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VISITA PASTORALE IN GRAN BRETAGNA

DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI RAPPRESENTATI DELLE CHIESE CRISTIANE NEL GALLES

Mercoledì, 2 giugno 1982

 

Cari fratelli.
“Grazie a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo” (2 Ts 1, 2).

Poiché la mia visita alla vostra città è breve, possiamo incontrarci soltanto per pochi momenti, e voi avete giustamente proposto che questi pochi momenti siano dedicati a una preghiera comune per l’unità. E così deve essere, perché l’unità è il dono clemente di Dio, e tutti i nostri sforzi per giungere a ciò sarebbero vani, se non affondassero le loro radici in un cambiamento dei cuori, nella santità della vita e nella preghiera per l’unità: questa è la vera anima del movimento ecumenico (cf. Unitatis Redintegratio, 8).

Sono stato felice di apprendere quanta collaborazione esista fra i cattolici ed i membri di altre Chiese e Comunità del Galles, ed il ruolo dei cattolici come consulenti ed osservatori nei lavori del Consiglio delle Chiese nel Galles. Sabato scorso, a Canterbury, ho potuto avere un incontro più lungo con un gruppo di leaders della Chiesa di Gran Bretagna, fra cui i rappresentanti delle Chiese di questo Paese. Questi incontri sono importanti, perché testimoniano il nostro desiderio di compiere la volontà di Dio per l’unione con lui e fra di noi, in suo Figlio, nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. Questa testimonianza è più che mai necessaria in questi giorni pieni di preoccupazione, nei quali la pace del mondo è così gravemente minacciata. Preghiamo insieme, con le parole di nostro Signore.

                                    



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