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MESSAGGIO DI GIOVANNI PAOLO II
AI VESCOVI E AI FEDELI DEL RWANDA

 

Nel momento in cui dal vostro paese mi giungono notizie drammatiche, mi rivolgo a voi, cari fratelli e sorelle della Chiesa Cattolica, con un immenso dolore.

Prego il Signore di accogliere nel suo Regno le vittime della violenza degli uomini. Alle famiglie che hanno perduto delle persone care esprimo la mia profonda partecipazione e invoco su di esse l’aiuto del Dio di misericordia.

Cari fratelli nell’episcopato, in questi giorni di sconforto, restate vicini al vostro popolo, guidatelo lungo il cammino da seguire e restituitegli la speranza, affinché la Chiesa rimanga per tutta la nazione una grande forza spirituale.

Cari figli e figlie, in nome di Cristo, che ha versato il suo sangue sulla Croce per riunire i membri della famiglia umana nell’amore e che, nel giorno della Risurrezione, ha fatto trionfare la vita sulla morte, vi supplico di non cedere a sentimenti di odio e di vendetta, ma di praticare coraggiosamente il dialogo e il perdono.

Fratelli e sorelle cattoliche del Rwanda, risuonino nel vostro cuore le parole del nostro Salvatore, che ci ha lasciato come testamento il comandamento supremo dell’amore fraterno: “Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34-35). In questa fase tragica per la vita della vostra nazione, siate tutti artefici di amore e di pace. Prego per voi! La Chiesa prega per voi. A testimonianza del mio sostegno e del mio affetto, invio di tutto cuore a tutte e a tutti la mia benedizione apostolica.

Città del Vaticano, 8 aprile 1994.

IOANNES PAULUS PP. II



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