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APPELLO DI PAOLO VI
PER LA PACE NEL MONDO

Mercoledì, 29 gennaio 1969

 

L'udienza odierna riporta nella Basilica Vaticana la folla dei Visitatori, che Ci recano il gaudio della loro presenza. Siamo lieti del numero e della qualità dei partecipanti a questo incontro, non solo per le consuete ragioni, che rendono tanto piene di significato spirituale queste Udienze settimanali, ma anche per un motivo particolare; e cioè per avere quest’oggi l’unione delle vostre preghiere per la grande e sempre tanto difficile e minacciata causa della Pace fra i Popoli, causa, che, come sapete, è diventata uno dei motivi principali del Nostro ministero apostolico.

Sì, Figli carissimi, Noi vi chiediamo che abbiate a pregare con Noi per la Pace. Voi ne conoscete il difficile ed ancora sanguinante cammino in diversi punti della terra: nel Vietnam, per la cui Pace si fanno finalmente più concrete le speranze, si combatte ancora. Si combatte e si muore di stenti e di fame in Africa. Avrete anche voi sofferto per le dolorose vicende ancora palpitanti di angosciosi fermenti in Cecoslovacchia in questi ultimi giorni. Non ignorate certamente quanto sia tesa e penosa la situazione nel Paese di Gesù; dove sono tanti Luoghi Santi a Noi carissimi e dove ancora l’ordine e la pace sono turbati da continui episodi di violenza e di sangue. In questi giorni poi sapete che cosa è accaduto nell’Irak, dove sono avvenute numerose esecuzioni capitali, che hanno suscitato tanto sgomento e tanta esecrazione nel mondo, e che, annoverando fra i giustiziati ben nove persone di stirpe ebraica, hanno generato il sospetto che non vi sia estraneo il pregiudizio razzista, che vorremmo non più riscontrare nella già tanto difficile problematica della convivenza dei Popoli civili. Questa penosa vicenda, nel cui merito, per mancanza di conoscenza e di competenza, Noi non intendiamo affatto interferire, è tuttavia anche per Noi motivo di afflizione, perché Noi pure avevamo rispettosamente invocato un trattamento di clemenza per gli accusati, e perché il suo tragico epilogo può pericolosamente esasperare quella tanto delicata situazione. Perciò dobbiamo pregare affinché non il conflitto di temporali interessi, non l’odio, non lo spirito di vendetta, ma un superiore senso di umanità e un comune sentimento di fede in Dio rendano solubili quei difficili problemi.



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