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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE 
DEL SOMMO PONTEFICE     

  

CELEBRAZIONE ECUMENICA
PRESIEDUTA DAL SANTO PADRE
GIOVANNI PAOLO II

INSIEME CON IL PATRIARCA ECUMENICO DI COSTANTINOPOLI

BARTOLOMEO I
PER LA CONSEGNA DELLE RELIQUIE
DEI SANTI GREGORIO DI NAZIANZO E GIOVANNI CRISOSTOMO
VESCOVI E DOTTORI DELLA CHIESA

Basilica Vaticana, 27 novembre 2004

 

PRESENTAZIONE

            Sabato 27 novembre, nella Basilica Vaticana ha luogo una celebrazione ecumenica durante la quale il Santo Padre Giovanni Paolo II consegna al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I una parte delle reliquie, venerate da secoli nella Basilica di San Pietro, dei Santi Gregorio di Nazianzo e Giovanni Crisostomo, Vescovi e Dottori della Chiesa.

            La celebrazione riveste un particolare significato ecumenico non solo per il gesto in se stesso, che coinvolge due sedi importanti quali Roma e Costantinopoli, ma anche per le figure dei due Santi Patriarchi di Costantinopoli, che si dedicarono con grande sollecitudine alla cura pastorale del popolo loro affidato, alla difesa dell'ortodossia e dell'unità della Chiesa, favorendo la comunione tra la Chiesa d'Oriente e la Chiesa di Roma.

            La celebrazione ecumenica, che riveste grande attualità, merita pertanto di essere illustrata nei suoi aspetti più importanti:

-         La richiesta e il dono delle reliquie
-         La biografia dei due Santi
-         La presenza delle reliquie nella Basilica Vaticana
-         La struttura della celebrazione.

 

1.      Richiesta e dono delle reliquie.  

            Ogni anno, in occasione delle feste patronali delle Sedi di Roma e di Costantinopoli, il 29 giugno per i Santi Pietro e Paolo e il 30 novembre per Sant’Andrea, avviene un tradizionale scambio di Delegazioni tra la Chiesa di Roma ed il Patriarcato Ecumenico: la Delegazione della Chiesa di Roma partecipa a Costantinopoli alla festa di Sant’Andrea e la Delegazione del Patriarcato Ecumenico partecipa a Roma alla festa dei Santi Pietro e Paolo. Il 29 giugno 2004, lo stesso Patriarca Ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, ha guidato la Delegazione del Patriarcato Ecumenico invitata a Roma per ricordare, insieme al Santo Padre, il 40° anniversario dello storico incontro avvenuto a Gerusalemme, il 5 e 6 gennaio 1964, tra Papa Paolo VI e il Patriarca Athenagoras I.

            Nel corso di tale visita, il Patriarca Ecumenico ha chiesto che fossero donate alla Sede di Costantinopoli le reliquie dei Santi Patriarchi, San Gregorio il Teologo e San Giovanni Crisostomo, conservate nella Basilica Vaticana. Al termine della sua visita il Patriarca, nel prendere congedo dal Santo Padre, lo invitava a recarsi a Costantinopoli per celebrare con lui la festa di Sant’Andrea. Tale invito veniva ufficialmente formulato dal Patriarca con una Lettera indirizzata al Santo Padre il 21 luglio 2004. In questo scritto, il Patriarca, rinnovando l’invito a visitare il Patriarcato Ecumenico, proponeva che fosse il Santo Padre stesso a consegnare le reliquie dei due Santi il 30 novembre 2004 a Istanbul, qualora la richiesta di concessione fosse stata accolta.

            Nella risposta al Patriarca, formulata in greco in data 8 settembre 2004, il Santo Padre esprimeva al venerato Fratello, sentimenti di viva gratitudine per la sua venuta a Roma: «un gesto di amicizia che, una volta di più, ha mostrato a tutti quanto più numerosi siano gli elementi che ci accomunano di quelli che ci dividono».

Il Santo Padre, inoltre, nell’esprimere al Patriarca il suo rincrescimento di non poter accogliere l’invito a fargli visita a Istanbul, scriveva di acconsentire di buon grado al desiderio da lui espresso, e di offrire quindi «in devoto omaggio le reliquie dei Santi Patriarchi Gregorio il Teologo e Giovanni Crisostomo, Predecessori di Vostra Santità in codesta Sede. Negli insegnamenti dei due Dottori della Chiesa – aggiungeva il Santo Padre nella sua Lettera – che con tanta sapienza  hanno parlato dalla Cattedra sulla quale Ella oggi siede, risplende il comune patrimonio di fede che, anche se in maniera non ancora perfetta, ci unisce».

            Il Patriarca Bartolomeo quindi, a seguito della decisione del Santo Padre di restituire parte delle reliquie di San Gregorio il Teologo e di San Giovanni Crisostomo al Patriarcato Ecumenico, con un messaggio in data 13 ottobre 2004, rispondeva al Papa in questi termini: «Santissimo Fratello, se si tratta di farci dono delle venerate reliquie in occasione della festa patronale del Patriarcato ecumenico del 30 novembre, che è imminente, Le rendiamo noto che siamo disposti a recarci là di persona per riceverle ufficialmente in consegna, dato l’immenso significato che ha il ritorno dei Santi Gerarchi della Chiesa di Costantinopoli, la quale fino ad oggi ha molto sofferto e ha portato la propria croce nel martirio: di questa Chiesa i due Santi sono stati i Pastori, e tali si sono mostrati, strumenti ammirabili dello Spirito Santo, infondendo sempre ad una moltitudine di fedeli, i loro insegnamenti spirituali. Vi assicuriamo, stimatissimo Fratello, che tale Vostro gesto produrrà una grandissima impressione fra tutti gli ortodossi sparsi nel mondo».

            La consegna delle reliquie è stata dunque fissata per il giorno 27 novembre 2004. Il rito ha luogo nella Basilica Vaticana, dove le reliquie dei due Vescovi e Dottori della Chiesa sono venerate da tanti secoli; esso si svolge nella forma di una celebrazione ecumenica ed è presieduto dal Santo Padre Giovanni Paolo II insieme con il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Alla celebrazione sono stati invitati i membri della Curia Romana, la comunità ortodossa di Roma e i religiosi e i fedeli della città.

                      

   
 

 

    

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