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1. Rivolgo il mio cordiale saluto alla comunità serbo-ortodossa di Sarajevo ed, allo stesso tempo, intendo abbracciare spiritualmente l’intero popolo serbo. Esprimo ad esso i miei più sentiti voti di pace e di fraternità. Offro il bacio di pace a Sua Beatitudine il Patriarca Pavle, Pastore della Chiesa serbo-ortodossa e ai vescovi che lo coadiuvano. Desidero farlo con le parole della liturgia: “Cristo è in mezzo a noi”. 2. In queste regioni dove si incontrano le due grandi correnti spirituali che hanno formato lo spirito dell’Europa, voglio dire con forza che quanti vivono di queste tradizioni non possono essere opposti gli uni agli altri, ma devono anzi rallegrarsi di aver ricevuto doni diversi in seno all’unica grande Tradizione apostolica. Dobbiamo tendere a conoscerci maggiormente per arricchirci a vicenda mediante lo scambio di tali doni. Cristo ha voluto la Chiesa come comunione. È per mezzo della comunione fraterna, sorgente indispensabile di una vera e giusta pace, che si renderà manifesta la glorificazione che Cristo offre al Padre nello Spirito Santo. Soprattutto nelle circostanze presenti abbiamo il compito di annunciare la Croce salvifica del Redentore, poiché solo in essa i cuori degli uomini possono placare la loro sete di luce, di verità e di liberazione. 3. Dinanzi alle drammatiche vicende della storia moderna, in cui innumerevoli fratelli e sorelle sono stati condotti al martirio a causa dell’amore di Cristo, siamo uniti sulla montagna della fede su cui è piantata la Croce, segno di vittoria e di comunione tra il cielo e la terra. In quel Legno della vita l’uomo ritrova le sue radici. Non possiamo permettere che sia svuotata la Croce di Cristo: da essa regna Colui che, solo, ha parole di vita eterna. A lui, nostra sicura speranza, affido le sofferenze e i desideri di bene del popolo serbo, e con le parole della grande veglia di Pasqua prego: “Croce, custode di tutto l’universo; Croce, decoro della Chiesa; Croce, fonte di ogni potestà; Croce, fermezza dei credenti; Croce, gloria degli angeli e rovina dei demoni”: salvaci ora e sempre.

[Traduzione dal croato]

 

© Copyright 1994 - Libreria Editrice Vaticana

 



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