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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II AL CONSIGLIO
DELL’UNIONE MONDIALE DEGLI INSEGNANTI CATTOLICI

Mercoledì, 29 aprile 1992

 

Signore e Signori,

Sono felice di avervi qui in questi giorni in cui si è riunito a Roma il nuovo Consiglio dell’“Unione mondiale degli Insegnanti cattolici”, dopo il suo quattordicesimo Congresso generale. Avete desiderato incontrare il Successore di Pietro per manifestare il vostro attaccamento e la vostra fedeltà alla Chiesa. Saluto in modo particolare il Signor Harry Mellon che termina il suo mandato come Presidente dell’Unione e lo ringrazio per la dedizione e il dinamismo di cui ha dato prova nell’esercizio delle sue funzioni. Ringrazio anche il Signor Arnoldus Backs che assume l’incarico di guidare l’Unione fino alla prossima Assemblea generale. Trasmettete, inoltre, a tutti gli insegnanti cattolici delle vostre Associazioni nazionali la stima e la fiducia del Papa per l’apostolato cui si sono consacrati.

Nell’ambito della scuola cattolica o laica che sia, avete il compito di essere al servizio dei giovani per contribuire allo sviluppo della loro personalità, per garantire il rispetto delle persone, promuovere la libertà religiosa e rendere possibile l’insegnamento della religione cattolica. Data la loro specifica missione, gli insegnanti cattolici costituiscono una parte fondamentale del compito della Chiesa di educare l’umanità, moralmente e spiritualmente (Gravissimum educationis, 7-8). L’accesso al sapere e alla cultura in generale accresce la dignità delle persone.

Le vostre associazioni hanno come obiettivo principale la formazione permanente degli insegnanti. In particolare, è vostra cura formare degli insegnanti che saranno degli educatori e dei testimoni, dei maestri di dottrina cristiana e dei testimoni per tutta la loro vita. Oggi le giovani generazioni hanno bisogno che gli adulti mostrino loro i valori e le esigenze della vita che conducono alla felicità, ma hanno altresì bisogno che gli adulti, con una vita morale retta e fedele al Magistero della Chiesa, siano un modello da seguire per formare la propria personalità. Come insegnanti, ma anche come genitori cristiani, dovete accompagnare pazientemente i giovani fino alle porte dell’età adulta, così che sappiamo recepire l’appello di Cristo e fare una scelta di vita che permetta loro di seguire la loro vocazione nel matrimonio, nella vita religiosa o nel sacerdozio.

La vostra missione educativa trova le proprie radici nella missione battesimale. Per diventare ogni giorno testimoni, occorre in primo luogo essere discepoli dell’unico Maestro, Cristo. E per fare questo, bisogna nutrire la propria vita spirituale con la preghiera, ascoltando la Parola di Dio, partecipando ai sacramenti e aderendo all’insegnamento della Chiesa.

Con il ritorno alla libertà nei paesi dell’Europa dell’Est, gli insegnanti cattolici di quelle nazioni hanno aderito alla vostra Unione. Vorrei esprimervi quanto io apprezzi in modo particolare il prezioso aiuto che offrite loro assicurando la continua formazione di molti insegnanti, recandovi presso di loro o accogliendoli presso di voi. La vostra tradizione di insegnanti cristiani costituisce un ineguagliabile contributo alla formazione delle generazioni che un domani avranno il compito di guidare i paesi che ritrovano a poco a poco un regime democratico, avendo riconquistato la libertà. Con queste azioni, voi attuate la solidarietà cristiana aiutando i popoli e le persone a costruire una società in cui ciascuno possa accrescere le qualità che ha ricevuto e dare ai propri fratelli il meglio di sé.

Il vostro Consiglio ha il compito di sostenere le diverse Associazioni che aderiscono all’Unione e di incoraggiarle, affinché con la loro azione esse possano promuovere l’educazione e i valori cristiani. Nell’ambito delle Organizzazioni internazionali dedite all’istruzione e allo sviluppo culturale, voi apportate il vostro sapere e la vostra esperienza basate sui principi evangelici. Insieme alle Organizzazioni internazionali cattoliche e agli organismi della Santa Sede assolvete il nobile compito di far crescere in ogni uomo il germe della vita posto dal Creatore.

Al termine di questo incontro, vorrei incoraggiarvi a proseguire in tutti i settori l’attività che ho appena ricordato. Che lo Spirito Santo illumini la riflessione che farete in occasione di questo incontro, perché siate testimoni della Risurrezione!

Benedico con tutto il cuore voi, le vostre famiglie e tutti coloro che nel mondo si aprono all’UMEC per educare gli uomini di domani.

 

© Copyright 1992 - Libreria Editrice Vaticana

 



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