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PAOLO VI

ANGELUS DOMINI

Domenica, 6 novembre 1977

 

E adesso, finito il Sinodo dei Vescovi, di che cosa si occupa il Vaticano? si domandano i curiosi che ci stanno a guardare. Oh! non ci mancano le occupazioni, i problemi ed i pensieri (e tra questi, quello della morte del caro Prof. Giorgio la Pira di cui voi tutti conoscete la profonda fede cristiana e la molteplice se pure originale attività . ..). Ma stiamo alla domanda: ci occupiamo principalmente delle Visite « ad limina » che sono fissate per questo periodo. Che cosa siano le Visite «ad limina» ben si sa. Sono visite che i Vescovi compiono, ogni cinque anni, alle tombe romane degli Apostoli Pietro e Paolo, ed insieme, al Papa e ai Dicasteri della Curia pontificia. Sono visite ufficiali, religiose e canoniche, distribuite per settori geografici. Un tempo ogni Vescovo veniva da sé; ora invece vengono in gruppo, secondo le province ecclesiastiche; così che noi avremo la fortuna di ricevere, in questo mese, i Vescovi della Grecia, della Polonia, del Gabon, del Cameroun, dell’Olanda, della Gran Bretagna, della Jugoslavia, e così via.

Queste visite non comportano cerimonie esteriori; perciò la Città quasi non si accorge di esse; ma i Fedeli di Roma faranno bene a ricordarle e ad onorarle, pensando al significato e alla qualità di queste Visite. Roma rimane il centro, il cuore del mondo cattolico; e questi visitatori qualificati, i Vescovi, vengono guidati dagli itinerari della Chiesa, che tuttora convergono verso questa Patria comune, la così detta «Città eterna», nella quale essi, a buon diritto, sperano e desiderano vedere rispecchiata questa coscienza cattolica, illustrata dalla dignità, dalla cortesia, dallo spirito religioso dei suoi cittadini, dei membri di questa Chiesa Romana, la quale, come già scriveva, al principio del secondo secolo, il celebre Vescovo d’Antiochia, Ignazio (a Roma poi martirizzato), «presiede nella carità».

Noi dobbiamo ricordare a voi, Romani, questa missione che vi è affidata, missione di esempio, di ospitalità, di spiritualità e di comune preghiera con e per quanti fratelli vengono a visitarvi.

Oggi, invocando la Madonna, vi penseremo di cuore.

                                               



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