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LETTERA DI SUA SANTITÀ PAOLO VI
IN OCCASIONE DEL 50° ANNIVERSARIO
DELLA MORTE DI CHARLES DE FOUCAULD

 

Al nostro venerabile fratello
Georges Mercier,
Vescovo di Laghouat

A Natale lei presiederà a Tamanrasset il pellegrinaggio di chiusura del 50° anniversario della morte di Padre Charles de Foucauld, e sarà accompagnato da sacerdoti, religiosi e religiose, membri dell'Istituto secolare e laici, appartenenti a diversi movimenti o gruppi spirituali che testimoniano, gli uni e gli altri, l'entità dell'irradiamento di colui che ha voluto seguire Cristo, il Fratello universale.

Come non unirci alla vostra azione di rendimento di grazie al Signore, che ha fatto di una morte solitaria il fulcro di una numerosa famiglia spirituale, particolarmente attenta ai bisogni e alle aspirazioni del mondo di oggi? Come abbiamo detto un giorno a un gruppo scelto di questa grande Fraternità: "Tutta la vostra famiglia religiosa Ci sembra segnare nella storia della Chiesa un atto della provvidenza, che rinnova gli esempi e le professioni di fedeltà al Vangelo, la quale rende felici le anime del solo amore di Gesù e le rende capaci, mediante la loro umiltà, la loro povertà, il loro esempio, di irradiare nel mondo il messaggio evangelico" (Udienza del 5-10-1966 alle Piccole Sorelle di Gesù).

Con la sua fede ardente e generosa, con il suo amore fervente per Gesù, con il suo rispetto per gli uomini, con la sua predilezione per i più poveri, nei quali sapeva di scoprire il riflesso del volto del Figlio dell'Uomo, Fratello Charles non ha mai smesso, dopo la sua morte, di attirare un numero sempre più grande di anime verso il mistero di Nazareth. E il suo stesso cammino, dopo l'abisso in cui ha vissuto per "dodici anni senza credere in nulla, senza speranza nella verità e senza credere in Dio" (Lettera a Henri de Castries, Notre Dame des Neiges, 14 agosto 1901), fino al culmine dell'abbandono spirituale nell'imitazione del modello unico, in "perfetta conformità alla sua vita" (Lettera a Madame de Bondy-Akbès, 27 giugno 1895), non è forse un potente e contagioso esempio di ciò che può fare la grazia del Signore quando viene ricevuta  da  un  uomo  di  buona  volontà?

Testimone vivente, dell'amore che Cristo nutre per gli uomini, Fratello Charles invita tutti a vivere con e per Gesù, del quale desidera tanto che il Cuore "splenda su tutta questa povera terra, su coloro che amiamo e su noi stessi" (a Madame de Bondy, Roma, 20 settembre 1900). Al crocevia del cammino delle Beatitudini, ci insegna che vivere il Vangelo resta, oggi come ieri, il segreto dell'irradiamento dell'Apostolo che trae dalla preghiera all'"Unico Benamato" (a Madame de Bondy, Tamanrasset, 26-8-1905) la forza di essere un testimonio dell'Invisibile al centro del mondo.

Possa il luminoso messaggio di Padre de Foucauld esercitare la sua benefica influenza su un numero di anime sempre più grande per rivelare loro di quale amore il Signore le ama e a quale amore sono chiamate nel corso della loro esistenza quotidiana! Voglia anche Dio onnipotente benedire in particolare le anime consacrate, i sacerdoti e i laici che appartengono a questa grande famiglia spirituale e che si sforzano nella semplicità e nella privazione di una vita spirituale profonda, alimentata dalla contemplazione amorevole e dal culto eucaristico e dedita alla carità fraterna!

Di tutto cuore, venerabile Fratello, invochiamo su di lei, sul caro Fratello René Voillaume, su quanti saranno con lei a Natale a Tamanrasset e su tutti coloro che nel mondo vivono sotto l'egida di Gesù-Caritas, come figli spirituali di Padre di Foucauld, l'abbondanza delle grazie divine affinché, secondo il suo più ardente desiderio, "Gesù sia con voi e viva in voi".

Nel formulare questo auspicio, vi impartiamo la Nostra paterna e affettuosa Benedizione Apostolica.

Dal Vaticano, 1° dicembre 1966

PAULUS P.P. VI

 

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