VISITA PASTORALE A FERMO E A PORTO SAN GIORGIO
SALUTO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLA CITTADINANZA DI FERMO
Venerdì, 30 dicembre 1988
Ringrazio vivamente il signor sindaco per le nobili parole con le quali ha interpretato i sentimenti della cittadinanza fermana, a cui va il mio saluto cordiale, rivolgo pure un saluto deferente al presidente onorevole Arnaldo Forlani, agli onorevoli senatori e deputati presenti, alle autorità della regione e della provincia, qui convenute: in esse intendo raggiungere tutti coloro che, nelle diverse istituzioni pubbliche, operano per il bene della popolazione.
Sono lieto di questo incontro con la gente di Fermo, conoscendo il ricco patrimonio di tradizioni religiose e civili, che qui si è costituito nel corso dei secoli. Di esso sono testimonianza i templi, i monumenti e le molteplici realizzazioni dell’ingegno e della fatica umana, che non sfuggono allo sguardo anche del viandante frettoloso. Ma le tracce più convincenti e profonde di quel patrimonio prezioso sono rinvenibili nelle abitudini di vita dei singoli e delle famiglie, nella loro dedizione ai valori della fedeltà, del lavoro, della rettitudine, nell’attaccamento a quel retaggio di fede e di pratica cristiana, da cui è germinata nel passato e continua a germinare anche oggi una splendida fioritura di virtù umane e cristiane.
Carissimi fermani - voi soprattutto giovani, nelle cui mani è posto per gran parte il futuro della vostra città - sentite la fierezza di un così singolare passato religioso e civile e siatene sempre degni.
Con questo augurio rinnovo a tutti la mia benedizione.
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