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DISCORSO DI PAOLO VI AGLI ALUNNI
DELLE SCUOLE PARROCCHIALI DI CATECHISMO
DELLE DIOCESI DI MONTEFIASCONE E ACQUAPENDENTE

Mercoledì, 4 ottobre 1972

 

Vi accogliamo tanto volentieri, cari alunni e alunne delle Scuole parrocchiali di catechismo delle diocesi di Montefiascone e di Acquapendente; e salutiamo con voi il vostro venerato Vescovo, Monsignor Luigi Boccadoro, i parroci presenti, le catechiste, in gran parte Religiose dell’Istituto delle Maestre Pie Filippini, e i vostri genitori.

La vostra venuta ci fa molto piacere. Perché? Per tre ragioni: prima di tutto perché siete fanciulli e adolescenti, che è quanto dire i prediletti di Cristo, coloro fra cui Egli amava soffermarsi per abbracciarli e benedirli (Cfr. Marc. 10, 16), e per indicarli a modello a noi tutti adulti: «Se non diverrete come fanciulli non entrerete nel regno dei Cieli» (Matth. 18, 3; cfr. Marc. 10, 15; Luc. 18, 17); e voleva dire, se non siamo disponibili, aperti, chiari, puri di cuore, plasmabili come cera duttile nelle mani del Maestro Divino, non potremo veder Dio (Cfr. Matth. 5, 8). E voi, che qui formate come un giardino fiorito, e avete fatto risonare quest’Aula con i vostri canti, con le vostre preghiere e con i vostri applausi, ci ricordate tutto questo.

In secondo luogo, perché avete voluto ricordare con questo pellegrinaggio la conclusione del III Centenario della nascita di S. Lucia Filippini, gloria luminosa di Montefiascone, che ne conserva e venera le spoglie. Per questo sono con voi le Figlie spirituali di quella grande anima, fautrice e apostola dell’insegnamento scolastico e della formazione spirituale delle giovani nelle vostre diocesi. La sua opera, largamente diffusa, continua a dimostrare la bontà dei metodi e la necessità di un servizio ecclesiale tra i più necessari e fecondi, allora e oggi: ci associamo perciò alla vostra comune letizia per la commemorazione, che è stata degnamente celebrata nei mesi scorsi.

E infine, vi siamo grati, e vi additiamo a incoraggiamento dei vostri coetanei, per la vostra appartenenza alle scuole di catechismo parrocchiale. Siate fedeli a questo impegno! Il catechismo pone le basi fondamentali per la preparazione della personalità del cristiano, fin dalla tenera età, in cui più forti gli insegnamenti ricevuti si incidono nell’animo e più profonda traccia vi lasciano, come un seme gettato su terreno buono, che germinerà a suo tempo (Cfr. Matth. 13, 23; Luc. 8, 8, 15). Cambiano i metodi, e ciò è necessario; ma il catechismo rimane il mezzo più importante, insostituibile, decisivo dell’educazione cristiana perché - come ha detto il Concilio - «dà luce e forza alla fede, nutre la vita secondo lo spirito di Cristo, porta a partecipare in modo consapevole e attivo alla liturgia, ed è stimolo all’azione apostolica» (Gravissimum educationis, 4).

Quale programma, sia per voi sia per i vostri Sacerdoti, insegnanti e genitori! Mettetelo sempre in pratica: e, con questo augurio, di gran cuore tutti vi benediciamo.

* * *

La nostra benedizione Apostolica si rivolge altresì ai numerosi fanciulli della Scuola catechistica di S. Maria della Consolazione, di Eboli, anch’essi qui presenti a questo vibrante incontro. Le nostre esortazioni sono rivolte anche a voi, carissimi alunni: e siamo certi che troveranno il vostro cuore aperto e pronto a metterle in pratica, e che continuerete lietamente e generosamente nel vostro impegno di istruzione catechistica, per la vostra piena e armoniosa formazione umana e cristiana. Il Signore vi accompagni sempre con i doni della sua grazia: per questo lo preghiamo per voi, e vi siamo vicini con l’affetto e con l’augurio paterno.

                                          



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