[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 30 agosto 1998 Servizio sperimentale

La veglia di preghiera a Parigi

L'appuntamento del Papa
per la Giornata del 2000

«Carissimi Giovani,
vi do appuntamento per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Roma, durante l'estate dell'anno Duemila. Sono certo che verrete numerosi a quest'incontro straordinario. Nel corso del Grande Giubileo del Duemila vivremo insieme un'esperienza di comunione spirituale che segnerà certamente la vostra vita».

giovani

   
Un anno fa l'incontro dei giovani
con il Papa a Parigi

Una riflessione del Card. JEAN-MARIE LUSTIGER, Arcivescovo di Parigi

...Talvolta vi sono eventi che appaiono improvvisamente, suscitando lo stupore generale. In realtà, essi però esprimono un movimento di fondo che non si voleva o non si sapeva vedere, dinanzi al quale si era ciechi. È il caso della Giornata Mondiale della Gioventù celebrata con Papa Giovanni Paolo II a Parigi nell'agosto del 1997. Ci si è sorpresi, meravigliati che una generazione ­ composta in stragrande maggioranza non da adolescenti ma da giovani ­ potesse, invece di fare festa, partecipare gioiosamente a momenti d'intenso raccoglimento, di ascolto attento, di scambio, di preghiera. Nella folla di Longchamp, vi assicuro, non vi era isteria; i silenzi erano spesso impressionanti per la loro serenità e profondità. Non vi era alcuna manipolazione, bensì, con rigore e semplicità, la bellezza e la grandezza dei simboli biblici e liturgici più tradizionali e più forti di tutta l'esperienza cristiana: i sacramenti di Cristo.
Se l'evento si è così svolto è perché in questa generazione, da lungo tempo, sta avvenendo qualcosa di profondo...
Chi erano i giovani francesi presenti alla Giornata Mondiale della Gioventù? Cattolici sinceri? Giovani in rapporto con le organizzazioni cattoliche? "Indipendenti"? Giovani che non avevano la fede o che appartenevano ad altre religioni? E i giovani delle periferie erano lì? È impossibile parlare dei giovani in maniera globale, ma possiamo tentare di delineare il loro posto nella nostra società.
Oggi si parla dei giovani in maniera sorprendente. La pubblicità, i mezzi di comunicazione sociale presentano un'immagine ossessionante della gioventù; i giovani fungono da "trucco" pubblicitario per vendere qualsiasi prodotto...
Cosa diventano nel frattempo i giovani? La maggior parte è obbligata a somigliare all'immagine di se stessi che la società presenta loro...
Ciò che questa generazione pensa è il riflesso di ciò che i loro genitori, i loro fratelli più grandi hanno dato o rifiutato loro. Si parla dei giovani delle periferie; ma chi li ha "fabbricati"? Non si sono fabbricati da soli. Si parla dei giovani che non hanno regole morali, che non hanno una vita sessuale e affettiva strutturata: ma i giovani sono nati con il gene della violenza e hanno inventato la trasgressione? Dei giovani senza cultura: hanno forse rifiutato la cultura? Dei giovani che si drogano: ma chi fabbrica e vende la droga? Che ipocrisia!...
Ci si meraviglia quindi del loro atteggiamento religioso. Alcuni dicono: "Hanno abbandonato la Chiesa"; no, non l'hanno mai conosciuta, e la maggior parte dei giovani che sono stati catechizzati non vanno a Messa perché i loro genitori non ci vanno...
Perché i giovani sono venuti in numero molto più consistente, non che lo sperassimo, di quanto avevamo previsto? Più di settecentomila giovani francesi invece dei settantamila previsti... Il martedì, per la Messa di apertura nel Champ de Mars, vi erano già moltissime persone: trecentomila giovani in Francia, se non a Parigi, da diversi giorni. L'orario della Messa era stato anticipato per motivi di organizzazione, in quanto rischiava di coincidere con altre attività. I giovani erano comunque presenti all'incontro.
La prima manifestazione televisiva, la Messa dedicata a santa Teresa, ha scatenato l'afflusso dei giovani dalla Francia. Per intercessione della piccola carmelitana, hanno forse riconosciuto un segno, percepito un appello?...
Hanno visto qualcosa che non conoscevano, ma che presentivano. Probabilmente non hanno le parole per dirlo. Il lemma di questa Giornata Mondiale ­ "Maestro, dove abiti?" "Venite e vedrete" ­ ci mette sulla giusta via. I giovani hanno visto - o intravisto - Colui che li invitava a venire. Così mi è apparso il martedì e poi il giovedì e i giorni successivi. Quando ho scoperto ciò che stava accadendo, l'atteggiamento di quei giovani, ho compreso che Colui che cercavano, Colui che non conoscevano e che tuttavia desideravano incontrare, li aveva invitati a venire, li invitava a seguirlo.
È questa la spiegazione più profonda, credo, del clima straordinario che ha regnato fra i giovani a Parigi e in molti altri luoghi della Francia. La presenza di Colui che traccia il suo cammino in mezzo a noi si è rivelata nei sacramenti della Chiesa, con il linguaggio di oggi, chiaro, semplice, bello...
Un'ultima riflessione sul tema della Giornata Mondiale della Gioventù. I giovani, si dice, hanno della Chiesa un'idea pessima; si ribellano a questa istituzione; quei gruppi di vecchi li annoiano, ecc. Tuttavia questi stessi giovani venuti qui in gran numero hanno acclamato il Papa gridando: "Giovanni Paolo II, ti amiamo". Allora?...
Amando il Papa, i giovani amano, in lui e attraverso lui, la Chiesa che in fondo desiderano e che Giovanni Paolo II dà loro la possibilità di sperimentare e di vivere. La sua presenza ne è il catalizzatore e il garante...

(Il testo integrale della riflessione del Card. Lustiger è stato pubblicato ne L'Osservatore Romano del 21 agosto)
   

La sterminata assemblea dei giovani a Parigi

Back