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DISCORSO DI PAOLO VI
AI MEMBRI DEL CENTRO AUXOLOGICO ITALIANO

Giovedì, 6 maggio 1965

 

Caro e Rev.mo Monsignore,
Signori e Signore!

La benedizione della prima pietra delle costruende Scuole del Centro Auxologico di Piancavallo e la presenza del vostro distinto gruppo, diletti Figli e Figlie, di Monsignor Presidente e Fondatore, del Consiglio, della Commissione Medico-Scientifica e della Direzione disciplinare ed educativa del Centro medesimo, hanno ravvivato nel Nostro cuore ricordi a Noi carissimi, che tuttora conserviamo della vostra grande istituzione, quello particolarmente della Nostra visita, che al piacere della visione panoramica veramente incantevole e dell’ammirazione per la modernità e per le dimensioni del nuovissimo edificio, aggiunse quello di osservare le sue peculiari strutture, studiate e costruite in ordine alle finalità proprie dell’opera, lì magnificamente ospitata, nonché la soddisfazione d’incontrare il gruppo delle valenti persone addette all’opera medesima. Abbiamo ancora nitida la memoria della Nostra sosta nell’elegante Cappella, e di ravvisare come ivi fosse la sorgente ispiratrice della benefica istituzione, ivi il suo intimo focolare di quelle energie morali e cristiane che le devono assicurare non solo la sua perfetta efficienza per gli scopi scientifici, terapeutici e pedagogici, che la definiscono, ma altresì quel suo carattere caritativo e religioso, donde, senza ostentazione alcuna, essa trae definizione e ragion d’essere; e ivi finalmente Ci parve scoprire il silenzioso rifugio, ove, a lavoro compiuto, gli operatori d’ogni categoria del Centro Auxologico trovano ristoro e conforto e ricompongono nei loro spiriti le idee alte e luminose dell’intrapresa non lieve, non facile missione. Memoria per Noi bella e perenne.

Così la vostra visita Ci rammenta gli ideali, i programmi e i primi sviluppi del Centro. Monsignor Bicchierai non mancò di illustrarci a suo tempo l’aspetto assistenziale e benefico dell’opera; Ce ne descrisse anche la novità e la originalità, che inseriscono l’opera stessa nel grande quadro degli Enti rivolti alla bonifica umana, intesa nel senso più nobile e più ampio, come un apporto geniale e provvidenziale; e Ci fece pregustare alla prova dei primi risultati i grandi frutti futuri e sperati della singolare impresa, come quella che all’analisi sociologica, alla ricerca scientifica, alla cura sanitaria, all’allenamento psicologico, all’educazione scolastica e morale, alla formazione cristiana d’una fanciullezza lenta, turbata, sofferente nel misterioso processo della sua crescita, triste perciò e bisognosa di speciali sollecitudini e di più saggio e vigile amore, impegna persone di speciale e consumata competenza e di squisita umana sensibilità.

La vostra presenza Ci attesta che l’impresa vive e progredisce; e i due fatti, l’uno e l’altro capaci di toccare da vicino il Nostro cuore, che qua vi conducono, Ce ne danno ottima testimonianza: sappiamo infatti che domenica prossima avverrà la consacrazione della nuova chiesa, costruita a Piancavallo per il Centro Auxologico con geniale senso d’arte, come abbiamo visto dalla documentazione fotografica; e il sacro rito della benedizione della prima pietra d’un nuovo edificio, oggi da Noi compiuto, prelude altresì alla costruzione di nuove scuole, felice prosecuzione di un programma già così vasto; l’Istituto così tende ad affermarsi sempre di più sia per l’impegno scientifico che per la serietà e l’organicità del suo lavoro.

Ve ne diamo lode e vi esprimiamo i Nostri voti migliori. Ci è caro riconoscere nel vostro impegno di ricerche, di studi e di cure un chiaro proposito di umana e cristiana sensibilità, un dono generoso di energie preziose, una non stanca e non vinta lotta contro difficoltà e incomprensioni, allo scopo, dicevamo, di offrire alla fanciullezza e all’adolescenza quelle condizioni di ideale perfezione, perché essa si sviluppi fisicamente e spiritualmente secondo le sapienti leggi della natura e la volontà provvidente di Dio.

Questa fondamentale disposizione di voi tutti procura onore alla Chiesa e alla società e porge i motivi di serena speranza. Sappiate continuare su la via intrapresa, avvalorando i vostri sforzi e le vostre fatiche di riflessi, che conferiscono all’umano operare meriti eterni, quando nell’operoso servizio del prossimo più delicato e indifeso s’inserisce motore primo l’amore di Dio. Tale opera richiederà infatti costante ricorso a motivi soprannaturali, che sostengano e alimentino: la consacrazione della nuova chiesa, come la benedizione della prima pietra delle future scuole sono, in questa luce, una provvida conferma delle vostre interiori disposizioni d’animo, e un pegno sicuro della bontà e dell’efficacia del vostro progrediente lavoro scientifico e pedagogico.

E siamo fiduciosi che i propositi, a Noi manifestati dal Fondatore e Presidente Monsignor Bicchierai, di voler assicurare all’assistenza dell’Arcidiocesi di Milano codesta opera insigne, nata dal sempre fecondo ceppo della carità ambrosiana, e di volerne collegare lo sforzo scientifico all’Università Cattolica del Sacro Cuore, daranno all’istituzione medesima la sua definitiva e duratura consistenza ed accresceranno intorno ad essa il numero dei sostenitori e la fiducia del campo caritativo e del mondo scientifico.

Noi vi invochiamo i continui doni del Cielo, che impreziosiscano e fecondino l’attività del Centro; e nell’attestarvi ancora una volta la Nostra affezione paterna, piena di grande rispetto e d’ogni migliore augurio, di cuore impartiamo a voi e ai vostri familiari, qui presenti, ai vostri collaboratori, ed a tutti i piccoli ospiti del Centro Auxologito Italiano di Piancavallo la Nostra larga e propiziatrice Benedizione Apostolica.

                                             



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