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DISCORSO DI SUA SANTITÀ PIO PP. XII
AI PELLEGRINI GIUNTI A ROMA PER LA
BEATIFICAZIONE DI ROSA VENERINI*

Lunedì, 5 maggio 1952

 

Mentre S. Giovanni Battista de La Salle, glorioso Patrono degli educatori cattolici, fondava in Francia le sue prime scuole per combattere l'ignoranza religiosa e profana, la divina Provvidenza preparava Misteriosamente la vostra Fondatrice, dilette figlie della Beata Rosa Venerini, per rendere alle bambine lo stesso servizio negli Stati della Chiesa.

L'origine del suo Istituto fu modesto come la sorgente dei grandi fiumi, perchè Dio si compiace sempre di esaltare gli umili. Invitata dal suo Padre spirituale a riunire intorno a sè donne, giovinette e fanciulle per recitare con lei il santo rosario, ella si mise a spiegar loro il senso delle preghiere, poi i principali misteri della fede, quindi il resto della dottrina cristiana, che completava con saggi consigli spirituali. In questa modesta attività apostolica si veniva delineando il programma delle Maestre Pie. Fin dall'inizio la Beata Rosa insegnò per santificare. Tale fu sempre il suo fine, e tale è ancora il vostro, dopo più di due secoli e mezzo di feconda dedizione. La vostra Madre sentiva profondamente le esigenze spirituali della educazione cristiana. Illuminata dalle sue prime esperienze e guidata dall'istinto soprannaturale della grazia divina, ella volle che nelle scuole s'insegnasse non soltanto il testo delle preghiere, ma anche il loro significato e la maniera di meditarle. Ora la preghiera non s'insegna come una scienza profana. Maestra di orazione può essere soltanto colei, che ha ella stessa una orazione solida, una orazione abituale ardente e semplice. Ma ciò suppone una pietà profonda, quella vera devozione, che l'Angelico Dottore giustamente definisce « la volontà di darsi prontamente a quelle cosa che riguardano il servizio di Dio » (S. Th. 2a 2ae p. q. 82 a. I in corp.). La vostra Beata Madre possedette questa virtù in altissimo grado. Sembra quasi che ella abbia dato senza volerlo la definizione della sua propria pietà nella esclamazione a lei familiare : « Pur di dar gusto a Dio, tutto m'è caro ». Ella vi ha insegnato a mettere il beneplacito di Dio al di sopra di tutte le vostre impressioni gradevoli e sgradevoli. Formata dai suoi direttori alla scuola di S. Ignazio di Loyola, ella ha sempre cercato la maggior gloria di Dio, e il suo Padre spirituale dovette riconoscere i suoi propri insegnamenti nella riflessione che la Beata fece il giorno in cui egli, dovendo allontanarsi, manifestò il timore che si sarebbe scoraggiata e avrebbe tralasciato l'Opera: « Così sarebbe — ella disse —, se io avessi ciò intrapreso in grazia del padre Martinelli, e non per amore e gloria di Dio ».

Voi non avete certamente dimenticato le lezioni della vostra Madre. Imitatela, santificatevi per santificare, come ella fece, tante fanciulle, che vi sono affidate, non soltanto a Roma e in Italia, ma anche al di là dell'oceano, nella grande America. Voi meriterete così l'elogio che la Beata Rosa intese dalle labbra stesse del Nostro predecessore Clemente XI di f. m., il giorno in cui il venerando Pontefice volle visitare personalmente la prima scuola di Roma. Avendo egli chiesto che si facessero le solite lezioni, come se non fosse presente, ne rimase talmente soddisfatto che, dinanzi alla Beata inginocchiata ai suoi piedi, pronunziò quelle memorabili parole : « Signora Rosa, lei ci aiuta a far l'ufficio nostro; e fa quello che non possiamo far noi, e con queste scuole ci santificherà Roma. Noi molto la ringraziamo ».

« Lei ci aiuta a far l'ufficio nostro ». Sì, la Chiesa è essenzialmente educatrice. Appartiene al suo ufficio materno il dare ai suoi figli una vita più abbondante, e poiché il periodo della fanciullezza è il più delicato e suscettibile di progresso, essa si china amorosamente sui fanciulli per nutrire il loro spirito e la loro anima. Come infatti ha insegnato magistralmente il Nostro glorioso Predecessore Pio XI, « Fine proprio e immediato dell'educazione cristiana è cooperare con la grazia divina nel formare il vero e perfetto cristiano: cioè Cristo stesso nei rigenerati col Battesimo, secondo la viva espressione dell'Apostolo: " Figliuolini miei, che io nuovamente porto in seno fino a tanto che sia formato in voi Cristo "... Perciò l'educazione cristiana comprende tutto l'ambito della vita umana, sensibile e spirituale, intellettuale e morale, individuale, domestica e sociale, non per menomarla comecchessia, ma per elevarla, regolarla e perfezionarla secondo gli esempi e la dottrina di Cristo » (Acta Ap. Sedis, a. XXI, 1929, p. 758).

Chi potrebbe dunque meravigliarsi che a questo solo programma, pur così nobile e vasto, abbia voluto sempre restringersi la vostra operosità? Fedeli al desiderio della vostra Fondatrice, voi non avete mai accettato altra attività fuori dell'insegnamento, ma in tal guisa avete potuto perfezionare i vostri metodi e adattarli alle condizioni della vita moderna, pur mantenendo integro lo spirito che ha in ogni tempo animato l'azione vostra. Il rispetto e l'ammirazione, di cui siete meritamente colmate, risalgono così, quasi per il vostro tramite, alla Beata Madre, che oggi dalla gloria degli eletti si compiace di veder prosperare nelle vostre mani l'opera da lei umilmente iniziata.

Lieti Noi stessi della vostra gioia filiale, e implorando su di voi l'abbondanza delle grazie divine, impartiamo di gran cuore a voi, alle vostre scuole, alle vostre alunne e alle loro famiglie, a tutto il vostro benemerito Istituto, la Nostra paterna Apostolica Benedizione.


*Discorsi e Radiomessaggi di Sua Santità Pio XII, XIV,
 Quattordicesimo anno di Pontificato, 2 marzo 1952 - 1° marzo 1953, pp. 135 - 137
 Tipografia Poliglotta Vaticana

 A.A.S., vol. XXXXIV (1952), n. 7 - 8, pp. 427 - 429.

 



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