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PAROLE DI GIOVANNI PAOLO II ALL’INIZIO DELLA MESSA
NELLA CHIESA PARROCCHIALE DI SAN TOMMASO

Castel Gandolfo - Mercoledì, 8 agosto 1990

 

Carissimi fratelli e sorelle.

Ci ritroviamo insieme per la celebrazione eucaristica in suffragio dell’anima del mio venerato predecessore, il Papa Paolo VI, nel giorno anniversario della sua morte. Sono trascorsi ormai dodici anni da quella sera del 6 agosto 1978, solennità della Trasfigurazione del Signore, quando egli, al termine di una edificante agonia, si spense proprio qui, a Castel Gandolfo.

La sua memoria resta scolpita nel cuore di quanti lo hanno conosciuto, di tutti noi che ripercorriamo idealmente gli anni provvidenziali del suo pontificato. Con il passare del tempo emerge sempre più viva la sua passione per il Vangelo, il suo anelito generoso per la causa di Cristo e la salvezza delle anime. Paolo VI fece suo, sino allo spasimo, il travaglio dell’uomo contemporaneo e guidò la Chiesa con amore e lungimiranza tra i flutti di un’epoca in totale mutamento.

Lo affidiamo, ancor oggi, alla misericordia dell’Altissimo perché gli sia concessa la preziosa ricompensa promessa ai fedeli servitori. E mentre, in sua memoria, ci raccogliamo in preghiera, vorrei evocare una delle preoccupazioni pastorali che egli maggiormente sentì, quella cioè della formazione sacerdotale. Ce ne offre lo spunto la celebrazione del prossimo Sinodo dei vescovi.

Il problema vocazionale - egli affermava - “interessa tutta intera la compagine vivente della sposa di Cristo, perché le vocazioni sono il segno della sua visibilità, la garanzia della sua vitalità, la sicurezza per il suo avvenire”. E aggiungeva, parlando dei seminari, che “si dovrà dissipare con ogni sforzo quel clima di conformità al mondo, di rilassamento nello spirito di preghiera e di amore alla croce, che purtroppo tenta di penetrare in non pochi di essi, se non vogliamo vedere compromesso ogni più generoso sforzo in questo settore così delicato e vitale per la Chiesa” (Insegnamenti di Paolo VI, XI [1973] 1132 e 1136).

Con tali sentimenti, invito tutti a partecipare all’Eucaristia, fonte inesauribile della nostra testimonianza cristiana.

 

© Copyright 1990 - Libreria Editrice Vaticana

 



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