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VISITA PASTORALE IN FRIULI-VENEZIA GIULIA

RIFLESSIONE DI GIOVANNI PAOLO II
DOPO LA RECITA DEL SANTO ROSARIO

Cattedrale di Gorizia - Sabato, 2 maggio 1992

 

1. Al termine della recita del Santo Rosario, in questo primo sabato del mese di maggio, mi è particolarmente gradito rivolgere all’intera Comunità cristiana dell’Arcidiocesi di Gorizia un cordiale pensiero da questa Cattedrale, che ne costituisce il centro spirituale. Saluto voi, qui presenti. Saluto coloro che si sono uniti alla nostra preghiera attraverso la Radio e la Televisione. Saluto specialmente le famiglie, i giovani, gli anziani, i malati e quanti nelle Parrocchie e negli Istituti di vita consacrata trovano ogni giorno nella meditazione dei misteri del Rosario un felice appuntamento con Maria. Il quotidiano ricorso all’intercessione della Vergine, Madre di Dio, aiuta il popolo cristiano nel suo pellegrinaggio terreno verso la patria celeste.

2. So bene quanto siano radicati anche nella vostra Terra l’onore e la devozione verso la Madonna e quanto intenso sia, sin da tempi remoti, il culto mariano, che costituisce ormai secolare tradizione per la Chiesa aquileiese. Ancor prima, infatti, della solenne proclamazione ad Efeso di “Maria Madre di Dio”, ad Aquileia, San Cromazio (388-408) scriveva: “Non si può parlare di Chiesa se Maria, la Madre del Signore, non è lì con i suoi fratelli: ivi è la Chiesa di Cristo, dove si predica l’Incarnazione di Cristo dalla Vergine” (Sermone 30). Dalla difesa della teologia dell’Incarnazione si sviluppò subito, in questa vostra Regione, la devozione alla Madre di Dio, testimoniata dalla Basilica di Aquileia, dedicata a Maria nel secolo quinto, da Santa Maria delle Grazie in Grado, dalla Chiesa della Madonna di Barbana e dal Tempio della Vergine Marcelliana in Monfalcone, risalenti al secolo sesto. Dopo il Mille, vennero costruite le Chiese della Madonna di Montesanto, di Santa Maria del Preval a Mossa, di Madonna di Strada a Viscone, della Beata Vergine Addolorata a Gradisca, della Rosa Mistica a Cormons, oltre ad altre quindici Chiese e trentasei Oratori a lei dedicati. La più antica testimonianza, inoltre, delle litanie della Vergine si trova proprio in un manoscritto proveniente da Aquileia e custodito nella Biblioteca Nazionale di Parigi (Bibl. Nat. Lat. 2882). Il popolo cristiano invocava Maria Santissima come “Madre della Luce”, “Madre del vero gaudio”, “nostra via verso Dio”. Domina, in queste pie invocazioni, il tema della luce e della gioia: e proprio di luce e di gioia ha costantemente bisogno l’uomo, assetato di verità e di amore.

3. L’amorevole intercessione della Vergine continui a guidare i vostri passi, carissimi fratelli e sorelle, specialmente in questi anni novanta, durante i quali la Chiesa Goriziana, in cammino verso il Duemila, concentra la sua attenzione pastorale sulla famiglia per trovare - alla luce della Parola di Dio - nuove strade per la rievangelizzazione. Sono molteplici e complesse le sfide che stanno dinanzi a voi, molti sono pure i problemi che segnano la vita delle famiglie. Avvertite come priorità pastorale una rinnovata evangelizzazione del nucleo familiare e una opportuna catechesi che si rivolga agli adulti e alla famiglia nel suo insieme. Vi aiuti in tale impegno la Madonna, da voi filialmente venerata. A Lei affido la vostra cara Arcidiocesi e tutta la terra del Friuli-Venezia Giulia, che ho la gioia di visitare. Sia la Madre del Signore guida sicura delle menti e dei cuori in questa significativa e delicata stagione della vostra vita ecclesiale. Faccia fiorire nelle famiglie il rispetto per la vita, la stima per la maternità, e renda saldo il vincolo coniugale. Possa, così, ogni famiglia diventare centro di dialogo, di promozione e di sostegno per la fede, in un clima di solidarietà e di accoglienza. Benedica la Vergine Santa quelle famiglie che sanno impegnarsi per diffondere il messaggio evangelico, collaborando insieme a tutte le componenti della Comunità diocesana nello sforzo apostolico della nuova evangelizzazione di questa vostra Regione. Auguro a tutti di trascorrere questo mese mariano in costante unione con la Madre del Signore. Conforti la Vergine Santa, in maniera speciale, le anime consacrate, che sono porzione privilegiata del Popolo di Dio, e sostenga la loro testimonianza evangelica; ottenga per la vostra Diocesi nuove e fervorose vocazioni al Sacerdozio, all’apostolato, alla vita contemplativa. “Santa Maria, nostra via verso Dio, vieni in nostro aiuto”.

Per sua intercessione invoco su di voi la benedizione del Signore.

 



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