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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE «SERRA»

Lunedì, 4 luglio 1983

 

Cari amici,

è un grande piacere per me rivolgere il mio saluto a voi, membri del Movimento internazionale “Serra”, che siete venuti a Roma per la vostra annuale Convenzione. Rivolgo a ciascuno ci voi un cordialissimo benvenuto e sono lieto di avere l’occasione per incoraggiare le opere del vostro illustre apostolato laicale.

1. ei quasi cinquant’anni dalla sua fondazione, il Movimento internazionale “Serra” si è sforzato di rimanere fedele all’appello rivolto a tutto il laicato della Chiesa, l’appello a condividere la missione di Cristo, “sacerdote, profeta e re” e dunque “ad avere una parte attiva nella vita e nell’azione della Chiesa” (Apostolicam Actuositatem, 10).

Inoltre, mediante la grazia del Battesimo e della Cresima, i Serrani sono spinti ad accettare la vocazione comune a tutti i cristiani, quella di percorrere il cammino che porta alla autentica santità. “Perché questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione” (1 Ts 4, 3), ci dice san Paolo. Siamo chiamati ad essere trasformati nella gloriosa immagine di Cristo stesso (cf. 2 Cor 3, 18).

2. Scegliendo come vostro patrono il grande missionario, Padre Junipero Serra, voi ben esprimete un fine fondamentale della vostra organizzazione: il desiderio di rendere testimonianza in modo particolare all’operare della grazia di Dio nelle vostre vite. Il desiderio di essere apostoli del vostro tempo - proprio come Padre Serra rese testimonianza a Cristo tra gli Indiani nel XVIII secolo - vi spinge, quali membri del Movimento “Serra”, a promuovere la vita cattolica, non solo nelle vostre famiglie ma anche presso i vostri colleghi nel mondo degli affari e nell’ambito professionale, offrendo loro mediante la vostra vita personale di virtù cristiana una concreta testimonianza dell’amore di Dio manifestatosi in Gesù Cristo”.

Voi trovate appoggio e incoraggiamento per questo compito nei vostri incontri regolari, che rafforzano i legami di amicizia tra di voi e nutrono gli ideali che vi tengono uniti.

3. Un obiettivo ulteriore e più specifico al vostro impegno di organizzazione mondiale, è quello di promuovere le vocazioni al sacerdozio ministeriale e di favorire il suo rispetto, così come quello per tutte le vocazioni religiose nella Chiesa. La realizzazione di questo obiettivo è stato il principale punto focale dei programmi e dei progetti del Movimento internazionale “Serra” nel corso degli anni. Ha dato impulso al dinamismo apostolico dei gruppi serrani nel mondo.

Particolarmente degno di lode è il primato che voi avete dato alla preghiera per le vocazioni. Nella vostra frequente partecipazione al Sacrificio eucaristico, voi trovate non solo una sorgente profonda di forza spirituale, ma anche i mezzi più efficaci per implorare la grazia di Dio perché tocchi i cuori di giovani uomini e donne, affinché i semi delle vocazioni nella Chiesa possano radicarsi e fortificarsi.

4. Non c’è bisogno di soffermarsi a lungo sulle sfide - anzi le difficoltà - connesse alla cura e alla promozione delle vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa ai nostri giorni. Quali cristiani dediti al sostegno di queste vocazioni, in modo diretto e indiretto, voi capite facilmente quanto ancora deve essere fatto.

Vorrei chiedervi di continuare a compiere questo prezioso servizio alla Chiesa in collaborazione con i vostri Vescovi locali. Quali Pastori supremi delle vostre diocesi, uno dei primi doveri dei vostri Vescovi è quello di preoccuparsi che vi sia sempre un numero sufficiente di vocazioni ecclesiastiche al servizio delle necessità spirituali del popolo di Dio. Nell’adempimento di questo dovere, comunque, i Vescovi sono ben consci di non potere lavorare da soli. Essi devono avvicinare tutte le forze delle loro singole diocesi in uno sforzo unitario. Ciò dipenderà dalla cooperazione e dalla assistenza dei loro fratelli sacerdoti, il cui interesse a questo proposito dovrebbe sempre essere rilevante; ma essi devono anche sollecitare l’aiuto di coloro che condividono il sacerdozio comune dei credenti e come tali partecipano alla missione salvifica della Chiesa, nel loro modo particolare. I Vescovi sanno che i laici, proprio perché sono conformati a immagine di Cristo nel Battesimo, hanno il diritto e il dovere di lavorare attivamente nella costruzione del Corpo di Cristo.

È per questa ragione che i vostri Vescovi sono desiderosi di accettare la vostra collaborazione in un’attività ecclesiale così importante. Ecco perché essi ben volentieri accolgono il vostro sostegno nella preghiera, affinché gli sforzi compiuti in questo campo possano portar frutto e i loro effetti possano essere duraturi.

Vi invito dunque, miei fratelli del Movimento internazionale “Serra”, a contare sulla guida e la direzione dei vostri Vescovi nel perseguimento degli ideali serrani, poiché è da loro che deriva l’impulso e l’ispirazione per l’apostolato nelle vostre diocesi. Offrite ai Vescovi ogni assistenza possibile al fine di incoraggiare i giovani ad accettare la chiamata al servizio nel sacerdozio e nella vita religiosa, perché sono i Vescovi i primi ad essere chiamati a servire Dio e il suo popolo.

E, soprattutto, non scoraggiatevi mai. Abbiate una immensa fiducia nel potere del Mistero pasquale di Cristo di far sorgere nuove vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, nonostante le difficoltà e gli ostacoli di questa come di qualsiasi epoca.

5. Nel perseguimento di questa impresa apostolica, io vi do assicurazione delle mie preghiere per il suo successo, e vi affido alla sollecitudine materna di Maria, regina degli Apostoli, che rimane sempre il modello perfetto di coloro che cercano di essere uniti al Figlio suo e di cooperare alla sua opera salvifica per tutta l’umanità.

Nell’amore di Cristo nostro Redentore, vi imparto la mia benedizione apostolica, che molto volentieri estendo alle vostre famiglie e ai vostri cari rimasti a casa.

6. Nel salutare i gruppi italiani, esprimo la mia gioia per questo incontro con voi, e le mie vive felicitazioni per l’attività svolta dall’Associazione a favore delle vocazioni sacerdotali e religiose. Il fatto che siano proprio dei laici come voi a sentire l’urgenza di tale valore e a spendere con generosità energie per la sua affermazione, è un vero “segno dei tempi” e un motivo di immensa speranza per la Chiesa.

La mia esortazione è che, con l’aiuto di Dio, sappiate proseguire coraggiosamente nella strada intrapresa, nella consapevolezza che il vostro impegno è oggi più che mai necessario per l’avvenire della Comunità ecclesiale e per la diffusione del Regno di Dio.

La realizzazione dei vostri nobili scopi sarà tanto più garantita ed efficace, quanto più si fonderà su di una sempre più salda comunione tra di voi, con i vostri Pastori e con la Chiesa universale: lasciando così entrare nei vostri cuori la luce e la grazia di Cristo, sarete in grado di trasmetterle a schiere sempre più numerose di giovani alla ricerca della volontà di Dio.

Con l’auspicio della protezione di Maria, Madre di Dio e Regina degli Apostoli, imparto a tutti voi la mia affettuosa benedizione, che estendo ai vostri familiari.

© Copyright 1983 - Libreria Editrice Vaticana



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