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UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DEL SOMMO PONTEFICE

 

PRESENTAZIONE

L'impegno apostolico nel rafforzare la fede 

La visita apostolica del Santo Padre Benedetto XVI in Polonia, dal 25 al 28 maggio 2006, può essere considerata in qualche modo come il vero primo viaggio all’estero del nuovo Papa. Infatti il viaggio compiuto nell’agosto 2005 a Köln in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, era già stato programmato da Papa Giovanni Paolo II. Inoltre fin dall’inizio del Suo Pontificato Papa Benedetto ha voluto e desiderato compiere questo viaggio nella terra tanto amata dal Suo grande Predecessore.

Il pellegrinaggio è motivato anzitutto dalla memoria e dalla gratitudine, ma vuole essere nello stesso tempo occasione per rafforzare i fedeli nella fede, di fronte alle nuove sfide che vengono poste alla Chiesa e al popolo che vive in Polonia.

Motto del pellegrinaggio sono le parole prese dalla prima Lettera di S. Paolo ai Corinti: «State saldi nella fede» (1 Cor 16, 13). Nella sua prima enciclica Deus caritas est Papa Benedetto XVI ha scritto: «La fede, che prende coscienza dell’amore di Dio rivelatosi nel cuore trafitto di Gesù sulla croce, suscita a sua volta l’amore. Esso è la luce - in fondo l'unica - che rischiara sempre di nuovo un mondo buio e ci dà il coraggio di vivere di agire» (n. 39).

Il Santo Padre si reca in un Paese che più di mille anni fa ha aperto la porta a Cristo e ha accolto il Suo messaggio di Salvezza. Questo fatto ha marcato profondamente l'identità del popolo polacco e la sua storia. Storia di fede, di virtù e di santità, ma anche di debolezza, di dubbi e di infedeltà. Ogni nuova generazione infatti è chiamata a ricevere sempre di nuovo il dono dell'appartenenza a Cristo e nell’assumersene con libera scelta la responsabilità. Perché ciò avvenga è necessario che la fede sia rafforzata dalla grazia. Questa forza viene dallo Spirito Santo. Per 27 anni Giovanni Paolo II ci ha insegnato proprio come ricevere tale dono e come metterlo in pratica. Oggi Papa Benedetto XVI viene per continuare la sua opera. In questo modo il Vicario di Cristo adempie il suo compito fondamentale, quello dato da Gesù a Pietro: «Io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli» (Lc 22, 32).

Il Papa adempie questo compito nei giorni in cui l'intera Chiesa gioisce per la Risurrezione di Cristo, celebra la Sua Ascensione e invoca lo Spirito Santo Paraclito, perché rinnovi i prodigi della Pentecoste.

Le principali celebrazioni della Visita Apostolica 

Il Santo Padre durante il Suo viaggio farà sosta a Warszawa, Częstochowa, Kraków, Wadowice, Kalwaria Zebrzydowska e nel campo di sterminio ad Auschwitz-Birkenau. 

Warszawa 

Il pellegrinaggio prenderà avvio dalla sosta nella Basilica Arcicattedrale di Warszawa, in cui hanno avuto luogo numerosi e importanti eventi legati alla storia del popolo in Polonia e della Chiesa. In questo luogo Giovanni Paolo II ha sostato cinque volte durante i suoi pellegrinaggi. Nella Cattedrale Papa Benedetto XVI incontra e prega con i rappresentanti del clero e visita quindi le tombe dei grandi Primati della Polonia: il Card. August Hlond (1881-1948) e il Card. Stefan Wyszyński (1901-1981), di cui sono in corso le cause di beatificazione.

Nel primo giorno del pellegrinaggio il Santo Padre si reca anche nella chiesa evangelica-asburgica della Santa Trinità per celebrare la liturgia della parola di Dio. In questa chiesa hanno avuto luogo numerosi incontri ecumenici. Papa Giovanni Paolo II ha presieduto qui la preghiera per l’ecumenismo il 9 giugno 1991. Il Santo Padre Benedetto XVI incontra i rappresentanti delle sette Chiese riunite nel Consiglio Ecumenico Polacco e anche alcuni rappresentanti di altre religioni.

Il culmine della visita a Warszawa è costituito dalla Santa Messa celebrata il giorno seguente in Piazza Maresciallo Józef Piłsudski. È il luogo in cui Papa Giovanni Paolo II aveva iniziato il 2 giugno 1979 la sua prima visita in patria, quando alla fine dell'omelia aveva detto le memorabili parole: «Che scenda il Tuo spirito e rinnovi il volto della terra! Di questa terra!». Nella medesima piazza Giovanni Paolo II ha celebrato per la seconda volta l'Eucaristia nel 1999. In Piazza Piłsudski inoltre si è svolta, presieduta dal Card. Agostino Casaroli, la celebrazione dei funerali di Stefan Wyszyński, Primate del Millennio. Infine, proprio in questa piazza, nei giorni delle Esequie di Giovanni Paolo II hanno avuto luogo varie celebrazioni di Sante Messe che hanno riunito centinaia di migliaia di persone.

Częstochowa

La seconda sosta del pellegrinaggio del Santo Padre ha luogo a Jasna Góra, Częstochowa, il più famoso santuario mariano della Polonia. Dal XIV secolo è il luogo in cui si venera l’icona della Madre di Dio, chiamata anche la Madonna Nera. Per i Polacchi si tratta di un luogo del tutto speciale, perché qui la Vergine Santa viene venerata anche come Regina della Polonia. Nel 2006 ricorre il 350° anniversario dei voti fatti a Leopoli dal re Jan Kazimierz, il quale il 1° aprile 1656, durante l'invasione svedese, affidò la Polonia alla protezione della Madre di Dio che proclamava solennemente Regina della Polonia. Nel medesimo Santuario Giovanni Paolo II ha affidato alla Madre Santissima l'intero suo pontificato, dicendoLe: "Totus Tuus". Nel 2006 ricorre anche il 50° anniversario dei Voti fatti dal Popolo Polacco a Jasna Góra, il 26 agosto 1956.

Le corone d'oro, con le quali è adornata la Magnifica Icona della Vergine, sono state benedette e offerte dal Santo Padre Giovanni Paolo II il 1° aprile 2005, il giorno prima della sua morte. Il nuovo vestito, fatto di ambra e brillanti di cui è adornata l’Icona, è compimento di un voto fatto in occasione del 350° anniversario della miracolosa difesa di Jasna Góra e anche espressione di gratitudine per la vita di Giovanni Paolo II offerto alla Madre di Dio nel 25° anniversario della nascita di "Solidarność".

Dopo la preghiera nella cappella della Magnifica Icona della Madre di Dio il Santo Padre presiede l’adorazione eucaristica nella forma tipica della pietà popolare polacca nel mese di maggio. Alla celebrazione prenderanno parte i monaci, i seminaristi e i rappresentanti dei movimenti cattolici e della vita consacrata. 

Kraków 

Nel terzo giorno della visita in Polonia il Santo Padre giunge a Kraków. Questa visita costituisce il centro del pellegrinaggio apostolico, dato che proprio a Kraków Papa Giovanni Paolo II ha vissuto 40 anni della sua vita, come studente, operaio, sacerdote, vescovo, cardinale, fino a quando è stato eletto Papa.

Dopo la Santa Messa del mattino nella cappella del Palazzo Arcivescovile, il Santo Padre visita due luoghi legati alla vita del suo Predecessore: Wadowice, dove Karol Wojtyła nacque il 18 maggio 1920; e Kalwaria Zebrzydowska, dove egli da piccolo fece vari pellegrinaggi per visitare il santuario della Madre di Dio.

Lo stesso giorno Papa Benedetto XVI si reca nel santuario della Divina Misericordia a Łagiewniki, dedicato da Giovanni Paolo II il 17 agosto 2002, durante la sua ultima visita in patria. Questo luogo è legato a S. Faustyna Kowalska (1905-1938), l'apostola della Divina Misericordia. Il Santo Padre sosta in preghiera accanto alle sue reliquie e saluta le persone malate e handicappate.

Sempre a Kraków, in località Błonie, hanno luogo due importanti incontri di preghiera, presieduti dal Santo Padre. Sabato sera Benedetto XVI prega insieme con i giovani, consegna la fiamma della misericordia e affida loro la missione di portare la luce della fede al mondo.

Domenica 28 maggio, solennità dell'Ascensione del Signore, il Santo Padre celebra la Santa Messa a Błonie per i fedeli di Kraków e di varie parti della Polonia. Nel medesimo luogo Giovanni Paolo II ha celebrato l'Eucaristia negli anni 1979, 1983, 1987, 1997 e 2002

Oświęcim- Brzezinka 

L'ultima tappa della visita apostolica del Papa Benedetto XVI in Polonia è costituita dalla visita al campo Auschwitz-Birkenau, il luogo di martirio e di sterminio più conosciuto nella storia dell'umanità, diventato il simbolo dell'Olocausto, del genocidio e del terrore, nonché del crollo della civiltà e cultura europea contemporanea. In questo luogo i nazisti hanno sterminato oltre un milione di Ebrei europei, circa 150 mila Polacchi, 23 mila Rom, 15 mila prigionieri di guerra sovietici, nonché decine di migliaia di cittadini di altre nazionalità.

Tra i martiri di Auschwitz spiccano il sacerdote polacco, S. Massimiliano Maria Kolbe (1894-1941) e la monaca carmelitana di origine ebrea, S. Teresa Benedetta dalla Croce, conosciuta nel mondo come Edyt Stein (1891-1942). Durante la visita nel campo Birkenau Papa Benedetto XVI incontra i rappresentanti di altre religioni e insieme con loro e con un gruppo di ex-prigionieri dei campi di concentramento prega per le vittime del genocidio e della guerra e per la pace nel mondo.

Il libro liturgico della visita 

Il “Messale Papale” della visita apostolica del Santo Padre Benedetto XVI in Polonia contiene i testi liturgici di tutte le celebrazioni previste nel programma della visita. Nel volume vengono riportati i formulari delle Sante Messe insieme con altre parti fisse della celebrazione, le letture bibliche e la preghiera universale. Il libro contiene anche i testi e le indicazioni rubricali di altre celebrazioni: la preghiera nella Basilica Arcicattedrale, la liturgia ecumenica della Parola di Dio, l’adorazione e la benedizione eucaristica, la veglia di preghiera con i giovani e la preghiera per le vittime della guerra.

Il “Messale Papale”, edito dalla Tipografia Vaticana, è stato preparato dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice in collaborazione con la Commissione liturgica polacca. Nel volume sono usate varie lingue. Lo svolgimento delle singole celebrazioni è descritto in lingua latina. Sono in latino la maggior parte dei testi eucologici, comprese le Preghiere eucaristiche. Sono invece riportate in lingua polacca i testi che favoriscono la partecipazione dei fedeli come, i saluti liturgici, l'atto penitenziale, le orazioni, i testi delle monizioni e i testi che esigono una risposta dei fedeli. In lingua polacca sono riportate anche le letture bibliche, le formule della professione di fede, le preghiere universali, nonché i testi dei canti eseguiti dall’assemblea.

Data la presenza di pellegrini stranieri e il carattere internazionale di alcuni incontri, nel libro si trovano alcune intenzioni di preghiera in varie lingue. Ad esempio nella preghiera universale della Santa Messa a Warszawa, viene usata anche la lingua inglese e la bielorussa. Nell'incontro a Birkenau, le intenzioni di preghiera sono pronunciate dai rappresentanti di altre religioni nelle lingue: rom, russa, polacca, ebraica e inglese, mentre il Santo Padre apre la celebrazione con il saluto liturgico in lingua italiana e dice la preghiera finale in lingua tedesca.

a) Le Sante Messe 

  • Santa Messa a Warszawa in Piazza Marszałek Józef Piłsudski, venerdì 26 maggio

Si usa la Messa votiva sullo Spirito Santo. Le letture bibliche sono prese dal Lezionario delle Messe rituali per la celebrazione del sacramento della confermazione.

  • Santa Messa nella cappella del Palazzo Arcivescovile a Kraków, sabato 27 maggio

Il formulario della Messa è preso dal comune di un martire nel Tempo pasquale, mentre la orazione è propria di S. Stanislao, vescovo e martire. Il Prefazio è quello dei santi martiri. Le letture bibliche sono prese dal Lezionario proprio della Messa di S. Stanislao, vescovo e martire, patrono principale della Polonia.

  • Santa Messa a Błonie in Kraków, domenica 28 maggio

La Messa è propria della solennità dell'Ascensione del Signore. Le tre letture bibliche della celebrazione, proprie del giorno, sono indicate nella seconda edizione dell’Ordo Lectionum Missae.

b) Le altre celebrazioni 

Vi sono anche altre celebrazioni di cui il Messale Papale riporta i testi liturgici:

  • La «statio» iniziale della visita in Polonia nella Basilica Arcicattedrale a Warszawa, giovedì 25 maggio

La colletta è tratta dalla Messa per la Santa Chiesa. La lettura biblica è propria della celebrazione.

  • La celebrazione ecumenica nella chiesa evangelica-asburgica della Santa Trinità a Warszawa, giovedì 25 maggio.

L’orazione è tratta dalla Messa per l'unione dei cristiani. Le due letture bibliche sono prese tra quelle previste per l'Ascensione del Signore, solennità celebrata nello stesso giorno nelle chiese evangeliche.

  • L'adorazione e benedizione eucaristica davanti al santuario della Beata Vergine Maria a Jasna Góra, venerdì 26 maggio

La lettura biblica è presa dal Lezionario delle Messe della Beata Maria Vergine: Messa della Regina degli Apostoli. Durante la celebrazione si cantano le litanie lauretane.

  • L'incontro con i giovani a Błonie in Kraków, sabato 27 maggio

Le tre brevi letture bibliche sono prese dal Lezionario.

L’orazione per la benedizione della pietra angolare è presa dal Rito della Dedicazione della Chiesa e dell'Altare.

  • La preghiera nel campo di concentramento a Birkenau, domenica 28 maggio

La lettura biblica è costituita dal Salmo 22 della Liturgia delle Ore, e la preghiera conclusiva è la colletta della Messa per la pace e la giustizia.

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Conclusione 

La varietà delle celebrazioni liturgiche durante la visita apostolica del Santo Padre Benedetto XVI in Polonia mette in evidenza i vari aspetti e i contenuti del pellegrinaggio. Il Papa, seguendo le tracce del suo Predecessore, visita i luoghi più importanti per la Chiesa e per il Paese, e conferisce alla visita un forte carattere di rendimento di grazie. Il Santo Padre con la sua presenza fa dono al popolo polacco della sua benedizione e del suo insegnamento. Si tratta di un richiamo a rafforzare la fede, così fondamentale per la vita cristiana.

Il pellegrinaggio del Papa Benedetto XVI in Polonia ha anche un accentuato carattere internazionale ed ecumenico. Durante i quattro giorni del suo pellegrinaggio il Santo Padre incontra due volte i rappresentanti di altre religioni. Particolare significato internazionale riveste la preghiera silenziosa del Papa ad Auschwitz davanti al muro delle esecuzioni e nella cella della morte di S. Massimiliano Kolbe, e la preghiera nel campo di concentramento a Birkenau.

Il viaggio apostolico di Papa Benedetto XVI pertanto riguarda la Chiesa intera ed è invito per tutti affinché la luce del Vangelo, che risplende nel Cristo risorto, continui ad illuminare il cammino dei credenti e dell’umanità.

 

 

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