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PELLEGRINAGGIO APOSTOLICO IN INDIA

DISCORSO

DI GIOVANNI PAOLO II
DURANTE L
INCONTRO DI PREGHIERA
NELLA «ST. AUGUSTINE HIGH SCHOOL»

Vasai (India) - Domenica, 9 febbraio 1986

 

Cari amici, cari fratelli e sorelle in Cristo.

1. È per me una grande gioia fare a Vasai la prima tappa della mia visita all’arcidiocesi di Bombay. Vi ringrazio per la vostra calorosa accoglienza e vi saluto nell’amore di nostro Signore Gesù Cristo.

Siamo riuniti in quella parte dell’attuale arcidiocesi di Bombay nella quale venne proclamata per la prima volta la fede cristiana e vennero fondate le prime comunità cristiane. Qui, in questa regione, si è ripetuta la realtà descritta nella lettura del primo Libro di Samuele tratta dalle Scritture che abbiamo appena ascoltato. Dio chiamò Samuele al suo servizio, e Samuele rispose con pronta e generosa decisione: “Eccomi . . . Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3, 4-10). I vostri antenati a Vasai ascoltarono la chiamata di Dio, e anch’essi furono rapidi e generosi nella loro risposta.

Fu a Vasai che giunsero i missionari nella prima metà del XVI secolo per proclamare il messaggio evangelico di pace e di riconciliazione in Cristo. Fu a partire dalla città fortificata le cui rovine sono qui vicino che Francescani, Gesuiti, Domenicani e Agostiniani partirono per predicare la buona novella ai villaggi e alle città di Vasai. A seguito dei loro sforzi, sostenuti e resi fruttuosi dallo Spirito Santo, i vostri antenati giunsero a credere in Gesù Cristo e si riunirono in comunità cristiane, antesignane di quella che sarebbe divenuta, quattro secoli più tardi, l’arcidiocesi di Bombay.

2. Mi rallegro d’essere con voi in questo momento, così che insieme possiamo innalzare i nostri cuori e le nostre voci in un sentito inno di ringraziamento al nostro Padre celeste per le opere di salvezza che ha compiuto in mezzo a voi nel corso di questi quattro secoli.

I vostri antenati accolsero la buona novella di Gesù Cristo. Si affidarono alla sua Chiesa. Rimasero fedeli attraverso tutte le fasi della vita della Chiesa in questa regione. Furono leali in mezzo alle difficoltà. E i frutti della loro fedeltà non sono mancati. È grazie alla loro perseveranza che la fede è stata trasmessa di generazione in generazione, sino a giungere a voi, e oggi la possiamo vedere nella rigogliosa vita delle parrocchie di Vasai.

In questo contesto offriamo la nostra preghiera di ringraziamento al Signore: con gratitudine a lui per la fede cristiana che vi è stata affidata. Lo ringraziamo in particolar modo per i doni di santità e di amorevole servizio che hanno contrassegnato la vita di tanti figli e figlie della Chiesa in questo luogo. Tra questi spicca la memoria di san Gonsalo Garcia, il giovane francescano nativo di Vasai, che subì il martirio in Giappone insieme ai suoi confratelli, dando così il più alto esempio di cosa la buona novella della salvezza in Gesù Cristo ha significato per il popolo cristiano di Vasai.

È buona cosa tornare al passato e pensare all’incommensurabile dono della chiamata di Dio al popolo di questa regione. Abbiamo bisogno di tornare a quell’epoca nella quale diveniste “il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce” (1 Pt 2, 9).

3. Effettivamente le vicende della Chiesa a Vasai costituiscono un peculiare svelarsi del grande mistero dell’amore di Dio per la famiglia umana. Attraverso questa vicenda “si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini” (Tt 3, 4). Nel pellegrinaggio di ciascuna Chiesa locale - nelle umili cose d’ogni giorno così come nei grandi eventi, nelle gioie così come nel dolore, nella pace e nella persecuzione - è all’opera il mistero dell’amore eterno di Dio.

La Chiesa vive per proclamare questa “bontà” di Dio. Lo fate in particolar modo quando vi radunate intorno alla tavola eucaristica e celebrate il sacrificio salvifico di Cristo sino alla fine dei tempi (cf. 1 Cor 11, 26). Questo è esattamente l’annuncio di gioia e di speranza al quale il mondo anela, poiché nella passione e morte di Gesù l’eterno amore salvifico del Padre è pienamente rivelato: “Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3, 16).

Fratelli e sorelle di Vasai, di Bombay e di tutta l’India: voi siete chiamati al sublime compito di rendere note la bontà di Dio e il suo amore per gli uomini” e di darne testimonianza. Qui la vicenda della vocazione del giovane Samuele diviene un modello per ogni cristiano. L’unica risposta degna dell’amore di Dio è il generoso impegno della vostra vita al servizio dei vostri fratelli: “Eccomi . . . Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta” (1 Sam 3, 4-10)

4. Se ci guardiamo intorno e chiediamo in che modo la “bontà” di Dio si manifesta oggi a Vasai, siamo immediatamente colpiti dalla vitalità della vostra vita familiare e parrocchiale. Le vostre famiglie molto unite, che favoriscono lo sviluppo personale dei loro membri e allo stesso tempo contribuiscono grandemente alla stabilità e al progresso della società nel suo insieme, sono un prezioso dono dell’amore di Dio. Nella vita familiare vi sono sempre difficoltà e sfide. Oggi la vita familiare è appesantita e minacciata in modi nuovi. Tuttavia come cristiani voi siete consapevoli che il potere di redenzione di Cristo rende possibile una comunione più profonda e più intensa, che è la base e l’anima della comunità del matrimonio e della famiglia (cf. Familiaris Consortio, 18).

Desidero incoraggiarvi a rafforzare la vostra vita e il vostro amore familiare. Mi è stato detto che la preghiera familiare è diffusa tra voi, e in particolare la recita del Rosario in famiglia.

Care famiglie di Vasai: ascoltate il mio appello. Il Papa vi chiede di continuare a pregare insieme. Pregate insieme come famiglia, per la vostra famiglia e per le altre famiglie. Genitori: insegnate ai vostri figli a pregare con amorevole fiducia nel nostro Padre celeste. Giovani coppie: chiedo in particolare a voi di coltivare quest’usanza della preghiera familiare. La stabilità, felicità e tranquillità delle vostre famiglie dipendono in larga misura dal vostro rapporto di preghiera con Dio.

5. La bontà e l’amore di Dio si manifestano anche nella vita pastorale e catechistica delle vostre parrocchie, nel vostro ricevere regolarmente i sacramenti, nella vostra fedeltà ai comandamenti della Chiesa, nella vostra devozione ai santi e in particolare a Maria, Regina dei santi e Madre della Chiesa. Questa devozione a Maria è una caratteristica della vostra vita cristiana sin dagli inizi, quando le immagini di Nostra Signora nelle chiese del Rimedio e di Pali attrassero un gran numero di devoti, sia cristiani che non-cristiani.

Chi può sorprendersi, dunque, che da una vita familiare e parrocchiale così dinamica sia scaturito un flusso costante di vocazioni alla vita sacerdotale e religiosa? Sono molto felice di notare il gran numero di giovani uomini e donne che le famiglie e le parrocchie di Vasai hanno diligentemente preparato e generosamente offerto al sacerdozio e alla vita religiosa, non solo nell’arcidiocesi di Bombay, ma anche in altre parti dell’India. La Chiesa ringrazia per questo, e prega che continuiate a cooperare col Signore delle messi, in modo che la sua Chiesa possa avere sempre validi messaggeri del Vangelo.

6. Desidero inoltre indirizzare una particolare parola di incoraggiamento ai laici per quanto riguarda il loro specifico ruolo e la loro responsabilità nella Chiesa e nella società civile. È loro compito particolare rendere nota la bontà di Dio nel mondo delle cose temporali, operare per il bene comune e contribuire a edificare la società sui principi di giustizia e verità, libertà e amore.

Nel corso degli ultimi cinquanta anni, il desiderio di conoscenza, sia secolare che cristiana, ha portato alla fondazione di numerose istituzioni educative: un collegio universitario, un collegio di istruzione secondaria, istituti di educazione, un Istituto Tecnico, quattordici licei e una scuola elementare quasi in ogni parrocchia. Non è forse questa una cosa della quale essere particolarmente riconoscenti? Come possiamo valutare in termini umani il contributo che la Chiesa in questo modo sta dando all’avanzamento generale e al progresso sociale a Vasai?

So anche dei molteplici sforzi di cooperazione compiuti in special modo dai laici a Vasai, che hanno come obiettivo il benessere del popolo e l’apostolato della Chiesa. Queste imprese cooperative nei campi bancario, agricolo, della pesca, della salute e educativo sono testimonianza della crescente maturità della coscienza sociale della comunità cristiana di Vasai. Superando l’interesse personale e desiderosi di promuovere il bene comune, voi cercate di riunire insieme le vostre risorse umane e finanziarie in modi che vadano a beneficio della Chiesa e della società. Possano tali sforzi cooperativi fiorire, resistere a ogni forma di faziosità e a ogni parvenza di interesse egoistico, ed essere veramente un’opera di giustizia nell’amore.

Possano tutte le salutari iniziative che prendete per conseguire una maggiore giustizia sociale e un accresciuto sviluppo sociale ed economico promuovere veramente il miglioramento dei poveri ciascuno nel proprio ambiente.

7. Cari fratelli e sorelle, in tutti questi modi, nell’armonia della vita familiare, nella vitalità delle vostre parrocchie, e nella vita di tutto il popolo di Dio a Vasai, la “bontà di Dio e il suo amore per gli uomini” si viene rivelando giorno per giorno. L’amore di Dio è una chiamata, alla quale ciascuno di voi deve rispondere in generoso servizio agli altri, in particolare verso i più poveri e verso coloro che continuano la loro ricerca della pace e della verità.

Possano la vostra fede e speranza in Gesù Cristo ispirarvi a opere di amore che edifichino la Chiesa in mezzo a voi e contribuiscano alla pace e all’unità della più ampia comunità della quale siete parte.

Con grande rispetto e amore, invoco le benedizioni di Dio su di voi: sulla comunità cattolica, su tutti i nostri fratelli che professano con noi una comune fede in Gesù Cristo, e su tutti i nostri fratelli e sorelle di altre tradizioni religiose, che stimiamo e amiamo, e che sono uniti con noi in legami di comunanza e fraterna solidarietà.

La pace sia con tutti voi!

 

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