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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE GIACOMO BIFFI PER L'VIII
CENTENARIO DELLA FONDAZIONE DEL SANTUARIO
DEDICATO ALLA BEATA VERGINE DI SAN LUCA

 

Al Venerato Fratello
Cardinale Giacomo Biffi,
Arcivescovo di Bologna

L’Arcidiocesi di Bologna si appresta a celebrare, dal prossimo mese di giugno fino a tutto il 1999, l’ottavo centenario della fondazione del Santuario dedicato alla Beata Vergine di San Luca.

Ho preso conoscenza con soddisfazione di tale iniziativa, che richiama al mio animo la visita pastorale da me compiuta costì il 18 aprile del 1982, quando ebbi la gioia di venerare l’antica immagine della Madonna di San Luca, Patrona principale della Città. Dal suggestivo Colle della Guardia Ella non ha cessato nel corso di questi secoli di esercitare una speciale protezione su Bologna, quale “Praesidium et decus civitatis”, intrecciando in maniera mirabile i suoi materni interventi con la storia della Città.

Quasi a visualizzare il comune e radicato convincimento dei Bolognesi circa il profondo rapporto della loro Città con la Vergine Santissima, si inerpica sul Colle lo storico porticato, mirabile edificio architettonico, che collega Bologna con il Santuario mariano. In questi otto secoli la fede dell’intera popolazione, specialmente dei piccoli e degli umili, è stata alimentata dal ricorso fiducioso alla Vergine Maria, ai cui piedi i Bolognesi si recano in devoto pellegrinaggio, o le cui visite periodiche essi accolgono con sempre rinnovato entusiasmo. Fin dal 1433, ogni anno, prima della solennità dell’Ascensione, tutto il popolo di Dio fa festa attorno alla icona della Vergine, accompagnandola solennemente nella Cattedrale di San Petronio e poi devotamente scortandola nel rientro al suo Santuario.

In occasione delle celebrazioni giubilari, la venerata immagine sarà portata in pellegrinaggio nelle parrocchie della Città e dell’intera Arcidiocesi, affinché tutti possano avere l’opportunità di esprimere i propri sentimenti di amore e di devozione alla Madre di Gesù Cristo. Ella percorrerà le strade di codesta eletta porzione della Chiesa, recando i doni divini della sempre necessaria conversione e della rinascita spirituale e mostrando la via della salvezza, come indica appunto il nome e il gesto della “Odigitria”.

In questi anni, in cui la Chiesa si prepara al grande Giubileo del Duemila accrescendo il proprio impegno nella “nuova evangelizzazione”, la “peregrinatio” della sacra icona in tutte le comunità cristiane farà certamente sentire la presenza materna di Maria e la necessità di invocarla, perché, quale Stella luminosa della Chiesa, risplenda sul cammino di quanti sono impegnati nell’annuncio del Vangelo e infonda nei loro animi sempre maggiore slancio nella testimonianza evangelica.

Esprimo l’augurio che in questo centenario risuoni ancora una volta tra il popolo cristiano l’invito rivolto da Maria ai servi in Cana di Galilea: “Fate tutto quello che Egli vi dirà” (Gv 2, 5); ed Ella stessa diventi per ognuno, secondo le parole di San Bernardo, “la via regia per la quale Dio è venuto a noi e per la quale noi possiamo ora andare verso di Lui” (San Bernardo, Discorso, 1, avv. 5).

Imploro il Signore, datore di ogni bene, perché ogni sforzo, inteso a promuovere l’urgente opera della “nuova evangelizzazione”, sia coronato da frutti spirituali di un profondo rinnovamento interiore nella luce dello Spirito Santo.

Assicuro, inoltre, una speciale preghiera affinché le missioni che saranno predicate al popolo in ogni Parrocchia e il Congresso Eucaristico del 1997 trovino nella Visita della Madonna una tappa importante per la crescita della fede e dell’impegno missionario. Maria parli al cuore di ogni fedele; parli in particolare ai giovani, facendo loro sentire la bellezza della vocazione cristiana, la gioia dell’adesione generosa a Cristo, il fervore dell’amore alla Chiesa, sposa di Cristo.

Benedica Maria tutte le famiglie, soprattutto quelle provate dal dolore a causa della malattia, dei lutti e della emarginazione sociale; risvegli nei cuori la volontà di ascoltare la voce recondita di Dio; porti giorni di pace, di solidarietà e di giustizia; invochi per tutti pienezza di vita e di gioia nel Cristo risorto.

Dio onnipotente, per intercessione della Beata Vergine Maria, conceda la sua continua assistenza a Lei, Signor Cardinale, ai Sacerdoti, ai Religiosi e alle Religiose che promuovono l’animazione cristiana e all’intero popolo di Dio che si unirà alle manifestazioni giubilari.

Quale pegno di tali auspici, a tutti imparto di gran cuore la benedizione apostolica.

Dal Policlinico «Gemelli», 15 maggio 1994.

GIOVANNI PAOLO PP. II

 

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