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RADIOMESSAGGIO DI SUA SANTITÀ PIO XII
AL POPOLO DI MESSINA PER L'ACCENSIONE
DELLA COLONNA VOTIVA IN ONORE DELLA MADRE DI DIO*

Mercoledì, 14 agosto 1947

 

Gaudeamus omnes in Domino — Assumpta est Maria in Coelum; gaudent Angeli.

Rallegriamoci tutti nel Signore! Il canto della nostra allegrezza — allegrezza di tutta la Chiesa — salga a Maria nella imminente solennità della sua Assunzione al Cielo tra gli inni angelici.

E voi, Messinesi, figli Nostri diletti, figli di Maria privilegiati, esultate di santa gioia, mentre vedete riaperta al culto la vetusta vostra Cattedrale, per la seconda volta risorta dalle rovine, e restituito ancor più fulgido il suo splendore alla monumentale colonna votiva che la vostra pietà eresse alla celeste Madre a perenne attestato della vostra fede, e il Nostro Predecessore illuminò la prima volta a suggellare la testimonianza stessa e quasi ad additarne la smagliante vivezza nel trascendente simbolo della luce.

A Noi avete ora chiesto di riaccendere cotesta colonna dopo la funesta vicenda di una atrocissima guerra che, travolgendo uomini e cose, addentò furiosa anche il vostro pacifico monumento mariano e lo fasciò per più anni di notturna tenebra, come ad annullarne il glorioso significato.

E Noi, non senza un commosso palpito del Nostro cuore, educato fin dalle ginocchia materne a battere forte per la dolcissima Madre di Dio, ripeteremo fra alcuni istanti il simbolico gesto. In questa mistica sera, al cospetto del vostro azzurro mare e della vostra terra incantata, nella trepida esultanza di tutto un popolo, che in questo momento appunta alla colonna votiva i suoi sguardi, a Noi il suo pensiero, a Maria tutta l'anima, ecco ridoneremo al monumento della vostra fede la sua fulgida veste, onde, nuovo faro ai viventi, essa additerà ancora ai naviganti il porto e ai cuori affaticati il Cielo.

Ma compiendo per voi il gesto devoto e auspicante, Noi riaffermiamo della simbolica accensione l'alto significato.

Questa accensione infatti non indica tanto un monumento che risorge quanto una promessa che si rinnova.

È la promessa di una città che, devota a Maria nei secoli e gelosa custode di tradizioni che della sua pietà mariana furono costante ornamento e quasi gentile palladio, ritorna oggi esultando a così gloriosa orma della sua storia; e noverando fasti e ravvivando memorie, cancella l'offesa recata alla sua pietà dal cieco turbine della guerra devastatrice. Ai piedi di questa colonna votiva essa ripete a Maria la sua gratitudine e la sua ferma volontà di non smentire nel privato e nel pubblico costume quella fede che così apertamente e solennemente vuole affermare al cospetto del mondo, nelle tenebre della notte come nella piena luce del giorno.

Così accolga la Vergine benedetta il rinnovato omaggio della Sua Messina, in giorni tutti pieni ancora del martirio d'una guerra, che ha aperto così profondi solchi di lutto e di dolore. Ai cuori, da per tutto trepidanti per la minaccia di nuovi mali e incerti di un domani denso d'incognite, ottenga la benigna Madre di ritrovare sotto i segni di Dio, alla luce del Suo divin Figlio, le smarrite vie della pace.

A voi, che ascoltate riverenti da secoli i Suoi materni ammonimenti, ricordi la Regina del Cielo, come alla pace vera, profonda, durevole non viene l'uomo, non vengono i popoli se non per gli ardui, ma sicuri sentieri della giustizia evangelica e di quell'amore forte e generoso che di questa giustizia è il più alto coronamento.

Ricordi essa a voi e a tutti come, non per fraterne contese e per vittorie di egoismi, non per violenze e cupidigia di potere, non per ostinate rivalità si conquista da noi e dalla famiglia umana il supremo bene di quella pace, a cui pur siamo tutti chiamati, ma attuando la dottrina di Colui, il quale solo ha potuto nominarsi Principe della Pace e altra guerra non ha proclamato che il combattimento dell'uomo contro le proprie passioni.

Con questi sensi e con questi voti, prostrati anche Noi in spirito ai piedi di Maria troneggiante sulla luminosa colonna del vostro lido, la invochiamo perpetuamente presente in mezzo a voi coi suoi materni favori, mentre a voi tutti, alle vostre famiglie, alla vostra città e alla vostra isola impartiamo di gran cuore l'Apostolica Benedizione.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, IX,
 Nono anno di Pontificato, 2 marzo 1947- 1° marzo 1948, pp. 201-203
 Tipografia Poliglotta Vaticana

 



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