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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DELLA COMMISSIONE
CONGIUNTA CATTOLICO-LUTERANA

Venerdì, 2 marzo 1984

 

Cari amici di Cristo,

vi do cordialmente il benvenuto e vi saluto con profondo rispetto e un acuto senso dei vincoli che ci legano.

I nostri cuori sono colmi di gratitudine. “Ringraziamo sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere” (1 Ts 1, 2).

I nostri pensieri vanno agli anni memorabili del Concilio Vaticano II. Fu allora, nell’assemblea dei suoi pastori uniti al successore di Pietro, che la Chiesa cattolica, agendo sotto l’impulso dello Spirito Santo, decise di rinnovare con tutta la sua forza il suo impegno per l’unità cristiana. A quel tempo il nostro primo legame fu con gli illustri osservatori delegati del Concilio. Questo portò ben presto al dialogo ufficiale, come quello che abbiamo qui tra Federazione mondiale luterana e Segretariato per l’unità dei cristiani. Noi vediamo queste relazioni speciali, ufficiali, come una necessità e un dono di Dio.

Ora, per circa vent’anni, la provvidenza di Dio ci ha condotto lungo i sentieri del dialogo. Durante questo tempo, voi stessi, come membri e consultori della commissione congiunta cattolico-luterana, avete tenuto dieci sessioni plenarie e numerosi incontri minori. Come risultato siete stati in grado di stabilire elementi importanti e significativi perché siano usati per erigere la costruzione dell’unità che stiamo edificando insieme. Con gratitudine voi ricordate quegli anni di intenso lavoro segnato da spirito di sacrificio. Lungo tutto il cammino i vostri sforzi sono stati sostenuti dalle preghiere del popolo cristiano e poggiati sulla fiducia nei doni dati dallo Spirito Santo.

La vostra è stata una grande responsabilità, compiuta con passione per la verità che è Cristo stesso, con umiltà davanti al mistero della santa volontà di Dio e con fedeltà alla vostra tradizione. Nei vostri sforzi è cresciuta tra di voi un’atmosfera di stretta affinità ed è cresciuto anche uno spirito di solidarietà con coloro che soffrono per la divisione; i frutti del vostro lavoro sono ampiamente conosciuti in tutto il mondo cristiano. Molti riflettono, studiano ed esaminano i documenti comuni da voi redatti. Che le vostre relazioni contribuiscano al movimento verso l’unità cristiana, affinché questo movimento guidato dalle rispettive autorità ecclesiastiche, si radichi profondamente nei cuori di tutti i fedeli e che essi a loro volta siano motivati a portare il loro specifico contributo.

Quattro anni fa ebbe luogo la celebrazione dell’anniversario della presentazione del documento confessionale luterano alla dieta di Augusta nel 1530. Avete notato con profonda soddisfazione un accordo su alcune centrali verità di fede. Ciò che ci unisce e ci accomuna ci incoraggia nella speranza di raggiungere l’unità anche in quegli ambienti di fede e di vita cristiana nei quali siamo ancora divisi.

Nell’anno commemorativo appena trascorso della nascita di Martin Lutero, abbiamo potuto constatare che gli sforzi di ricerca evangelico-cattolici ci offrono un quadro più completo della persona e dell’insegnamento di Lutero, e anche una visione più adeguata dei complicati eventi storici del XVI secolo. Si tratta di elementi importanti per la riconciliazione e la comune crescita insieme di cattolici e luterani. Sono pietre miliari sul lungo e difficile cammino che ci fa progredire. Non cesseremo mai di cercare nuove opportunità per la graduale realizzazione di quell’unità per la quale Cristo ha pregato alla vigilia della sua morte sacrificale. Tutto ciò che è possibile tra noi, qui e ora, sulla via della comune testimonianza cristiana, a ciò desideriamo dare vita e realtà.

Vi ringrazio ancora una volta per tutto ciò che avete fatto in obbedienza alla volontà di Gesù Cristo, nella fedeltà alla verità e nel servizio al Vangelo in un mondo che desidera luce e guida. Che il vostro lavoro sia riccamente benedetto e possa portare frutto. Prego affinché lo Spirito di Dio aiuti abbondantemente l’assemblea della Federazione mondiale luterana l’estate prossima. Prego anche per il futuro del nostro dialogo, affinché insieme, in obbedienza ai suggerimenti dello Spirito Santo, possiamo “crescere nella grazia e conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria ora e nel giorno dell’eternità. Amen” (2 Pt 3, 18).

 

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