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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE FRIEDRICH WETTER,
ARCIVESCOVO DI MONACO E DI FRISINGA

 

Al venerabile fratello nostro
Friedrich S. Em.za Rev.ma Card. Wetter,
Arcivescovo di Monaco e di Frisinga.

È con grande letizia d’animo e abbondanza d’affetto fraterno che oggi, venerabile fratello nostro, le facciamo pervenire questa lettera, poiché noi stessi undici anni fa saggiamente volemmo che ella presiedesse all’antica ed eminente sede di Monaco e Frisinga, e inoltre poco dopo decidemmo di eleggerla nel numero dei nostri più vicini consiglieri quale padre porporato della Chiesa. Così dunque abbiamo approfittato di un’opportunità pubblica e illustre per celebrare pubblicamente il suo ministero, da lei perseguito con tanta grande diligenza e nello stesso tempo con fedeltà verso questa Sede apostolica.

Memori dunque dei numerosi convegni sia lì fra il suo clero e il suo amatissimo popolo che qui nella città eterna di Roma, consapevoli dei numerosi colloqui sulle cause e le questioni comuni della Chiesa santa di Dio, con questa nostra lettera vogliamo dialogare un po’ con lei come se fossimo presenti e congratularci vivamente con lei per quel memorabile avvenimento della sua vita e del suo sacro operato, che per grande grazia del Divino Pastore si avvicina.

Fra breve infatti ella compirà felicemente il venticinquesimo anno da quando il nostro predecessore d’immortale memoria, Paolo VI, La destinò vescovo della sua comunità natale di Speyer, dal momento che prima aveva svolto sia i compiti di parroco zelante tra i suoi, sia l’incarico di maestro insieme di filosofia e teologia nella provincia presso le scuole di Eichstätt e Mainz. Questa solida cultura accademica l’ha preparata in modo mirabile all’ufficio dell’Episcopato che le sarebbe toccato.

La sua integrità di dottrina e la fedeltà alla Chiesa le hanno fatto meritare infatti un posto singolare nella Conferenza episcopale di Frisinga eppoi in quella di tutta la Germania, inoltre funzioni eccellenti in tante altre assemblee in materia scientifica e culturale, e anche in colloqui con la comunità evangelica in Germania. Né poi ci sfugge quanto fruttuosamente abbia fino ad ora adempiuto all’apostolato episcopale fra i sacerdoti cooperatori del suo operato e le folle dei fedeli stessi, affinché possa infine nascere il rinnovamento degli animi e degli studi cattolici.

Così abbiamo trovato in lei, venerabile fratello nostro, numerose ragioni per rallegrarci del fatto che l’abbiamo scelta e del venticinquesimo anniversario del suo fruttuoso Episcopato. Richiamiamo volentieri alla memoria quei felicissimi incontri che abbiamo avuto con lei e con l’eletto popolo di Monaco e Frisinga in occasione della nostra visita pastorale presso di voi. Perciò con gli stessi sentimenti di gioia e di congratulazione vogliamo esserle vicini in questo così onorevole evento della sua carriera.

Frattanto ai principi della Chiesa, Pietro e Paolo, sotto il nome e la protezione dei quali ella iniziò felicemente il suo Episcopato venticinque anni fa, chiediamo con moltissime preghiere questa grazia dal cielo, che d’ora in poi conservino per molti anni incolume la sua illustre sede episcopale e aggiungano frutti ricchissimi ai suoi lodevoli inizi.

Pegno di un’opera sempre più efficace e documento del favore celeste e della nostra benevolenza nei suoi confronti, sia per lei, venerabile fratello nostro, la benedizione apostolica che impartiamo con questa lettera a lei e alla sua accreditata solerzia per la Chiesa di Monaco e Frisinga.

Dal Vaticano, il 4 giugno 1993, quindicesimo anno del nostro pontificato.

IOANNES PAULUS PP. II

 

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