[Buone Notizie ­ Testata]

Città del Vaticano, 30 agosto 1998 Servizio sperimentale

La domenica
giorno di condivisione

«...la gioia autentica non può restare un'esperienza solo individuale, ma ha bisogno di essere condivisa e partecipata. La domenica deve diventare per il credente, come per le famiglie cristiane, il giorno in cui si sperimenta una più forte comunione con il prossimo, andando incontro a coloro che, per un motivo o per un altro, si trovano in situazioni di disagio.
In tal modo la domenica diventa giorno di condivisione.
Invitare a pranzo una persona sola, offrire il necessario ad una famiglia bisognosa, visitare un ammalato o un carcerato, dedicare un po' di tempo a chi sta attraversando un momento difficile: ecco alcuni fra i tanti possibili gesti concreti per fare della domenica un giorno di solidale fraternità. Vissuto così, il giorno del Signore, oltre ad essere valorizzato appieno, si manifesta anche come il "dies hominis", giorno dell'uomo, perché fa crescere la nostra umanità».

Giovanni Paolo II, Angelus del 16 agosto

   
Cantieri di solidarietà

Napoli: difendere la cultura della vita ­ È da anni uno dei baluardi in cui, a Napoli, si lotta tenacemente per difendere e diffondere la cultura della vita. Il Cav, Centro di aiuto alla vita "Santa Maria di Portosalvo", è un luogo dove si aiutano le madri in difficoltà a compiere una scelta a favore della vita, dettata dal cuore. Sono stati centinaia, forse migliaia gli incontri avuti da suor Teresa Alvino, responsabile del Centro, e dai suoi collaboratori con donne che per i più diversi motivi intendevano interrompere la gravidanza. Molte di loro hanno invece detto sì alla vita, e oggi in tante frequentano abitualmente il Cav offrendo sostegno e contributo alle sue attività, in segno di gratitudine per quella presenza, discreta ma efficace, che ha lasciato un segno indelebile nelle loro vite. Al lavoro di assistenza del Cav si stanno ora sommando altre iniziative per aiutare le madri in difficoltà. La prima è il progetto di adozione prenatale "Gemma", organizzato a livello nazionale, che a Napoli sta riscuotendo significative adesioni. Ci si impegna a versare una somma fissa per almeno 18 mesi, gli ultimi sei di gravidanza e il primo anno di vita del bambino, in modo da tendere una mano concreta alle donne che per difficoltà economiche sarebbero tentate di abortire. Inoltre il Cav "Santa Maria di Portosalvo", al quale collaborano un centinaio di professionisti per offrire assistenza medica, legale e psicologica, potrebbe presto aprire una casa di accoglienza per ospitare madri in difficoltà, garantendo loro la tranquillità necessaria per una scelta che faccia risuonare, ancora una volta, il sì al dono di una nuova vita. (da L'O.R. del 20 agosto)

Treviso: un paese adotta novanta bambini ugandesi ­ Cavrie, un piccolo centro in provincia di Treviso, apre le porte all'Africa. Sono infatti novanta i bambini dell'Uganda adottati da altrettante famiglie del paese. Il cuore di questi bambini batte forte in questa comunità veneta che si è mobilitata in una vera e propria gara di solidarietà. L'Uganda è segnata dalla guerra, le condizioni sanitarie sono precarie e d'emergenza, la popolazione più indifesa, come donne e bambini, è quella che soffre maggiormente. Di questa situazione drammatica si è fatto interprete il diacono Shamuana Mabenga Jonas che ha fatto incontrare la diocesi ugandese di Arua e il suo Vescovo Frederick Drandua con l'Italia. Insieme a Cavrie, anche la Caritas veneziana sta lavorando a un importante progetto relativo a un centro di accoglienza. La collaborazione tra la comunità di Cavrie e la diocesi africana risale allo scorso ottobre e conta già una novantina di bambini adottati dalle famiglie del paese trevigiano. Con 170 mila lire annue si garantisce a un bambino non solo il mantenimento ma anche l'istruzione. (da L'O.R. del 21 agosto)

Pinerolo: aiuti alle popolazioni dell'ex Jugoslavia ­ Nato nel 1993 il Gruppo Arcobaleno di Pinerolo si dedica principalmente a portare aiuti umanitari alle popolazioni dell'ex Jugoslavia. Nel corso del primo viaggio a Derventa, in Bosnia-Erzegovina, il gruppo pinerolese portò con sé penne, quaderni, materiale didattico e strumenti musicali, gemellandosi con la scuola "Nikola Tezia" dove studiano oltre un migliaio di ragazzi fra i 7 e i 15 anni. I più piccoli impararono a scrivere e i più grandi iniziarono una corrispondenza con i loro coetanei dell'istituto "Gouthier" di Perosa. I volontari pinerolesi, nel corso di questi anni, hanno consegnato un'auto agli insegnanti della scuola per permettere loro di raggiungere una sede distaccata nella quale confluiscono ragazzi abitanti in campagna. In questi cinque anni sono stati effettuati oltre venti viaggi a Pola, Rovigno e Karlovac, in Croazia, a Bilhac e Bosanska nella Bosnia musulmana e a Derventa nella Bosnia serba. (da L'O.R. del 23 agosto)

   

Chiunque intenda segnalare altre iniziative di solidarietà può inviare una e-mail alla redazione.

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