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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN POLONIA
(2-10 GIUGNO 1979)

VISITA ALLA FACOLTÀ TEOLOGICA DI CRACOVIA

DISCORSO DEL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II

Cracovia
Venerdì, 8 giugno 1979

 

Reverendissimo e Caro Decano!

La ringrazio per l’invito che mi permette oggi di incontrarmi con la tanto da me amata “Alma Mater”, di cui sono stato, prima, studente e dove, in seguito, ho ricevuto la laurea, e, dopo l’abilitazione nel 1953, ho lavorato per molti anni come insegnante, libero docente e professore.

Tutti conoscono bene le mie premure – quando ero ancora metropolita di Cracovia – affinché fossero riconosciuti i dovuti diritti a quest’Ateneo, che senz’altro li ha meritati, e affinché il suo carattere accademico fosse pienamente rispettato, in conformità dei bisogni attuali, che si differenziano, per la loro natura e per la loro sfera d’azione, da quelli del passato, ad esempio, del periodo in cui la facoltà Teologica di Cracovia apparteneva ancora all’Università Jagellonica.

1. Seguendo questi bisogni ho cercato, durante il mio ministero a Cracovia di: 1) rinnovare e aumentare il numero dei ricercatori e assicurare loro le qualifiche che, secondo la legge ecclesiastica (in analogia con la procedura statale in Polonia), costituiscono la base della loro autonomia; 2) assicurare ad una larga maggioranza di studenti di teologia la fondamentale istruzione di carattere accademico, e i gradi accademici rispondenti a tale istruzione, canonicamente validi. Si trattava qui, in particolare, degli alunni dei seminari ecclesiastici – futuri sacerdoti e pastori d’anime – dell’arcidiocesi di Cracovia e anche delle diocesi di Czestochowa, di Katowice e di Tarnów, e come pure degli alunni appartenenti ai diversi Ordini e Congregazioni religiose, che studiavano specialmente all’Istituto dei Missionari (Lazzaristi) a Cracovia. A questo fine serviva il sistema degli accordi di collaborazione scientifica fra la Pontificia Facoltà Teologica e i sunnominati Seminari ecclesiastici, approvato dalla Santa Sede (Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica). Durante l’ultimo anno del mio lavoro a Cracovia, sono stati intrapresi i colloqui preparatori per stipulare un analogo contratto con il Seminario della diocesi di Kielce.

2. La Facoltà Teologica, premurosa dell’ulteriore istruzione dei sacerdoti – e in parte anche dei laici – dopo aver finito gli studi fondamentali, ha ampliato il sistema dei cosiddetti studi affini alle facoltà di diverso carattere, ad esempio: studio catechistico, liturgico, ascetico, per la teologia della pastorale della famiglia e studio del pensiero contemporaneo. Gli studi sunnominati hanno la loro sede a Cracovia.

Oltre a ciò, studi di analogo carattere si svolgono a Rzeszów per i sacerdoti della diocesi di Przemysl.

3. Se l’attività di cui sopra entra nel cosiddetto “cyclus institutionalis” (studio accademico fondamentale), contemporaneamente la Facoltà Teologica organizza, in conformità col suo carattere e col suo statuto, anche gli studi che contengono il cosiddetto “cyclus specializationis”, i quali preparano alle licenze e al dottorato. Questi studi si svolgono anzitutto a Cracovia. Oltre a ciò, è stato già stipulato il contratto con l’Ordinario di Tarnów, per aprirvi l’Istituto specialistico di Patrologia. Carattere specialistico ha inoltre l’Istituto Ecclesio-Mariologico, fondato già prima a Czestochowa, d’accordo con l’Ordinario del luogo. Durante il mio ministero è stata inoltrata anche la richiesta per l’Istituto Pastorale a Katowice.

4. La specializzazione esige l’individualizzazione delle specialità scientifiche, nell’ambito delle quali è esercitata con la possibilità di conferire i gradi accademici a seconda della specializzazione. E perciò mi ero rivolto a Papa Paolo VI, mediante la Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica, per ottenere il permesso di conferire i gradi scientifici non soltanto nel ramo della teologia, ma anche in quello della filosofia.

La specializzazione nel campo della storia della Chiesa ha specialissimo motivo proprio a Cracovia, che possiede una particolare risorsa delle possibilità in questo campo. E perciò la Santa Sede andrà certamente incontro alle richieste riguardanti l’approvazione di questa specializzazione nell’Ateneo di Cracovia. Già da tempo sono state inoltrate le relative pratiche, in seguito alle quali è sorto l’Istituto della Storia della Chiesa, presso la Pontificia Facoltà di Teologia.

Poter creare tale specializzazione separata, come pure la specializzazione separata di filosofia, corrisponde pienamente ai miei primitivi progetti. Ciò riguarda anche la specializzazione filosofica sotto forma di terza Facoltà dell’Ateneo di Cracovia. Prego di continuare l’attività in questa direzione.

Esprimo la mia profonda gioia di poter oggi nel così Venerato Auditorio, insieme al mio successore, alla presenza degli Eccellentissimi Vescovi e dell’intero Consiglio della Facoltà al completo, rendere omaggio al grande passato della nostra “Alma Mater” di Cracovia. Desidero ancora una volta onorare la beata Regina Edwige, fondatrice della Facoltà di Teologia di Cracovia. Desidero inoltre, con tutto il cuore e con piena convinzione, confermare la decisione storica del mio Predecessore Papa Bonifacio IX, espressa nella Bolla Eximiae devotionis affectus, dell’11 gennaio 1397.

All’Ateneo, da me tanto amato, auguro la benedizione della Santissima Trinità e la perpetua protezione di Maria, Sede della Sapienza, come anche il patrocinio fedele di San Giovanni di Kety, suo professore, più di cinquecento anni or sono.



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