDEOMESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
AI PARTECIPANTI AL CONGRESSO SULL’EDUCAZIONE RELIGIOSA,
PATROCINATO DALL’ARCIDIOCESI DI LOS ANGELES,
SUL TEMA
"PROCLAMA LA PROMESSA!"
[Los Angeles, 18-21 febbraio 2021]

Venerdì, 19 febbraio 2021

[Multimedia]


 

Cari fratelli e sorelle,

Un cordiale saluto a tutti voi partecipanti al Congresso di Educazione Religiosa patrocinato dall’Arcidiocesi di Los Angeles, che celebra il suo 65° anniversario e il 50° anniversario della Giornata della Gioventù. Congratulazioni per queste iniziative, che hanno già percorso un cammino lungo e fecondo e che in questo momento si svolgono in forma virtuale.

Non c’è dubbio che siamo in un tempo difficile per tutti, in un tempo di crisi. Quanto è pertinente, nell’attuale contesto, la chiamata di questo congresso: «Proclama la promessa!». Abbiamo bisogno di annunciare e ricordare che abbiamo la promessa di Dio e che Dio mantiene sempre le sue promesse (cfr. 1 Cor  1, 9-11).  Dobbiamo anche ricordare che «ogni donna, ogni uomo e ogni generazione racchiudono in sé una promessa che può sprigionare nuove energie relazionali, intellettuali, culturali e spirituali» (Lettera Enciclica Fratelli tutti, n. 196).

La pandemia ha segnato la vita delle persone e la storia delle nostre comunità. Di fronte a questa e ad altre realtà è necessario costruire il domani, guardare al futuro, e a tal fine occorrono l’impegno, la forza e la dedizione di tutti. Bisogna agire con lo stile del samaritano, che implica lasciarmi colpire da quello che vedo, sapendo che la sofferenza mi cambierà e che mi devo impegnare con la sofferenza dell’altro. Le testimonianze di amore generoso e gratuito a cui abbiamo assistito in tutti questi mesi — tante testimonianze — hanno lasciato un’impronta indelebile nelle coscienze e nel tessuto della società, insegnando quanto siano necessari la vicinanza, la cura, l’accompagnamento e il sacrificio per alimentare la fratellanza. Sono state tutte annuncio e realizzazione della promessa di Dio. Ricordiamo un principio universale: dalla crisi nessuno esce uguale, si esce migliori o si esce peggiori, ma nessuno esce uguale. Nelle crisi si rivela il proprio cuore: la sua solidità, la sua misericordia, la sua grandezza, la sua piccolezza. Le crisi ci pongono dinanzi alla necessità di scegliere, di optare e di impegnarci lungo un cammino.

«In questo tempo che ci è dato di vivere, riconoscendo la dignità di ogni persona umana, possiamo far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità… C’è bisogno di una comunità che ci sostenga, che ci aiuti e nella quale ci aiutiamo a vicenda a guardare avanti. Com’è importante sognare insieme!» (Lettera Enciclica Fratelli tutti, n. 8) e guardare avanti!

Saluto in particolare i giovani. Vi invito alla speranza che «ci parla di una realtà che è radicata nel profondo dell’essere umano, indipendentemente dalle circostanze concrete e dai condizionamenti storici in cui vive» (Saluto del Santo Padre ai giovani del centro culturale padre Félix Varela, L’Avana, Cuba, 20 settembre 2015; Fratelli tutti, n. 55). Voi giovani siate i poeti di una nuova bellezza umana, una nuova bellezza fraterna e amichevole!

E ricordiamo quest’altra realtà: «Sogniamo come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce — ma sì — tutti fratelli!» (Fratelli tutti, n. 8). Che questo sia il grande impulso che vivrete, condividerete e porterete con voi dalla vostra partecipazione a questo Congresso di Educazione Religiosa.

Vi affido alla tenerezza di Maria, Madre della Chiesa, e vi imparto di cuore la mia benedizione. Grazie per i ministri e i maestri, per quello che fanno. E, per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Grazie.


da L'Osservatore Romano, Anno CLXI, n. 41, venerdì 19 febbraio 2021.



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