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DISCORSO DI GIOVANNI PAOLO II
AI MEMBRI DEL COMITATO REGIONALE PER L
’EUROPA
ED IL MEDIO ORIENTE DELLE SOCIET
À BIBLICHE UNITE

Giovedì, 16 marzo 1995

 

Cari Amici,

Sono felice di estendere un caloroso benvenuto ai membri del Comitato Regionale per l’Europa ed il Medio Oriente delle Società Bibliche Unite. Il fatto che voi vi siate riuniti qui a Roma ci da questa opportunità di incontrarci e di riaffermare l’importanza del servizio che voi rendete all’apostolato biblico.

La vostra presenza ci ricorda ciò che il Concilio Vaticano Secondo disse riguardo il ruolo della Parola di Dio in rapporto all’unità dei cristiani. Il Decreto del Concilio sull’Ecumenismo ci dice che le Scritture sono “uno strumento eccellente nella potente mano di Dio per il raggiungimento di quella unità, che il Salvatore offre a tutti gli uomini” (Unitatis Redintegratio, 21). Poiché la preparazione e la distribuzione delle edizioni appropriate della Bibbia è un requisito indispensabile per l’ascolto della Parola, la Chiesa cattolica coopera volentieri con voi in questo campo. La pubblicazione comune, Guidelines for Inter-confessional Co-operation in Translating the Bible (“Guida per la cooperazione inter-confessionale nella traduzione della Bibbia”) conferma ed illustra questo. Le buone relazioni che esistono tra le Società Bibliche Unite e la Federazione Biblica Cattolica sono molto incoraggianti. In Europa ed in Medio Oriente, area di immediato interesse per il vostro Comitato, la partecipazione dei Cristiani Ortodossi alle attività delle Società Bibliche Unite è un passo in avanti molto significativo e promettente sul sentiero della cooperazione ecumenica. Per tutto ciò che è stato raggiunto finora, rendiamo grazie a Dio che “diffonde il profumo della conoscenza di Cristo nel mondo intero” (cf. 2 Cor 2, 14).

E quasi un anno che il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani ha pubblicato il Direttorio rivisitato per l’Applicazione dei Principi e delle Norme sull’Ecumenismo. Dove leggiamo: “La venerazione delle Scritture è un legame fondamentale di unità tra i cristiani... Tutto ciò che può essere fatto perché i membri della Chiesa e delle Comunità ecclesiali leggano la Parola di Dio, e perché lo facciano insieme quando è possibile, rafforza questi legami di unità che già li uniscono, li aiuta ad essere aperti all’azione unificante di Dio e potenzia la testimonianza comune alla Parola salvifica di Dio che loro danno al mondo” (cf. n. 183).

Mentre ci avviciniamo al Terzo Millennio cristiano, gli immensi bisogni dell’umanità ci obbligano a costruire sulla solida roccia della rivelazione divina, il Vangelo, che è “la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede” (Rm 1, 16). Poiché la mancanza di unità tra i cristiani continua ad ostacolare la crescita del Regno di Dio, dobbiamo lavorare tutti più duramente per determinare la realizzazione della preghiera del Signore “perché tutti siano una sola cosa” (Gv 17, 21). Lo stesso Spirito Santo che ci spinge ad ascoltare la Parola di Dio con riverenza e a proclamarla con fiducia (cf. Dei Verbum, 1) è anche l’Unico che accende nei cuori dei discepoli di Cristo un desiderio ardente sempre più intenso per l’unità. Che ciò sia il nostro scopo, la nostra preghiera, la nostra speranza certa! Dio benedica abbondantemente voi e il lavoro zelante che fate per diffondere la sua Parola.

 

© Copyright 1995 - Libreria Editrice Vaticana

 



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