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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
AL POPOLO CANADESE

Venerdì, 7 settembre 1984

 

Cari amici del Canada.

La mia visita nel vostro Paese sarà quella di un Pastore. Il Pastore è colui che riunisce. I vescovi, i capi religiosi, lo fanno nel loro rispettivo ambito. Noi ci riuniamo per celebrare la nostra fede.

Sarò testimone presso di voi del vostro dinamismo umano e della vostra vitalità cristiana, eredità di un grande passato. E io conto di rendervi partecipi della fede e dei sentimenti che mi animano, come successore di Pietro, a risonanza della fede e della speranza della Chiesa universale.

Ci raduneremo come fratelli e sorelle nell’umanità; approfondiremo il gusto della fraternità, la nostra volontà di giustizia e di pace.

Ci raduneremo come credenti in Dio; ci scopriremo figli e figlie di uno stesso Padre e sapremo ciò che costituisce la vera felicità.

Ci raduneremo come credenti nel Signore Gesù; scopriremo una speranza definitiva che apre a una vita nuova in Cristo e, in lui, ci impegna a meglio servire gli uomini e le donne di oggi.

E noi, cattolici, ci uniremo per celebrare questa fede nelle assemblee eucaristiche, per proclamare così la morte e la risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, da cui tutta la Chiesa apostolica trae la vita e che è per sempre benedetto.

La conferenza dei vescovi cattolici del Canada mi ha invitato da diversi anni. Le autorità civili si sono affrettate ad assicurarmi un’accoglienza calorosa da parte dei canadesi. Alcuni di voi mi hanno espresso per lettera la loro gioia e la loro speranza. Molti sono impegnati nella preparazione di questa visita. Grazie di tutto cuore.

Che Dio vi benedica e che susciti intorno a questo viaggio una crescita di fede, di fraternità, di pace per tutti!



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