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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI PARTECIPANTI AL CAPITOLO GENERALE
DEL TERZO ORDINE REGOLARE DI SAN FRANCESCO

Sabato, 17 giugno 1995

 

Carissimi Frati
del Terzo Ordine Regolare di san Francesco!

1. Sono lieto di accogliervi nel corso del vostro Capitolo generale, durante il quale avete eletto il nuovo Ministro Generale nella persona del Padre Bonaventura Midili. A lui esprimo felicitazioni ed auguri, ringraziandoLo per le parole che a nome di tutti mi ha rivolto. Estendo le mie cordiali felicitazioni al neo-eletto Consiglio, augurando un fruttuoso servizio all’Ordine e alla Chiesa.

“Pace e Bene” è il saluto caratteristico della grande Famiglia francescana ed è con questa ormai popolare espressione augurale che voglio anch’io rivolgermi a ciascuno di voi ed a tutti i membri del vostro benemerito Ordine. È prendendo lo spunto da questo saluto che desidero invitarvi a mantenere il vostro sguardo costantemente volto verso il serafico Francesco, imparando da lui a vivere nella quotidiana conversione al Dio vivente, per rispondere così alla divina chiamata con l’offerta generosa, totale e definitiva della vostra esistenza.

2. Ponendovi idealmente sulle orme dei “Penitenti di Assisi”, carissimi Fratelli, continuate a camminare nel mondo di oggi invitando i fratelli alla conversione ed annunciando ad ogni uomo e ad ogni donna la pace del Signore. Compito questo che è tipico del vostro Istituto ed al quale dovete prepararvi con la preghiera, lo studio e la santità della vita, consapevoli che il mondo, stanco di tanti maestri, vuole incontrare testimoni credibili, capaci cioè d’insegnare e dare speranza con la loro esistenza coerente e generosa.

Vi è poi un altro luogo ove il Signore vi chiama a farvi fedeli interpreti della sua bontà e dispensatori del Suo amore misericordioso: il confessionale. Dedicatevi con particolare generosità a questi incontri di perdono e di riconciliazione, che avvicinano la misericordia divina alla miseria umana. Sappiate coniugare in un giusto equilibrio fermezza e comprensione, chiarezza e pazienza, senza mai rinunciare a proporre la verità evangelica nella sua totale integrità.

Fatevi attenti compagni di viaggio dei nostri contemporanei ed offrite loro la freschezza del messaggio poetico del creato che il Santo di Assisi ha saputo vivere proprio per la grazia della riconciliazione estesa a tutta la realtà che lo circondava.

Con questo spirito andate incontro a chi è sofferente e nella prova: all’ammalato, al carcerato, al giovane senza lavoro, all’anziano abbandonato, all’oppresso dalle ingiustizie e dalle violenze.

3. Carissimi Fratelli, mentre stanno per concludersi venti secoli di cristianesimo, quanto attuale risuona l’invito del Risorto ad “andare in tutto il mondo per predicare il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16, 15)! Accanto all’impegno sempre necessario del primo annuncio della fede, si avverte ora con particolare urgenza la necessità della nuova evangelizzazione specialmente nei paesi già da secoli protagonisti di una ricca tradizione cristiana.

Il vostro contributo in tale opera missionaria è provvidenziale e può avvalersi di una secolare esperienza, impreziosita da un passato che ha visto il vostro Ordine impegnato a diffondere dappertutto il Vangelo. In effetti, all’inizio dell’era moderna, seguendo l’ondata delle grandi scoperte geografiche, i Terziari Regolari, insieme agli esploratori, percorsero i mari per raggiungere terre e popolazioni sconosciute.

Il loro sforzo di entrare in dialogo con le popolazioni locali e l’impegno di diffondere il messaggio evangelico nella lingua e secondo le categorie culturali e i costumi del luogo fu ed è ancor oggi esemplare. Con questo stile di servizio fedele a Dio e all’uomo occorre perseverare anche oggi nell’azione missionaria che vi rende nelle diverse parti del mondo apostoli del Signore.

4. Uno speciale impegno nella prospettiva del terzo millennio, ormai vicino, è sicuramente quello ecumenico. Si tratta di un cammino ancora lungo e laborioso, ma ormai irrinunciabile. In esso gli elementi di divisione potranno essere tanto più facilmente superati quanto più i credenti sapranno fare dono totale di se stessi alla causa del Vangelo (cf. Lettera enciclica Ut unum sint, 1).

In campo ecumenico il vostro Ordine si è sempre distinto con la promozione dell’Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani. Tale provvidenziale pratica, approvata nel 1909 dal mio venerato predecessore san Pio X, è da voi diffusa in Italia con sussidi ed iniziative appropriate. Vi esorto a perseverare in questo impegno con slancio rinnovato.

5. Carissimi Fratelli, in questi giorni voi state facendo un attento esame degli aspetti che caratterizzano il vostro carisma nell’intento di proiettare l’Ordine verso il futuro, alle soglie ormai del terzo millennio cristiano.

Dare spazio alla creatività senza tradire la consolidata tradizione, favorire l’apertura ad originali forme di concretizzazione della Regola senza rischiosi fraintendimenti, permettere che il nuovo rinvigorisca l’antico e questo giustifichi e sostenga la novità, costituisce il programma contenuto nel tema scelto per il vostro Capitolo: “Fratres Tertii Ordinis Regularis Sancti Francisci tertio adveniente millennio”.

Il lavoro di verifica, di approfondimento, di analisi e di progettazione è certo delicato ma, senza dubbio, necessario per la fedeltà stessa al carisma che siete chiamati ad incarnare in una situazione storica in continua e rapida evoluzione. In tale spirituale impresa potete contare sull’intercessione del vostro santo Fondatore e su quella di sant’Antonio da Padova, del quale quest’anno si celebra l’ottavo centenario della nascita. La sua attività di grande e preparato evangelizzatore, unita all’opera caritatevole verso i bisognosi, fa di lui un maestro da imitare e della sua vita una stupenda pagina di storia di salvezza a cui costantemente riferirsi.

Vi guidi e protegga sempre la Beata Vergine Maria, tanto amata da frate Francesco. Ed anch’io vi accompagno con la mia preghiera, avvalorata da una speciale Benedizione Apostolica, che di cuore imparto a voi qui presenti e a tutti i Frati del Terzo Ordine Regolare.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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