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ATTIVITÀ DELLA SANTA SEDE 2016

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

 

La Congregazione per la Dottrina della Fede nel corso dell’anno 2016 ha trattato problemi dogmatici, morali e pastorali connessi con la sua responsabilità istituzionale. Nello svolgimento di tale compito la Congregazione è attualmente strutturata in tre distinte sezioni (Ufficio dottrinale, Ufficio disciplinare, Ufficio matrimoniale), ciascuna con mansioni specifiche, e un Archivio. Sono collegate con la Congregazione anche la Pontificia Commissione Biblica, la Commissione Teologica Internazionale e la Pontificia Commissione Ecclesia Dei.

Le tre sezioni trattano materie per lo più delicate e riservate. Non sarà pertanto possibile esporre qui nei particolari tutto quanto è stato studiato ed operato in questo vasto ambito di problematiche, soprattutto per quanto riguarda aspetti connessi con istituzioni e persone private. Ci si limiterà quindi a ricordare le questioni più significative e di ordine generale.

UFFICIO DOTTRINALE

In conformità con il proprio specifico incarico, l’Ufficio dottrinale si è preoccupato di promuovere le opportune iniziative in favore della diffusione della sana dottrina e a difesa di quegli aspetti messi in pericolo da proposte nuove non accettabili. Di questa complessa attività si indicano ora alcuni elementi di maggior rilievo.

I - Lettera Iuvenescit Ecclesia ai Vescovi della Chiesa Cattolica sulla relazione fra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa

Studiando le problematiche relative alla presenza di associazioni, movimenti, istituti di vita consacrata, itinerari spirituali, variamente sorti dopo il Concilio Vaticano II, il Dicastero ha intrapreso una riflessione teologica in proposito fin dall’anno 2000. In data 14 giugno 2016, è stato finalmente pubblicato un documento al riguardo, consistente in una Lettera ai Vescovi della Chiesa Cattolica, dal titolo Iuvenescit Ecclesia, sulla relazione tra doni gerarchici e carismatici per la vita e la missione della Chiesa. Il testo, nato da un impulso di Giovanni Paolo II, è stato approvato da Papa Francesco il 14 marzo 2016. Esso intende offrire ai Pastori ed ai fedeli una sicura ed incoraggiante considerazione della relazione fra questi doni, che ha vivacizzato la vita della Chiesa, specialmente con il sorgere, nel passato recente, dei “movimenti” e delle nuove comunità ecclesiali.

Diretto quadro di riferimento della Lettera è il noto brano di Lumen gentium, n. 4: “Lo Spirito introduce la Chiesa nella pienezza della verità (cf. Gv 16,13), la unifica nella comunione e nel ministero, la provvede e dirige con diversi doni gerarchici e carismatici, la abbellisce dei suoi frutti (cf. Ef 4,11-12; 1 Cor 12,4; Gal 5,22). Con la forza del Vangelo la fa ringiovanire, continuamente la rinnova e la conduce alla perfetta unione col suo Sposo”.

Fra i punti centrali del documento vi è senz’altro l’affermazione della coessenzialità fra doni gerarchici e carismatici, una coessenzialità che appartiene “alla costituzione divina della Chiesa fondata da Gesù” (Iuvenescit Ecclesia, n. 10). Tale coessenzialità trova la sua radice ultima nella relazione inscindibile tra il Logos divino incarnato e lo Spirito Santo (cf. Iuvenescit Ecclesia, n. 11).

L’idea fondamentale del documento è quella di richiamare la costitutiva ed armonica sinergia che sono chiamati a vivere nella Chiesa doni gerarchici e doni carismatici, al di là di ogni loro superficiale contrapposizione o giustapposizione; e di favorire una loro ordinata comunione, relazione e sinergia, in vista di un rinnovato slancio missionario ecclesiale e di quella “conversione pastorale” a cui in continuazione richiama Papa Francesco (cf. Es. ap. Evangelii gaudium, n. 25).

In tal senso, la Lettera Iuvenescit Ecclesia concentra la sua attenzione sulle problematiche teologiche di fondo, senza voler entrare troppo nelle numerose questioni pastorali e pratiche che spesso sono sorte. Esso vorrebbe presentare uno sguardo d’insieme, offrendo nel contempo dei criteri di fondo per affrontare le suddette questioni ed, in particolare, per favorire un “discernimento delle nuove aggregazioni ecclesiali” in vista del “loro riconoscimento ecclesiale” (cf. Iuvenescit Ecclesia, n. 17).

II - Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione

In data 25/10/2016 è stata ufficialmente presentata presso la Sala Stampa della Santa Sede l’Istruzione Ad resurgendum cum Christo circa la sepoltura dei defunti e la conservazione delle ceneri in caso di cremazione, la cui pubblicazione reca la data del 15/08/2016. Il Documento è rivolto ai Vescovi della Chiesa cattolica, ma riguarda direttamente la vita di tutti i fedeli. La questione della cremazione ha registrato significativi sviluppi negli ultimi decenni. Questo sembra dovuto innanzi tutto all’inarrestabile incremento della scelta della cremazione nei confronti dell’inumazione in molti Paesi. A questo sviluppo si è accompagnato un altro fenomeno: la conservazione delle ceneri in ambienti domestici, la loro conservazione in ricordi commemorativi o la loro dispersione in natura. Per tale motivo alcune Conferenze Episcopali si sono rivolte alla Congregazione per la Dottrina della Fede, sollevando interrogativi concernenti la prassi di conservare l’urna cineraria in casa o comunque in luoghi diversi dal cimitero, e soprattutto quella di spargere le ceneri in natura.

Per i motivi sopra ricordati, dopo avere opportunamente sentito la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e numerose Conferenze Episcopali e Sinodi dei Vescovi delle Chiese Orientali, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha ritenuto opportuno la pubblicazione di una nuova Istruzione, allo scopo di ribadire le ragioni dottrinali e pastorali per la preferenza della sepoltura dei corpi e di emanare norme per quanto riguarda la conservazione delle ceneri nel caso della cremazione.

La Chiesa, anzitutto, continua a privilegiare e raccomandare insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in luogo sacro. Nel ricordo della morte, sepoltura e risurrezione del Signore, mistero alla luce del quale si manifesta il senso cristiano della morte, l’inumazione è infatti la forma più idonea per esprimere la fede e la speranza nella risurrezione corporale. Inoltre, la sepoltura nei cimiteri o in altri luoghi sacri risponde adeguatamente alla pietà e al rispetto dovuti ai corpi dei fedeli defunti.

La sepoltura dei corpi dei fedeli defunti nei cimiteri o in altri luoghi sacri favorisce, altresì, il ricordo e la preghiera per i defunti da parte dei familiari e di tutta la comunità cristiana, nonché la venerazione dei martiri e dei santi.

Prendendosi cura dei corpi dei fedeli defunti, la Chiesa conferma la fede nella risurrezione e si separa da atteggiamenti e riti che vedono nella morte l’annullamento definitivo della persona, una tappa nel processo di re-incarnazione o come fusione dell’anima con l’universo (cf. n. 3).

Alla luce di queste motivazioni, qualora per motivazioni legittime venga fatta la scelta della cremazione del cadavere, le ceneri dei fedeli devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nel cimitero o, se è il caso, in una chiesa o in un’area appositamente dedicata a tale scopo (cf. n. 5).

La conservazione delle ceneri nella abitazione domestica non è consentita. Soltanto in caso di circostanze gravi ed eccezionali l’Ordinario, in accordo con la Conferenza Episcopale o il Sinodo dei Vescovi, può concedere il permesso per la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica (cf. n. 6).

Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non è permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi (cf. n. 6).

Si spera che, a seguito della pubblicazione di questa nuova Istruzione, i fedeli cristiani prendano ulteriore coscienza della loro dignità di “figli di Dio” (Rom 8,16; 1Gv 3,1) e “tempio dello Spirito Santo” (1Cor 6,19).

III - Simposio sul Ruolo delle donne nella Chiesa

Il ruolo delle donne nella Chiesa: su questo tema la Congregazione per la dottrina della fede ha promosso un Simposio che si è tenuto dal 26 al 28 settembre a Roma presso il Centro Internazionale di animazione missionaria, situato nel campus della pontificia università Urbaniana. All’incontro, organizzato da un comitato internazionale (Mary Melone, Lucetta Scaraffia, Ana Cristina Villa Betancourt, José Granados) e aperto dal cardinale Gerhard Müller, hanno partecipato una cinquantina di teologhe, storiche e canoniste, religiose e laiche, provenienti da tutti i continenti, e diversi consultori e ufficiali del Dicastero. Il tema è stato affrontato grazie all’intreccio di due punti di vista: quello dell’approfondimento e della definizione della vocazione femminile nella tradizione cattolica e quello dei ruoli concreti che le donne hanno ricoperto e possono ricoprire all’interno della Chiesa.

La definizione della vocazione femminile è stata affrontata il primo giorno dalla relazione di Barbara Hallensleben, che ha inquadrato il tema all’interno del sacerdozio battesimale e del sacramento del matrimonio, e dagli interventi di Anne-Marie Pelletier e di Mary Healy, che hanno illustrato l’importante arricchimento che molte studiose donne hanno portato nell’interpretazione delle Scritture. Nel pomeriggio la presenza delle donne nella storia della Chiesa è stato il tema della relazione di Lucetta Scaraffia. Bruna Costacurta e Laetitia Calmeyn hanno quindi parlato dell’importanza delle donne nella formazione dei sacerdoti, mentre Madelein Fredell è intervenuta sul tema delle donne predicatrici di esercizi spirituali. Al centro del secondo giorno è stato il tema della differenza sessuale, presentato da Bianca Castilla Cortázar e oggetto di una interessante discussione. L’ultimo giorno Sara Butler ha parlato della Chiesa come sposa e madre, offrendo così un fondamento ecclesiologico al dibattito. E nel pomeriggio Linda Ghisoni ha affrontato il tema del diritto canonico in rapporto alla cooperazione delle donne in ruoli decisionali, mentre Sandra Mazzolini ha parlato delle collaborazioni nella pastorale.

Accanto a queste relazioni principali sono state ascoltate interessanti e commoventi testimonianze che hanno riferito casi di esperienza concreta di intervento femminile nella Chiesa: nella teologia, nelle missioni, nella Curia romana, nelle conferenze episcopali, l’esperienza dell’Unione internazionale delle superiori generali, nella comunicazione, nella trasmissione della fede, in esperienze di collaborazione tra uomini e donne, nel dialogo ecumenico e tra le religioni, nella catechesi, nella carità. Come ha ribadito l’arcivescovo Luis Ladaria alla fine dei lavori, è prevista la pubblicazione degli atti che renderanno accessibile il risultato di questi giorni di dibattito.

IV - Sviluppi degli Ordinariati Personali istituiti secondo la Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus

L’articolo II della Costituzione Apostolica Anglicanorum coetibus stabilisce che gli Ordinariati Personali per gruppi di fedeli provenienti dall’Anglicanesimo sono soggetti alla Congregazione per la Dottrina della Fede.

Al fine di coordinare gli sviluppi dei tre Ordinariati Personali finora istituiti - quello di Nostra Signora di Walsingham in Gran Bretagna, quello della Cattedra di San Pietro negli Stati Uniti d’America e quello di Nostra Signora della Croce Meridionale in Australia - si organizza annualmente un incontro tra i rispettivi Ordinari e alcuni rappresentanti della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel 2016 tale incontro ha avuto luogo a Houston, Texas, offrendo ai partecipanti la possibilità di affrontare insieme alcune questioni, soprattutto in merito al patrimonio liturgico specifico da preservare.

Inoltre, dato che Mons. Jeffrey N. Steenson, Ordinario dell’Ordinariato Personale negli USA, si era dimesso il 24 novembre 2015, fu necessario procedere alla nomina di un nuovo Ordinario, seguendo la procedura stabilita nell’Art. 4 § 1 delle Norme Complementari. Il nuovo Ordinario, Mons. Steven J. Lopes, ha ricevuto l’ordinazione episcopale in data 2 febbraio 2016, giorno in cui ha anche iniziato la sua missione di Ordinario.

V - Nuovi volumi della collana Documenti e Studi: n. 4 (Sull’eutanasia); n. 26 (Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica)

Nella collana Documenti e Studi, curata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana, vengono proposti i maggiori Documenti del Dicastero, preceduti solitamente da una Introduzione del card. Prefetto ed illustrati da commenti da parte di noti esperti. Nell’anno 2016 sono stati pubblicati due volumi: il n. 4 ripropone la Dichiarazione sull’eutanasia Iura et bona, promulgata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede il 5 maggio 1980. Il testo della Dichiarazione è preceduto da una Nota introduttiva del Card. Gerhard Müller. Vengono poi ripubblicate anche le Risposte a quesiti circa l’alimentazione e l’idratazione artificiali del 10 agosto 2007 e il Discorso di Giovanni Paolo II ai partecipanti al Congresso Internazionale su «I trattamenti di sostegno vitale e lo stato vegetativo. Progressi scientifici e dilemmi etici», del 20 marzo 2004. Seguono, infine, alcuni commenti di Esperti, volti ad approfondire le tematiche fondamentali presenti nella Dichiarazione.

Il volume 26 contiene la Nota dottrinale della Congregazione per la Dottrina della Fede circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica del 24 novembre 2002. Il documento è rivolto, in special modo, ai politici cattolici e a tutti i fedeli laici chiamati alla partecipazione della vita pubblica e politica nelle società democratiche. Sebbene molte questioni siano cambiate nell’arco degli anni trascorsi dalla pubblicazione della Nota, nondimeno le esigenze che scaturiscono dalla fede cattolica e che riguardano l’ambito della vita civile, non sono diminuite e i principi morali, che devono guidare le scelte particolari dei cattolici nella vita politica, rimangono di grande attualità.

La presentazione di tutta la serie, assieme alla lista completa dei volumi, è consultabile sul Sito Vaticano. Attraverso la divulgazione della collana si intende contribuire al dialogo tra la Congregazione, che è al servizio del ministero del Successore di Pietro, e di coloro che, se pure a diverso titolo, sono chiamati ad approfondire, vivere e promuovere l’insegnamento della Chiesa.

VI - La diffusione dell’insegnamento della Congregazione per mezzo di internet

La Congregazione procede nell’impegno di aggiornare e perfezionare la raccolta dei propri Documenti sul sito vaticano (www.vatican.va). Tali Documenti, infatti, sono approvati espressamente dal Papa e, pertanto, partecipano al magistero ordinario del Successore di Pietro (cfr Istruzione Donum veritatis sulla vocazione ecclesiale del teologo, 24 maggio 1990, n. 18). Con la pubblicazione dei Documenti sul sito vaticano si intende offrire un servizio non solo ai Pastori e ai teologi, ma anche ai fedeli interessati nelle diverse parti del mondo, offrendo risposte dottrinali alle domande inquietanti del tempo presente. Nella raccolta, che è raggiungibile anche direttamente all’indirizzo: www.doctrinafidei.va, si trovano tutti i Documenti postconciliari tradotti in latino, francese, inglese, italiano, polacco, portoghese, spagnolo e tedesco, nonché diversi anche in ceco, cinese, croato, lituano, olandese, rumeno, russo, slovacco, ungherese, etc.

VII - Rapporti interdicasteriali

Un capitolo di grande rilievo è costituito dalla collaborazione con gli altri Dicasteri della Curia Romana, per lo studio dei problemi di competenza mista. Un’attenzione specifica va data al consistente impegno di collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, relativamente ai problemi ecumenici e interreligiosi.

VIII - Richieste di Nulla osta

Un altro aspetto riguarda le richieste di Nulla osta per vari incarichi nella Chiesa. Negli anni 2015-2016 sono pervenute circa 3000 richieste, soprattutto da parte della Segreteria di Stato, della Congregazione per i Vescovi e della Congregazione per l'Educazione Cattolica. Nella maggior parte dei casi la Congregazione per la Dottrina della Fede ha concesso il Nulla osta richiesto. Soltanto in pochi casi il Nulla osta è stato negato, offrendo ampie motivazioni circa il diniego.

IX - Incontri con alcuni Superiori Generali

Un cenno particolare meritano gli incontri periodici con alcuni Superiori Generali di Istituti di Vita Consacrata e di Società di Vita Apostolica, nella prospettiva di considerare, in un dialogo diretto, le diverse questioni pendenti, inserendole in un ambito generale e organico, allo scopo di favorire una reciproca collaborazione.

X - Incontri con gruppi di fedeli

Nel corso dell’anno 2016 non sono mancati incontri con gruppi di Prelati, Sacerdoti, Fedeli e studenti di Teologia e di Diritto Canonico, interessati a conoscere la struttura, l’attività e le procedure di lavoro della Congregazione.

UFFICIO DISCIPLINARE

Nell’anno 2016 l’Ufficio Disciplinare ha aperto 541 nuove pratiche, provenienti da tutto il mondo, riguardanti le seguenti questioni:

a) Graviora delicta (451);

b) Delitti contro la fede (60);

c) Casi vari (19);

d) Problemi connessi - apparizioni (11).

451 casi riguardanti graviora delicta sono costituiti da:

a) Delitti più gravi contro la santità dell’augustissimo Sacrificio e sacramento dell’Eucaristia (4);

b) Delitti più gravi contro la santità del sacramento della Penitenza (31);

c) Delitto più grave di attentata sacra ordinazione di una donna (1);

d) Delitti più gravi contro i costumi: delitto contro il sesto comandamento del Decalogo commesso da un chierico con un minore di diciotto anni; l’acquisizione o la detenzione o la divulgazione, a fine di libidine, di immagini pornografiche di minori sotto i quattordici anni da parte di un chierico (415).

La Congregazione ha esaminato 725 relazioni (199 dal Congresso; 526 dalla Commissione Interna) prendendo successivamente le seguenti decisioni:

a) Processi penali giudiziari (9);

b) Processi penali amministrativi (247);

c) Altre decisioni - precetti, norme cautelari, accettazione o rifiuto dei ricorsi ecc. (469).

143 casi sono stati presentati al Sommo Pontefice durante le Udienze. In merito sono state prese le seguenti decisioni:

a) Dimissioni dallo stato clericale o deposizioni, insieme alla dispensa dalla legge del celibato (16);

b) Dispense da tutti gli oneri sacerdotali, incluso il celibato pro bono Ecclesiae (127).

UFFICIO MATRIMONIALE

Competente in tutte le questioni concernenti il privilegium fidei, secondo l’art. 53 della Cost. Ap. Pastor Bonus, la Congregazione tramite il suo Ufficio Matrimoniale è impegnata prevalentemente nell’esame delle cause di scioglimento del vincolo tra una parte battezzata e una parte non battezzata oppure fra due parti non battezzate quando non può essere applicato il privilegio paolino.

Le cause matrimoniali pervenute nel 2016 ammontano a 548.

Come è noto, il 16 febbraio 2001 il Santo Padre Giovanni Paolo II ha approvato le nuove Normae che riguardano le cause in favorem fidei, ordinandone la fedele osservanza. Emanate dalla Congregazione il 30 aprile 2001, esse sono state comunicate agli Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi diocesani e Prelati equiparati. Come le precedenti Norme del 1934 e del 1973 anche le attuali non sono state pubblicate né su L’Osservatore Romano né sugli Acta Apostolicae Sedis, perché destinate per l’uso delle Curie Diocesane ed Eparchiali in vista dei processi di scioglimento in favorem fidei.

Dall’entrata in vigore delle Normae del 2001, la Congregazione ha provveduto ad aiutare le varie Curie diocesane fornendo loro sussidi pratici da tenere presenti nell’applicazione della nuova normativa sul favor fidei; tra questi sussidi si trovava, oltre alle Note del 2002, in base alle esperienze degli anni trascorsi dalla pubblicazione delle nuove Normae, un numero di proposte per vari moduli, utili durante i processi in favorem fidei. Insieme alle Normae del 2001, tali moduli sono accessibili, in varie lingue, tramite il sito internet della Congregazione per la Dottrina della Fede: www.doctrinafidei.va.

Le cause matrimoniali in favorem fidei prevedono la richiesta della grazia pontificia in vista della celebrazione di altre nozze, cioè di regola la petizione già include la presentazione di una persona concreta con cui si desidera contrarre il nuovo matrimonio. Ciononostante, in singoli casi l’Ufficio Matrimoniale esamina anche domande di scioglimento senza che la parte richiedente abbia già l’intenzione di contrarre un nuovo matrimonio. La prassi in questi casi è di raccogliere subito tutte le prove disponibili e di trasmettere la relativa documentazione alla Santa Sede, secondo le Normae del 2001; tuttavia, tali casi sono presentati per la decisione conclusiva solo quando il richiedente ha scelto e presentato, in un momento successivo, anche la parte con cui vorrebbe celebrare il futuro matrimonio. Lo scopo di tale modo di procedere è di assicurare e valutare la documentazione di materiale probatorio che potrebbe non essere più disponibile nel momento in cui la parte oratrice sarà in grado di presentare un nuovo progetto matrimoniale.

PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA

Nei giorni 4-8 aprile 2016 presso la Domus Sanctae Marthae (Città del Vaticano) si è svolta l’annuale Assemblea Plenaria della Commissione Biblica, sotto la presidenza del Card. Gerhard Ludwig Müller. Il Rev.mo P. Pietro Bovati, S.I., Segretario generale, ha diretto i lavori dell’assemblea.

Nel corso delle sedute i Membri hanno continuato la loro riflessione circa alcuni temi di antropologia biblica, offrendo validi contributi su un argomento che riguarda non soltanto la fede e l’identità dei credenti, ma l’uomo come tale, il quale, nella mentalità odierna, è tentato di respingere ogni legge morale in nome di una falsa concezione di libertà e verità.

A partire dai dati biblici, compito della Commissione nei prossimi anni sarà quello di riaffermare, in vista della pubblicazione di un documento, alcune verità fondamentali dell’antropologia biblica, sottolineando il carattere personale dell’essere umano uomo-donna e la loro eguale dignità che si realizza come complementarità fisica, psicologica ed ontologica.

I Membri hanno manifestato la loro entusiasta approvazione per il tema scelto, per l’accoglienza loro riservata e per l’organizzazione dell’Assemblea. La Sessione plenaria ha avuto inizio lunedì 4 aprile con la Santa Messa presieduta dal Cardinale Presidente nella Cappella della Casa Santa Marta. Altri momenti di rilevo sono stati la tradizionale cena offerta dal Rettore del Pontificio Istituto Biblico (martedì 5 aprile) e la visita guidata alla Basilica papale di San Paolo fuori le Mura (giovedì 7 aprile). Nel corso della riflessione, i Membri hanno elaborato un piano di lavoro, onde trattare la tematica in modo organico. Si tratta infatti di un argomento molto vasto, che coinvolge non soltanto la riflessione biblica e teologica, ma anche quella filosofica, antropologia e sociale. L’Assemblea si è chiusa venerdì 8 aprile con il pranzo solenne, al quale sono stati invitati i Superiori della Congregazione per la Dottrina della Fede e altre personalità ecclesiastiche.

COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE

Da lunedì 28 novembre a venerdì 2 dicembre 2016, si è tenuta in Vaticano, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede, la terza Sessione plenaria del nono quinquennio della Commissione Teologica Internazionale. I lavori si sono svolti sotto la presidenza di S. Em. il Card. Gerhard Ludwig Müller, coadiuvato da P. Serge-Thomas Bonino O.P., Segretario generale, e da Mons. Riccardo Bollati, Segretario aggiunto.

La Commissione procede attualmente allo studio di tre temi, scelti all’inizio del proprio mandato in accordo col Santo Padre e riguardanti la sinodalità nella vita e nella missione della Chiesa, la libertà religiosa, ed il rapporto fra fede e sacramenti.

Nel corso dell’ultimo raduno, i lavori sono stati svolti dapprima in Sessione congiunta e plenaria su tre bozze di testo, elaborate sui temi di cui sopra; quindi le attività sono proseguite mediante il lavoro disgiunto tre Sottocommissioni relative ad ognuno degli argomenti.

La nozione di sinodalità è stata riscoperta dall’ecclesiologia cattolica nel periodo successivo Concilio Vaticano II ed ha una sua peculiare accezione, diversa da quella ortodossa. Con essa si fa riferimento alla realtà comunionale della Chiesa intesa in senso dinamico. Lo studio al riguardo si propone di illuminarne i vari aspetti, rilevandoli dalle diverse fonti ecclesiali della teologia. Quanto all’argomento della libertà religiosa, esso è venuto alla ribalta con il Concilio Vaticano II, grazie alla dichiarazione conciliare Dignitatis humanae: il relativo studio ne mette a fuoco le implicazioni circa i diritti della persona e delle comunità, nonché circa il contributo che la libertà religiosa è chiamata ad offrire alla ordinata e pacifica convivenza sociale. Infine, la riflessione riguardante la relazione fra fede e sacramenti, ne illustra la portata all’interno della prospettiva offerta dai sacramenti del battesimo, dell’eucarestia e del matrimonio.

Ogni Sottocommissione, grazie anche alle osservazioni e ai rilievi di tutti membri della Commissione Teologica Internazionale, è incaricata di portare a termine un documento per ciascuno degli argomenti sopra segnalati.

Giovedì 1 dicembre 2016, i Membri della Commissione Teologica Internazionale hanno avuto la gioia di incontrare il Santo Padre, presso la Domus Sanctae Martae, dopo la sua messa privata del mattino. Infine, nella mattinata del 2 dicembre, a conclusione dei lavori della Commissione, S. Em. il Card. Gerhard Ludwig Müller ha presieduto una concelebrazione eucaristica nella Cappella Paolina, presso il Palazzo Apostolico.

ARCHIVIO

L’Ufficio dell’Archivio ha il compito sia di gestire l’archivio corrente del Dicastero, sia di custodire e valorizzare l’archivio storico. Nel corso del 2016, è proseguita con profitto l’opera di ordinamento, schedatura e inventariazione dei fondi documentari antichi e moderni, nonché l’aggiornamento delle tecnologie informatiche connesse alle diverse attività dell’Ufficio.

Nello specifico si è riordinato lo Schedario Generale in formato cartaceo, avviandone al contempo la digitalizzazione completa, in modo da preservarlo per l’avvenire e renderlo compatibile con la completa gestione informatica dell’intero protocollo.

Per quanto riguarda l’archivio storico è continuata la complessa opera di recupero e informatizzazione dei diversi fondi (XVI-XX secolo), già avviata negli anni precedenti, con la relativa revisione dei mezzi di corredo esistenti, procedendo al contempo all’inventariazione dei documenti che si riferiscono al pontificato di Pio XII (1939-1958). Oltre alla consueta attività di assistenza e orientamento nei confronti dei numerosi studiosi che quotidianamente accedono all’Archivio, sono proseguiti anche i lavori di ordinamento, schedatura e inventariazione informatica dei materiali documentari.

Al riguardo, grazie alla collaborazione di professionisti del settore, è stata data una nuova veste grafica al programma di schedatura e inventariazione Shades 6 Ecclesia, ideato a suo tempo da mons. Alejandro Cifres, Capo-Ufficio dell’Archivio, utilizzato da più di sessanta archivi ecclesiastici in Vaticano, in Italia e all’estero.

Laboratori esterni di fiducia hanno curato il restauro, la digitalizzazione e la legatura dei volumi antichi, con particolare attenzione ai materiali più vetusti e deteriorati. Per l’adeguata e sicura conservazione del patrimonio digitale in via di acquisizione, si è curato il consolidamento del sistema di storage, ampliabile in base alle necessità di custodia e salvaguardia dei dati.

Al fine di offrire un servizio migliore e più adeguato ai tempi agli utenti dell’Archivio, insieme all’Ufficio Internet della Santa Sede si è proceduto alla realizzazione del sito internet dell’Archivio (www.acdf.va), che sarà consultabile nei primi mesi del 2017.

I locali annessi all’Ufficio dell’Archivio e la Sala San Domenico hanno ospitato diversi incontri e attività legate alla vita e alla storia del Dicastero. Nello stesso spazio sono stati accolti anche numerosi gruppi in visita, che hanno potuto comprendere la storia e gli scopi della Congregazione visitando l’esposizione permanente di documenti e materiali storici, collocata nella Sala Benedetto XVI.

Tra le attività esterne realizzate dall’Ufficio dell’Archivio, da segnalare la Giornata di studio “Materiali speciali negli archivi ecclesiastici”, che si è svolta il 7 ottobre 2016 nella Sala Baldini della chiesa di Santa Maria in Portico in Campitelli. È stato il terzo appuntamento nell’ambito dell’iniziativa Memoria Fidei, che ha come scopo la condivisione di esperienze, problemi e soluzioni comuni ad un certo numero di archivi ecclesiastici, con sede a Roma e nella Città del Vaticano, in un proficuo confronto con alcune realtà laiche e civili.

Nel 2016 l’Archivio storico ha ricevuto e risposto a centodue nuove richieste, di cui ottantacinque riguardanti l’accesso all’Archivio e le altre diciassette in merito alla consultazione di cause di beatificazione e canonizzazione, quesiti vari di argomento storico, problematiche legate alle riproduzioni dei documenti, autorizzazioni per la pubblicazione di immagini e documenti.

La maggior parte delle ricerche degli studiosi si è concentrata sul tema della censura ecclesiastica (XVI-XX sec.), in tutte le sue forme, non solo quella libraria. Al contempo, si può notare una diminuzione dell’interesse degli studiosi per i grandi affreschi storici e invece un aumento degli studi dedicati ad approfondire determinate vicende storico-religiose e singoli personaggi, spesso dimenticati dalla storiografia. Un’attenzione crescente è riservata allo studio dei misticismi e dei fenomeni straordinari, al culto delle reliquie dei santi, senza trascurare temi già consolidati, come la relazione rapporti fra Chiesa e scienza nell’età moderna e contemporanea, le relazioni ebraico-cristiane nelle età dell’Antico Regime e della Restaurazione, la storia delle inquisizioni locali, gli ordini e le congregazioni religiose, le conversioni e i rapporti interconfessionali, le controversie teologiche e dottrinali nell’età moderna e contemporanea, le missioni e i dubbi sui sacramenti.

 

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