DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
ALLE SUORE MISSIONARIE DI S. PIETRO CLAVER
Venerdì, 29 aprile 1994
Care Suore, Cari amici,
Porgo un caloroso benvenuto a voi, Suore Missionarie di San Pietro Claver, nella felice circostanza del centenario del vostro Istituto, e tramite voi estendo le mie sincere congratulazioni a tutti i membri della vostra Comunità che non sono potuti venire qui oggi. Inoltre porgo un cordiale saluto a voi, gli amici e i benefattori delle Suore, che siete venuti a Roma per ringraziare Dio insieme a loro per le grazie abbondanti che ha donato alla sua Chiesa nei primi cento anni del loro servizio.
Questa celebrazione non può fare a meno di rammentarci la venerabile figura della Beata Maria Teresa Ledóchowska, la vostra amata Fondatrice. Il suo cuore e la sua mente presero la fiamma dello zelo per l’evangelizzazione da missionari eccezionali come il Cardinale Lavigerie; ella si convinse che “nulla di ciò che dà gloria a Dio è più sublime della cooperazione con lui nella salvezza delle anime”; e per il resto della sua vita fu spinta dallo Spirito Santo ad accendere in altre persone il pressante desiderio di guidare tutti i popoli della terra, e specialmente i figli e le figlie dell’Africa, alla conoscenza di Cristo e del suo Vangelo.
Come la Beata Maria Teresa, anche voi siete chiamate a rendere evidente la verità che nessuno dei fedeli può tenersi lontano dall’opera di evangelizzazione. Ogni credente deve essere in qualche modo un cooperatore. Come ho scritto nella Redemptoris missio: “Per il singolo credente, come per l’intera Chiesa, la causa missionaria deve essere la prima, perché riguarda il destino eterno degli uomini e risponde al disegno misterioso e misericordioso di Dio... Non possiamo restarcene tranquilli, pensando a milioni di nostri fratelli e sorelle, anch’essi redenti dal sangue di Cristo, che vivono ignari dell’amore di Dio” (Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, n. 86). La vostra Fondatrice è partita con l’idea di costituire un’associazione di laici i quali, attraverso la preghiera, il lavoro e la cooperazione, sostenessero i missionari direttamente impegnati nell’evangelizzazione del grande continente dell’Africa. Senza diminuire i suoi sforzi tesi a creare una rete di cooperatori, ben presto si rese conto che la volontà di Dio comportava la fondazione di una congregazione religiosa di donne consacrate, per continuare e diffondere lo zelo missionario che animava la sua vita spirituale. Voi siete le eredi di questo progetto missionario e degli ideali che lo hanno generato. La celebrazione in corso dell’Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, concentrandosi sulle necessità della Chiesa locale, testimonia la permanente attualità del carisma della Beata Maria Teresa. Possiate voi essergli fedeli, e possa esso diventare sempre più conosciuto e fecondo! Invoco volentieri l’intercessione della vostra Fondatrice su tutte le Suore Missionarie di San Pietro Claver e sugli amici, cooperatori e benefattori. Con la mia benedizione apostolica.
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