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LETTERA DI GIOVANNI PAOLO II
AL CARDINALE FIORENZO ANGELINI,
PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO
DELLA PASTORALE PER GLI OPERATORI SANITARI

 

Al Venerato Fratello Nostro
FIORENZO ANGELINI
Cardinale di Santa Romana Chiesa
Presidente del Pontificio Consiglio
della Pastorale per gli Operatori Sanitari
 

L’Ordine laicale Ospedaliero, conosciuto anche come Ordine dei Fatebenefratelli, celebrerà l’8 marzo il quinto centenario della nascita del suo Fondatore, S. Giovanni di Dio, il quale aderendo all’insegnamento del divin Maestro si fece discepolo del Vangelo della sofferenza. Egli infatti si prese cura di quanti erano affetti da infermità nel corpo e nello spirito, e ad essi, sull’esempio di Cristo, si dedicò pienamente. Questo insegnamento egli lasciò ai suoi confratelli.

L’Ordine Ospedaliero è rimasto fedele all’ideale degli inizi e, diffuso in tutto il mondo, ha portato il suo carisma benefico verso quanti erano afflitti da malattie e angustie, così che talora i suoi membri contrassero le stesse malattie dei pazienti che curavano. In tempo di guerra e disordini civili i Fatebenefratelli assistettero eroicamente i feriti, non di rado fino al dono supremo della vita, al punto da essere considerati martiri della missione loro affidata.

Campo privilegiato dell’Ordine è stato sempre quello della pastorale sanitaria, sull’esempio del Fondatore, il quale non curò soltanto la salute del corpo, ma anche quella dello spirito, adoperandosi perché i malati si riconciliassero con Dio e con il prossimo. Pertanto la dimensione apostolica e il merito religioso di quest’Ordine vanno visti nell’ambito delle strutture sanitarie, in cui i suoi Membri in modo privilegiato operano. Essi, esercitando il loro compito come buoni Samaritani in nome di Cristo, si impegnano in particolare nel soccorrere i malati affetti dalle malattie più recenti, rinnovando i metodi e adattandoli alle moderne esigenze.

Ben consapevoli di ciò, volentieri accogliamo la richiesta di Fr. Pascual Piles, Priore Generale di codesta Famiglia religiosa, il quale, perché l’evento commemorativo si svolga con maggiore solennità, ha chiesto a Noi l’invio di una personalità eminente ed esimia. Tu, Venerato Fratello Nostro, Ci sei sembrato del tutto idoneo ad espletare tale compito: infatti già da molto tempo lodevolmente ti occupi di pastorale sanitaria. Tu adempi la missione di aiutare e sostenere i malati con grande profitto di tutti, specialmente ora che sei Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per gli Operatori Sanitari, e fai le veci di Noi che tanto siamo solleciti dei malati e dei sofferenti. Pertanto, dimostrandoti pienamente la Nostra fraterna affezione, ti costituiamo Inviato Speciale per tale specifica commemorazione. Esprimiamo l’augurio che, sotto la spinta di questa insigne celebrazione, la figura e l’opera di S. Giovanni di Dio siano studiate con la dovuta attenzione, così che con rinnovato impegno il suo messaggio e il suo carisma siano ovunque diffusi.

A tutti i partecipanti a questa celebrazione recherai il Nostro saluto, e il Nostro apprezzamento per quanti si adoperano nella cura e nel sostegno dei malati. Tutti costoro, dunque, e in particolare i Membri di quest’Ordine, siano sostenuti nel combattere ogni genere di male da Cristo Redentore, Medico del corpo e dello spirito, auspice la Nostra Benedizione Apostolica, che a ciascuno impartiamo di gran cuore.

Dal Vaticano, il 2 febbraio dell’anno 1995, diciassettesimo di Pontificato.  

IOANNES PAULUS PP. II

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