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SANTA MESSA PER PAPA PAOLO VI E PAPA GIOVANNI PAOLO I

OMELIA DI GIOVANNI PAOLO II

Mercoledì, 28 settembre 1983

 

Ancora una volta ci è dato di raccoglierci e di associarci in una speciale celebrazione, che è ordinata al ricordo e al suffragio di due grandi anime di Pontefici, scomparsi dalla scena di questo mondo cinque anni fa, ma sempre vivi nella memoria commossa e riconoscente di noi qui presenti e di tanti e tanti fedeli sparsi sulla faccia della terra.

Grande, infatti, è il debito di gratitudine che ci unisce sia a Paolo VI, saggio e zelante Pastore che ebbe l’ardua missione di guidare la Chiesa per oltre un quindicennio, sia a Giovanni Paolo I che, pur nell’inopinata brevità del suo servizio, ha lasciato, tuttavia, una traccia ben visibile nella storia del pontificato romano. Come ebbi occasione di scrivere nella mia prima enciclica (cf. Giovanni Paolo II, Redemptor Hominis, 2-4), io sento per loro, per la loro singolare eredità, come anche per l’amabilità che entrambi mi dimostrarono, un vincolo di personale collegamento, che segna ad un tempo un oggettivo punto di riferimento per la mia attività, un dovere di fedeltà alla linea da essi tracciata al cammino della Chiesa in questo scorcio di secolo XX, e un obbligo di memore e affettuosa devozione per le loro figure.

Le significative Letture liturgiche, che stiamo per ascoltare, sostengano e guidino la nostra implorazione comunitaria per i due compianti Pontefici. Nel rinnovare sull’altare il sacrificio stesso di Cristo Signore, noi pregheremo per le loro anime, invocando ancora una volta da Colui che è “la risurrezione e la vita” (Gv 11, 25) quella pienezza di beatitudine, di luce e di pace, che costituisce il premio dei giusti.

Pregheremo poi per noi Pastori, perché l’esempio di questi due Pontefici, destinato a durare a lungo nel tempo, sia particolarmente efficace per noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerli e di amarli.

E pregheremo per la Chiesa tutta, per cui essi hanno tanto lavorato, affinché tra le immancabili difficoltà proceda spedita e sicura nell’adesione incrollabile alla Parola del suo Fondatore e Signore, tenendo sempre alta la fiaccola della vera fede e irradiandola non solo tra i suoi figli, ma anche tra quanti - uomini di buona volontà - vivono nel mondo.

Vogliamo pregare anche per il mondo, la cui sorte, proprio in ragione del permanente, anzi crescente alternarsi di speranze e minacce, nel precario equilibrio tra pace e guerra, fu costantemente, “soffertamente” a cuore dei due cari Pontefici. Sì, mentre offriamo suffragi per il loro riposo eterno, noi osiamo chiedere anche la loro intercessione, perché nel mondo odierno sia accolto l’eterno messaggio della speranza che indirizzi gli uomini della nostra generazione a pensieri di pace, di giustizia, di umana e solidale fraternità.  

 

© Copyright 1983 - Libreria Editrice Vaticana

 



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