The Holy See
back up
Search
riga

PONTIFICIO CONSIGLIO PER I LAICI

NOTIZIARIO 14/2007



Il Presidente ai Lettori

Cari amici,

si è conclusa da poco a Nostra Signora Aparecida, in Brasile, la V Conferenza generale dell’Episcopato latino-americano e dei Caraibi sul tema: “Discepoli e missionari di Gesù Cristo, affinché i nostri popoli in Lui abbiano vita”. Per cogliere appieno la portata di questa assise, i cui lavori sono stati aperti il 13 maggio da Sua Santità Benedetto XVI con un discorso che orienta il futuro di quel continente ed è programma di vita e di azione per il laicato latino-americano, non si può prescindere dal riferimento alle Conferenze generali che l’hanno preceduta e che rappresentano pietre miliari nella vita della Chiesa in America Latina, in particolare Medellín (1968), Puebla (1979) e Santo Domingo (1992). A Medellín si cercano vie di applicazione del magistero conciliare alla situazione latino-americana ed emergono i temi dei poveri, della “liberazione”, delle comunità ecclesiali di base, dell’impegno socio-politico, ma interpretazioni erronee condurranno purtroppo a una lettura della realtà in un’ottica meramente etico-sociale o politica che in molti casi prevarrà sull’evento salvifico. Una svolta si ha quando lo sguardo e la sollecitudine pastorale della Chiesa, dalle minoranze laicali “impegnate” e dalle élite dei militanti, si allargano alla moltitudine di battezzati nella quale la tradizione cristiana, seppur poco coltivata, è molto radicata. Le forme della pietà popolare vengono allora rivalutate in quanto patrimonio di valori in grado di rispondere con sapienza cristiana ai grandi interrogativi esistenziali. Custodire, riformulare e rivitalizzare quel patrimonio di fede proprio di quasi il 90% dei latino-americani, che rappresentano poco meno della metà dei battezzati cattolici, diviene questione cruciale. Esso è, infatti, minacciato sia dalle correnti di cristianizzazione indotta da una cultura globale sempre più lontana e ostile alla tradizione cattolica, sia dalla diffusione e proliferazione di comunità evangeliche e neo-pentecostali oltreché delle sette. L’esigenza maggiore è quella di far fronte alle lacune della evangelizzazione e della catechesi e di scansare il rischio di tradurre il cristianesimo in moralismo esasperato, messianismo politico, sincretismo ideologico. Sono i tempi della Conferenza di Puebla e poi di Santo Domingo, che si svolgono sotto la guida del pontificato di Giovanni Paolo II, nelle quali emerge l’anelito a riaffermare l’identità cristiana e la missione della Chiesa per suscitare una nuova evangelizzazione che renda la presenza di Cristo più evidente, persuasiva e incisiva nella vita delle persone, delle famiglie e dei popoli.

Sulla scia di questo anelito, la Conferenza di Aparecida ha voluto essere una chiamata forte a tornare all’essenziale dell’essere cristiani. Nel nostro mondo pieno di falsi maestri che seducono e ingannano con illusorie promesse di felicità e di “salvezza” a poco prezzo è davvero importante che i fedeli laici riconoscano in Cristo l’unico vero Maestro e Signore che “ha parole di vita eterna” (cfr. Gv 6, 56) e che si riconoscano suoi discepoli, vale a dire persone che entrano in una comunione di vita con Cristo-Maestro. La generosità del laicato latino-americano traspare oggi dall’impegno di numerosissimi catechisti, dalla fattiva partecipazione alla vita delle parrocchie, dalle comunità cristiane, dalle tante reti di solidarietà vicine ai più poveri, ma è di somma importanza che i laici assicurino una presenza più coerente e fattiva negli areopaghi culturali e sugli scenari politici dove si gioca il destino delle nazioni. Perché, molto c’è ancora da fare in favore della cultura della vita, di uno sviluppo autentico, della lotta alla povertà e di una maggiore equità, di processi di inclusione sociale e per il consolidamento delle democrazie e l’integrazione tra i vari Paesi del continente. Leader politici che si dichiarano cattolici più per raccogliere consensi che per una vera assunzione di responsabilità e per coerenza con la fede e la dottrina sociale della Chiesa, da un lato, e l’individualismo esasperato e il relativismo morale generati dalla società dei consumi, dall’altro, richiamano alla necessità di una approfondita formazione cristiana e di un accompagnamento comunitario che renda i fedeli laici capaci di discernimento illuminato dalla fede e di un impegno coerente e competente nella vita pubblica, per testimoniare la forza trasformatrice della fede e della carità al servizio del bene comune. In tal senso un grande aiuto può venire – come esplicitamente segnalato dal Santo Padre nel suo discorso inaugurale – dai movimenti ecclesiali e dalle nuove comunità che a partire dagli anni Ottanta hanno iniziato a diffondersi nel continente. “Provvidenziali” nel pensiero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, essi rappresentano una straordinaria ricchezza carismatica, educativa e missionaria per la Chiesa e per i popoli. E ciò è emerso con forza nel Congresso dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità organizzato a Bogotá nel marzo 2006 dal Pontificio Consiglio per i Laici e dal Celam come contributo all’iter di preparazione della Conferenza di Aparecida, la prima cui hanno partecipato rappresentanti di queste nuove realtà ecclesiali, dalle quali molto si può imparare in quanto a metodi, cammini e scuole di formazione di veri discepoli e missionari del Signore. Con il loro impeto missionario e la creatività che contraddistingue i loro metodi pedagogici e il loro annuncio di Cristo, i movimenti e le nuove comunità nati per influsso dello Spirito Santo in terra latino-americana apportano uno straordinario contributo alla missione della Chiesa non solo in America Latina ma in molti altri Paesi dell’Occidente opulento e dimentico di Dio, offrendo secondo la legge della traditio e della redditio la fede ricevuta. E, così, al cristianesimo stanco e scoraggiato di tanti, essi rispondono con una fede piena di gioia, di entusiasmo e di coraggio; a un cristianesimo ripiegato su sé stesso, passivo e inibito, rispondono con una fede propositiva, missionaria, priva di falsi complessi d’inferiorità nei confronti del mondo. Ciò che si palesa pure nelle esperienze di rinnovamento della importante tradizione dell’Azione Cattolica e di altre benemerite associazioni di fedeli.

Ad Aparecida Benedetto XVI ha consegnato ai popoli dell’America Latina un manifesto programmatico che vale per tutti i popoli: ogni serio progetto a servizio dell’uomo, per la promozione sociale nella giustizia e nella libertà, deve partire dal riconoscimento della realtà di Dio, del primato di Dio, della sua centralità nella vita dell’uomo. Un primato che si è sempre tentati di rimuovere dimenticando che “chi esclude Dio dal proprio orizzonte falsifica il concetto di “realtà” [e che] solo chi riconosce Dio, conosce la realtà e può rispondere ad essa in modo adeguato e realmente umano”. Per questo, memoria storica, urgenze presenti e traguardi futuri dell’America Latina sono stati delineati dal Papa con lo sguardo fisso sulla verità della “fede in Dio Amore, incarnato, morto e risorto in Gesù Cristo”, fondamento incrollabile di una speranza che non può essere imprigionata in ideologie politiche, movimenti sociali o sistemi economici di sorta. Ricordando che l’evangelizzazione è sempre andata di pari passo con la promozione umana e l’autentica liberazione cristiana, il Santo Padre ha richiamato alla necessità di una catechesi sociale e di un’adeguata formazione nella dottrina sociale della Chiesa, perché “la vita cristiana non si esprime solamente nelle virtù personali, ma anche nelle virtù sociali e politiche” e perché “l’incontro con Dio è, in sé stesso e come tale, incontro con i fratelli, un atto di convocazione, di unificazione, di responsabilità verso l’altro e verso gli altri”. Come può allora la Chiesa, illuminata dalla fede in Cristo, contribuire alla soluzione dei problemi dell’America Latina e del mondo di oggi? Come può rispondere alla sfida della povertà e alla degradazione della dignità dell’uomo? Come può contribuire alla creazione di strutture giuste, che sono condizione indispensabile per una società giusta? Le strutture giuste, ha detto il Papa, non nascono né funzionano senza un consenso morale delle società sui valori fondamentali e sulla necessità di vivere questi valori perfino contro l’interesse personale, ma una società nella quale Dio è assente non trova il consenso necessario sui valori morali e la forza per vivere secondo il modello di questi valori. Compito della Chiesa e sua vocazione fondamentale è dunque “formare le coscienze, essere avvocata della giustizia e della verità, educare alle virtù individuali e politiche”. E i laici cattolici devono maturare sempre più la consapevolezza della responsabilità che essi hanno di essere presenti nella formazione dei consensi necessari e nell’opposizione contro le ingiustizie e di portare la luce del Vangelo nella vita pubblica, culturale, economica e politica, operando in essa come “fermento” e rendendovi Cristo visibile mediante la testimonianza di una vita che splenda di fede, di speranza e di carità.

Stanisław Ryłko,
Presidente

 

Benedetto XVI e i movimenti

Seminario di studio per i Vescovi

Con l’incoraggiamento di Sua Santità Benedetto XVI, il Pontificio Consiglio per i Laici ha organizzato dal 22 al 24 novembre 2007 un seminario di studio con la presenza di un significativo gruppo di vescovi per riflettere e dialogare sulla realtà dei movimenti nella Chiesa. Il 3 giugno 2006, Vigilia di Pentecoste, i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono stati protagonisti di uno straordinario incontro con il Santo Padre in piazza San Pietro. Nei giorni precedenti si era svolto un congresso con la partecipazione di oltre un centinaio di responsabili di queste realtà ecclesiali sul tema: “La bellezza di essere cristiani e la gioia di comunicarlo”. A seguito di questi due avvenimenti, ci è sembrato opportuno proseguire con i pastori provenienti da ogni parte del mondo la riflessione sui movimenti ecclesiali e le nuove comunità come dono dello Spirito Santo per la Chiesa del nostro tempo.

Gli anni che ci separano da una analoga iniziativa del giugno 1999 si sono dimostrati fecondi per una più approfondita conoscenza reciproca e una maggiore consapevolezza del ruolo che queste diverse realtà hanno nell’opera della nuova evangelizzazione. E a questo riguardo, il pensiero del Santo Padre Benedetto XVI si pone in perfetta continuità con il magistero del servo di Dio Giovanni Paolo II.

I lavori del seminario di studio saranno orientati dalle parole di Benedetto XVI “Vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore”. L’espressione è tratta dal discorso rivolto a un gruppo di vescovi in visita ad limina.

Nel corso del seminario – a cui sono stati invitati esponenti di alcuni movimenti ecclesiali e nuove comunità – sono previste relazioni, gruppi di lavoro, testimonianze e dibattiti. Momento culminante dei lavori sarà l’udienza che il Santo Padre concederà a tutti i partecipanti. Dalle risposte ricevute si sta riscontrando interesse per l’iniziativa e adesioni convinte dai vescovi delle Chiese particolari.

I movimenti e le nuove comunità nelle parole del Santo Padre.

Breve rassegna

L’attenzione dei fedeli e dei pastori desiderosi di approfondire gli insegnamenti di Benedetto XVI sui movimenti ecclesiali e le nuove comunità si è concentrata soprattutto sulle parole pronunciate nel memorabile incontro della Vigilia di Pentecoste del 2006 e sul messaggio inviato in occasione del Congresso indetto in preparazione a quell’evento. Durante la Veglia, il Papa sottolineò tra l’altro che lo Spirito Santo dona la vita e la libertà, e che “i movimenti sono nati proprio dalla sete della vita vera” e “vogliono e devono essere scuole di libertà, di questa libertà vera”. Rivolgendosi qualche giorno prima al Congresso, aveva affermato che queste nuove realtà ecclesiali “sono oggi segno luminoso della bellezza di Cristo e della Chiesa, sua Sposa”. Si tratta evidentemente di indicazioni fondamentali che meritano di essere sempre più conosciute e approfondite; tuttavia in moltissime altre occasioni il Pontefice si è soffermato sull’argomento, tracciando le linee fondamentali per una retta comprensione della “nuova stagione aggregativa dei fedeli laici” (Christifideles laici, 29). Vorremmo qui accennare ad alcuni di questi insegnamenti “sparsi”, perché forse non tutti ne sono a conoscenza o ne hanno compreso l’importanza. Altri insegnamenti del Santo Padre verranno proposti nel prossimo numero del nostro Notiziario.

Benedetto XVI ha ribadito più volte che movimenti e nuove comunità non traggono origine da iniziative umane, ma sono dono dello Spirito Santo, come del resto lo è la Chiesa stessa: “Tra le realtà suscitate dallo Spirito nella Chiesa vi sono i Movimenti e le Comunità ecclesiali… Tutta la Chiesa, come amava dire il Papa Giovanni Paolo II, è un unico grande movimento animato dallo Spirito Santo, un fiume che attraversa la storia per irrigarla con la grazia di Dio e renderla feconda di vita, di bontà, i bellezza, di giustizia, di pace” (4 giugno 2006, Regina Caeli). Queste nuove realtà sono considerate dal Papa come un dono per la Chiesa, in particolare per favorire l’attuazione del Concilio Vaticano II: negli ultimi decenni infatti abbiamo assistito a una “vasta fioritura di associazioni, movimenti e nuove realtà ecclesiali suscitati provvidenzialmente dallo Spirito Santo nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II. Ogni dono dello Spirito si trova originariamente e necessariamente al servizio dell’edificazione del Corpo di Cristo, offrendo una testimonianza dell’immensa carità di Dio per la vita di ogni uomo. La realtà dei movimenti ecclesiali, pertanto, è segno della fecondità dello Spirito del Signore, perché si manifesti nel mondo la vittoria di Cristo risorto e si compia il mandato missionario affidato a tutta la Chiesa” (24 marzo 2007, ai membri di Comunione e Liberazione). Sostenendo questa tesi, Benedetto XVI è ben consapevole di porsi in perfetta continuità con gli insegnamenti di Giovanni Paolo II: “Il mio venerato Predecessore, Giovanni Paolo II, ha presentato i movimenti e le nuove comunità sorte in questi anni come un dono provvidenziale dello Spirito Santo alla Chiesa per rispondere in maniera efficace alle sfide del nostro tempo. Ed anche io, altre volte, ho avuto modo di sottolineare il valore della loro dimensione carismatica” (8 febbraio 2007, ai membri del movimento dei Focolari e di Sant’Egidio). Il Papa ne auspica una sempre maggiore diffusione: “Cari rappresentanti dei nuovi movimenti nella Chiesa. La vitalità delle vostre comunità è un segno della presenza attiva dello Spirito Santo! È dalla fede della Chiesa e dalla ricchezza dei frutti dello Spirito Santo che è nata la vostra missione. Il mio augurio è che possiate essere sempre più numerosi, per servire la causa del Regno di Dio nel mondo di oggi” (26 maggio 2006, ai rappresentanti dei movimenti in Polonia).

I movimenti esprimono la varietà dei doni dello Spirito, tutti necessari per l’edificazione della Chiesa, raccolta in unità grazie al ministero dei vescovi in comunione col Papa: “La multiformità e l’unità dei carismi e ministeri sono inseparabili nella vita della Chiesa. Lo Spirito Santo vuole la multiformità dei movimenti al servizio dell’unico Corpo che è appunto la Chiesa. E questo lo realizza attraverso il ministero di coloro che Egli ha posto a reggere la Chiesa di Dio: i vescovi in comunione col Successore di Pietro” (8 febbraio 2007, ai membri del movimento dei Focolari e di Sant’Egidio). L’origine carismatica dei movimenti richiede che siano accolti dai vescovi con attenzione e rispetto, “con molto amore”, nonostante le difficoltà che una tale ondata di novità può comportare in alcune situazioni: “Dopo il Concilio lo Spirito Santo ci ha donato i “movimenti”. Talvolta essi possono apparire al parroco o al vescovo un po’ strani, ma sono luoghi di fede in cui i giovani e gli adulti sperimentano un modello di vita nella fede come opportunità per la vita di oggi. Per questo vi chiedo di andare incontro ai movimenti con molto amore. Qua e là devono essere corretti, inseriti nell’insieme della parrocchia o della Diocesi. Dobbiamo però rispettare lo specifico carattere dei loro carismi ed essere lieti che nascano forme comunitarie di fede in cui la parola di Dio diventi vita” (18 novembre 2006, ai vescovi tedeschi). Non vi è infatti nella Chiesa contrapposizione alcuna tra carisma e istituzione, ma complementarità e reciproca compenetrazione: “Nel messaggio al Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali, il 27 maggio del 1998, il Servo di Dio Giovanni Paolo II ebbe a ripetere che, nella Chiesa, non c’è contrasto o contrapposizione tra la dimensione istituzionale e la dimensione carismatica, di cui i movimenti sono un’espressione significativa, perché entrambe sono coessenziali alla costituzione divina del Popolo di Dio. Nella Chiesa anche le istituzioni essenziali sono carismatiche e d’altra parte i carismi devono in un modo o nell’altro istituzionalizzarsi per avere coerenza e continuità. Così ambedue le dimensioni, originate dallo stesso Spirito Santo per lo stesso Corpo di Cristo, concorrono insieme a rendere presente il mistero e l’opera salvifica di Cristo nel mondo. Questo spiega l’attenzione con cui il Papa e i Pastori guardano alla ricchezza dei doni carismatici nell’epoca contemporanea”. (24 marzo 2007, ai membri di Comunione e Liberazione).

Il Papa detta due regole fondamentali per accogliere i movimenti: “La prima regola ce l’ha data San Paolo nella Prima Lettera ai Tessalonicesi: non spegnere i carismi. Se il Signore ci dà nuovi doni dobbiamo essere grati, anche se a volte sono scomodi. Ed è una bella cosa che, senza iniziativa della gerarchia, con una iniziativa dal basso, come si dice, ma con una iniziativa anche realmente dall’Alto, cioè come dono dello Spirito Santo, nascono nuove forme di vita nella Chiesa, come del resto sono nate in tutti i secoli. Inizialmente erano sempre scomode: anche San Francesco era molto scomodo e per il Papa era molto difficile dare, finalmente, una forma canonica ad una realtà che era molto più grande dei regolamenti giuridici. Per San Francesco era un grandissimo sacrificio lasciarsi incastrare in questo scheletro giuridico, ma alla fine è nata così una realtà che vive ancor oggi e che vivrà in futuro: essa dà forza e nuovi elementi alla vita della Chiesa. Voglio solo dire questo: in tutti i secoli sono nati movimenti. Anche San Benedetto, inizialmente, era un movimento. Si inseriscono nella vita della Chiesa non senza sofferenze, non senza difficoltà. San Benedetto stesso ha dovuto correggere l’iniziale direzione del monachesimo. E così anche nel nostro secolo il Signore, lo Spirito Santo, ci ha dato nuove iniziative con nuovi aspetti della vita cristiana: vissuti da persone umane con i loro limiti, esse creano anche difficoltà. Prima regola dunque: non spegnere i carismi, essere grati anche se sono scomodi. La seconda regola è questa: la Chiesa è una; se i movimenti sono realmente doni dello Spirito Santo, si inseriscono e servono la Chiesa e nel dialogo paziente tra Pastori e Movimenti nasce una forma feconda dove questi elementi diventano elementi edificanti per la Chiesa di oggi e di domani. Questo dialogo è a tutti i livelli. Cominciando dal parroco, dal vescovo e dal Successore di Pietro è in corso la ricerca delle opportune strutture: in molti casi la ricerca ha già dato i suoi frutti” (22 febbraio 2007, ai parroci di Roma).

[Continua sul prossimo numero]

Lo sport: una sfida educativa e pastorale

Il 7 e l’8 settembre avrà luogo, presso il Pontificio Consiglio per i Laici, un seminario internazionale di studio organizzato dalla Sezione “Chiesa e Sport” che affronterà il tema “Lo sport: una sfida pastorale e educativa”, dove la figura del cappellano sportivo sarà al centro di particolare attenzione.

Il primo seminario internazionale di studio, tenutosi nel novembre del 2005, era stato incentrato sul tema “Il mondo dello sport oggi, campo di impegno cristiano” e aveva affrontato, in modo generale, le opportunità e le sfide che questo ambito della società umana in crescente sviluppo pone alla Chiesa. Quell’iniziale scambio di idee aveva aiutato a mettere in rilievo diverse modalità di impegno dei cristiani nel mondo sportivo e il ruolo che la Sezione poteva svolgere in questo contesto.

Un ulteriore momento di studio e riflessione si è avuto nel marzo di quest’anno, quando la Sezione ha collaborato con la Commissione scientifica del gruppo di studio su Chiesa e sport della Conferenza dei vescovi tedeschi per l’incontro organizzato a Mainz, dedicato all’elaborazione degli aspetti antropologici, teologici e pastorali di una visione cristiana dello sport. Per continuare l’opera intrapresa, la Sezione “Chiesa e Sport” considererà nel prossimo seminario di settembre uno degli aspetti pastorali dello sport, quello relativo al ruolo specifico dei cappellani entro il più ampio contesto della missione pastorale della Chiesa nel mondo dello sport e alla luce delle sfide educative attuali.

A questi due giorni di riflessione prenderanno parte responsabili della pastorale sportiva di alcune conferenze episcopali, rappresentanti di associazioni sportive cattoliche, personalità con competenza ed esperienza in questo campo e diversi cappellani di squadre professionistiche e giovanili.

Il seminario inizierà con una riflessione generale sul mondo dello sport nel contesto dell’attuale ampia crisi nell’educazione. A questo, seguirà una panoramica sul ministero pastorale della Chiesa nel mondo dello sport fino ad oggi. Infine, si porrà l’accento sul ruolo e il significato specifico del  cappellano sportivo. Al seminario sono previste anche due tavole rotonde: una sarà dedicata a ciò che atleti professionisti e amatoriali e allenatori si aspettano da un cappellano sportivo; l’altra permetterà di dar voce alle esperienze pastorali di vari cappellani in diversi settori del mondo sportivo. Il seminario sarà anche un’opportunità per uno scambio di idee e per proporre iniziative in vista di alcuni grandi eventi sportivi nel mondo.

A venti anni dalla Mulieris dignitatem

Nel 2008 ricorre il ventesimo anniversario della Lettera Apostolica Mulieris dignitatem di Giovanni Paolo II sulla dignità e vocazione della donna. Questa lettera si colloca in perfetta continuità con l’insegnamento del Concilio Vaticano II che incoraggia una più vasta partecipazione delle donne non solo nell’ambito culturale e sociale, ma pure nell’ambito ecclesiale. Nel decreto Apostolicam actuositatem leggiamo: “Siccome […] ai nostri giorni le donne prendono parte sempre più attiva a tutta la vita sociale, è di grande importanza una loro più larga partecipazione anche nei vari campi dell’apostolato della Chiesa” (n. 9). La preoccupazione della Chiesa per l’effettiva promozione della donna non cessa con il Vaticano II.

Nel 1973, a sei anni dall’erezione del Consilium de Laicis Paolo VI, rispondendo a una esplicita richiesta del Sinodo dei Vescovi e in vista dell’Anno internazionale della donna indetto dalle Nazioni Unite nel 1975, istituisce la “Commissione di studio sulla donna nella società e nella Chiesa”.

Nel 1988, accogliendo l’auspicio del Sinodo dei Vescovi sulla partecipazione dei laici alla vita della Chiesa ad approfondire la questione della donna, Giovanni Paolo II pubblica la Mulieris dignitatem. È significativo che questa lettera sia stata scritta durante l’Anno Mariano, un tempo provvidenziale per guardare alle donne, guardando a Maria. In questo cammino di riflessione, la Mulieris dignitatem è una pietra miliare: per la prima volta un documento pontificio è interamente dedicato alla donna. Giovanni Paolo II procede a un’analisi antropologica alla luce della Rivelazione per ricavare, sia dai primi capitoli della Genesi, sia dalle parole e dalle opere di Gesù Cristo, verità fondamentali quali la pari dignità dell’uomo e della donna creati a immagine di Dio, l’unità dei due e la chiamata alla comunione, l’importanza della complementarità e reciprocità fra uomo e donna, l’apprezzamento del “genio” femminile, la figura di Maria come modello della donna e realizzazione piena dell’essere umano chiamato alla santità.

È un dato di fatto che, a vent’anni dalla Mulieris dignitatem, linguaggio e contenuti del magistero di Giovanni Paolo II non solo sono stati recepiti ma hanno generato una prospettiva di rinnovata valorizzazione della donna e una più acuta consapevolezza dell’importanza della reciprocità fra uomo e donna. Giovanni Paolo II ha gettato le fondamenta di un nuovo femminismo e la sua riflessione ha portato una ventata di aria fresca in una cultura spesso ferita dalle tendenze antagonistiche del rapporto uomo-donna, un tema che verrà ulteriormente sviluppato nella lettera sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo che la Congregazione per la Dottrina della Fede pubblica nel 2004.

Benedetto XVI ha manifestato a sua volta e a più riprese l’apprezzamento della Chiesa per il contributo delle donne. Basti qui citare la catechesi all’udienza generale del 14 febbraio 2007, dedicata proprio alle donne e alla loro responsabilità ecclesiale dalle prime comunità cristiane a oggi.

Nel ventesimo anniversario della Mulieris dignitatem il Pontificio Consiglio per i Laici riprende questo cammino di approfondimento del rapporto uomo-donna e della partecipazione della donna alla missione della Chiesa, organizzando un Convegno sul tema: “Donna e uomo, l’humanum nella sua interezza”, che si svolgerà a Roma nei giorni 7-9 febbraio 2008 con la partecipazione di circa 250 persone provenienti dai cinque continenti. Obiettivi principali del Convegno, procedere a un bilancio del cammino fatto negli ultimi venti anni nell’ambito della promozione della donna e del riconoscimento della sua dignità; avviare una riflessione alla luce della Rivelazione sui nuovi paradigmi culturali e sulle difficoltà con le quali le donne cattoliche devono misurarsi per vivere la propria identità e per collaborare in feconda reciprocità con gli uomini nella edificazione della Chiesa e della società; richiamare le donne alla bellezza della vocazione alla santità, incoraggiandole a rispondervi con crescente consapevolezza e, in quanto protagoniste della missione della Chiesa, a porre al servizio dell’apostolato, della famiglia, del mondo del lavoro e della cultura tutte le ricchezze del “genio” femminile.

Testimoniare Cristo nel mondo del lavoro

IX Forum Internazionale dei Giovani

Le tematiche al centro del IX Forum Internazionale dei giovani “Testimoniare Cristo nel mondo del lavoro” tenutosi a Rocca di Papa dal 28 marzo al 1° aprile u.s. riguardano una delle questioni nodali nell’esperienza umana, e riflettono, specie nell’età giovanile, la complessità del nostro mondo globalizzato, costituendo una sfida per l’evangelizzazione e per la vita cristiana.

In un mondo in veloce trasformazione, dove la frammentazione delle relazioni tradizionali apre la strada a nuovi stili di vita e a non sempre migliori forme di lavoro, segnato dalla marginalizzazione di giovani e anziani e da un crescente divario tra ricchi e poveri, annunciare il Vangelo è veramente una sfida appassionante e difficile.

I quasi trecento delegati, provenienti da circa ottanta Paesi del mondo, invitati a Rocca di Papa dal Pontificio Consiglio per i Laici, hanno affrontato con passione gli intensi giorni del Forum; un’efficace sintesi di quanto vissuto è stata delineata da S.E. mons. Stanisław Ryłko nelle conclusioni: “Confrontandoci con le trasformazioni epocali che ai nostri giorni segnano il mercato del lavoro, penalizzando soprattutto le giovani generazioni, ci siamo chiesti come può il cristiano vivere il proprio impegno lavorativo in un mondo globalizzato che cambia tanto rapidamente e profondamente; come può ritrovare il vero significato della sua fatica quotidiana, perché essa non si trasformi in routine e in un attivismo fine a sé stesso che inaridisce lo spirito; come può vivere situazioni di precarietà o disoccupazione oggi così frequenti e il disagio che generano; se nel mondo del lavoro, ai nostri giorni pesantemente condizionato da ferree leggi di mercato e da una concorrenza spietata, il “Vangelo del lavoro”  proclamato dalla Chiesa abbia ancora qualcosa da dire ai nostri contemporanei e soprattutto ai giovani; come testimoniare Cristo in contesti lavorativi totalmente estraniati dalla logica della fede. Il Forum è stato un tempo di appassionata ricerca delle risposte a questi interrogativi, facendo tesoro delle lezioni ascoltate, del confronto nelle tavole rotonde, del dialogo e degli scambi su esperienze dirette di ciascuno di voi, ma pure dei momenti di preghiera e di raccoglimento davanti al Signore presente nell’Eucaristia”.

Il percorso di questa ricerca, a partire dall’analisi della realtà delineata dai professori Giancarlo Rovati e Michele Tiraboschi e approfondita da una tavola rotonda e da numerosissimi interventi dei delegati, si è sviluppato attorno al tema del significato del lavoro nella vita umana, per poi arrivare al cuore dell’incontro: “Annunciare il ‘Vangelo del lavoro’ oggi” e anche, come espresso nella conferenza del Vescovo di Eichstätt (Germania), S.E. mons. Gregor Maria Hanke osb, “unificare vita professionale e vita cristiana”.

Nell’impossibilità di citare in questa breve cronaca tutti gli ospiti intervenuti nelle conferenze, alle tavole rotonde, ai lavori di gruppo, personalità con esperienze differenti maturate nei cinque continenti, desideriamo rilevare come, con la loro guida e la ricchezza delle loro riflessioni unite alla passione con cui i delegati vi hanno partecipato, il Forum è cresciuto giorno dopo giorno. Le sintesi proposte dai lavori di gruppo costituiscono una preziosa testimonianza di questa dinamica: “È nei fatti e nei gesti quotidiani che ciascuno di noi testimonia Cristo”, “Contraddistinguerci nel coraggio e nell’ascolto. Dobbiamo essere fedeli alla nostra scelta di battezzati”, “Costituire una pastorale del lavoro nei nostri Paesi, dove non esiste ancora, e approfondire la dottrina sociale della Chiesa”, “È importante essere vicini a coloro che soffrono; aiutare i giovani a riconciliare la vita di fede con la vita lavorativa; mettere “in rete” l’esperienza che abbiamo vissuto in questi giorni”, “In questi giorni ho riscoperto la maternità della Chiesa nei confronti dei movimenti. La Chiesa possiede un tesoro di umanità che custodisce non per sé ma per donarlo al mondo. Dobbiamo essere testimoni della carità”.

In questo cammino ci ha sostenuto con la sua autorevole e paterna parola Sua Santità Benedetto XVI, attraverso un messaggio autografo denso di riflessioni ed insegnamenti: “Il riferimento ultimo di ogni attività umana non può che essere l’uomo”; pertanto “ogni attività umana dovrebbe essere occasione e luogo di crescita degli individui e della società”. Riferendosi alle trasformazioni che “hanno modificato radicalmente la fisionomia e le condizioni del mercato del lavoro”, il Papa ha rilevato “le forme preoccupanti di emarginazione e di sfruttamento” che a volte esse creano nei giovani. Di qui l’incoraggiamento del Pontefice che ha rammentato “la necessità di valorizzare la dimensione umana del lavoro e di tutelare la dignità della persona”. Richiamando quanto affermato nel Messaggio per la Giornata mondiale della gioventù, ha concluso: “Non conta soltanto divenire più “competitivi” e “produttivi”, occorre essere “testimoni della carità””.

Esperienza di fede e dell’universalità della Chiesa, il Forum ha vissuto una forte dinamica spirituale attraverso i momenti di preghiera, le celebrazioni eucaristiche – presiedute, oltre che da S.E. mons. Ryłko, dai cardinali Renato Martino e Ivan Dias e da S.E. mons. Josef Clemens –, il pellegrinaggio sui passi degli Apostoli Pietro e Paolo, cui è stata dedicata una giornata, ed infine con l’incontro in piazza San Pietro con Sua Santità Benedetto XVI, per la XXII Giornata mondiale della gioventù.

Verso Sydney

In Viaggio con la Croce e l’Icona delle GMG

Terminato il viaggio della croce e dell’icona della Vergine Maria in Africa

Nell’ultima fase del pellegrinaggio nel continente africano, che ha preso il via dopo il Natale del 2006, la Croce e l’Icona hanno toccato i Paesi di Tanzania, Malawi, Zambia, Botswana, Sudafrica, Swaziland, Mozambico, Madagascar. Qui, come nelle tappe precedenti, una miriade di giovani e meno giovani, cristiani e non, hanno dato il benvenuto alla Croce e all’Icona con cori festosi e danze prima di chinarsi in adorazione e affidare a Gesù e a Maria le loro intenzioni. Il periodo di permanenza della Croce e dell’Icona non è stato sempre uguale per i vari paesi. Tuttavia, anche quando sono state accolte solo per due giorni come nel caso dello Swaziland e del Botswana, quei brevi momenti sono stati vissuti come un tempo di grazia. A volte, la Croce e l’Icona non potevano raggiungere i giovani nelle loro comunità com’è accaduto in Mozambico. Infatti, il tempo stringeva e la stagione delle piogge aveva reso molti luoghi inaccessibili. I giovani si sono pertanto dati appuntamento a Maputo, partendo con largo anticipo per farsi trovare pronti all’arrivo della Croce e dell’Icona. A ogni tappa, la Chiesa locale indicava le proprie priorità che spesso si sono tramutate in intenzioni di preghiera. In Sudafrica ad esempio, la Croce e l’Icona si sono recate in alcuni territori del paese come la Eastern Cape, che gli stessi organizzatori non hanno esitato a chiamare “la terra della morte, del disastro e della disperazione”. Qui, la droga, l’assenza di prospettive lavorative, ma soprattutto l’Aids, mietono le loro vittime tra i più giovani. Ma stretti attorno ai loro vescovi e pieni di speranza, i giovani sudafricani hanno accoratamente pregato il Signore e sua Madre, fattisi ancora più vicini in occasione di questo pellegrinaggio, di concedere la guarigione al loro paese e al loro popolo.

Con la tappa del Madagascar, si è consumato l’ultimo atto di una straordinaria esperienza di fede iniziata il 12 aprile 2006 in Senegal. Politici, membri del governo, alte cariche istituzionali si sono uniti al Nunzio apostolico, ai vescovi ma soprattutto a una folla immensa di giovani cristiani per offrire alla Croce e all’Icona un’accoglienza degna degli ospiti più illustri. Alla cerimonia di congedo all’aeroporto di Antananarivo, era idealmente presente tutta l’Africa e non soltanto quella ventina di Paesi che hanno avuto il privilegio di ospitare la Croce e l’Icona durante questo lungo pellegrinaggio.

Il 17 febbraio 2007 la Croce e l’Icona sono partite dall’Africa alla volta di Seul in Corea, dove sono arrivate per guidare l’ultima tappa di preparazione della Gmg di Sydney, un percorso di avvicinamento che attraverserà numerosi paesi dell’Asia e del Pacifico.

Il passaggio in Corea, Filippine e isole del Pacifico

Ogni sosta effettuata nel cammino dall’Africa verso l’Australia ha avuto la propria caratteristica speciale, ma un sentimento che le ha riunite tutte è stato certamente quel senso di unità con i giovani del resto del mondo sperimentato davanti a quella Croce e a quell’Icona che ormai hanno viaggiato per numerosi Paesi e che sono state toccate da numerosi coetanei.

I giovani della Corea hanno portato la Croce e l’Icona al cosiddetto “Ponte della Libertà” nei pressi della zona di frontiera con  la Corea del Nord, e hanno pregato per l’unità del popolo delle due parti del Paese e per la pace nel mondo, convinti che i giovani hanno un ruolo importante da giocare per assicurare questo obiettivo. La visita nelle Filippine ha risvegliato la consapevolezza nella Chiesa di questo Paese che il proprio ministero non può restare concentrato al suo interno ma deve uscire fuori verso i tanti giovani che non hanno ancora incontrato personalmente Gesù Cristo. Al loro arrivo all’isola di Guam, la Croce e l’Icona sono state portate in pellegrinaggio nel territorio per quattro giorni accompagnate da una grande folla di giovani e famiglie. Poi, sono rimaste per poco meno di un giorno a Majuro, nelle Isole Marshall, dove sono state seguite in processione per otto miglia da numerose persone. Altra breve ma intensa sosta è stata quella alle Isole Chuuk. Qui sono state portate di parrocchia in parrocchia su piccole barche lungo i fiumi, attraverso la giungla e per mare, navigando di isola in isola, salutate da gente che cantava e lanciava fiori. La sosta successiva è stata a Palau, per poi passare in Papua Nuova Guinea, dove si è concentrata la più grande folla mai vista in queste zone per seguire la Croce e l’Icona in processione. Una delle aree visitate nelle Isole Salomone era stata devastata da un terremoto e uno tsunami solo due settimane prima. I giovani della regione hanno passato una notte in preghiera con la Croce e l’Icona accanto alla cattedrale danneggiata riflettendo sulla croce come simbolo della Resurrezione. La riconciliazione è stato invece il tema del passaggio della Croce e dell’Icona a Timor Leste, un Paese dove si sono avute recenti tensioni tra le comunità locali. Il viaggio è continuato di isola in isola: Kiribati, Samoa Occidentali, Samoa Americane, Tahiti, Tonga – dove la Croce e l’Icona sono state accolte da folle di giovani in abiti tradizionali e dove le piogge torrenziali non sono riuscite a interrompere le celebrazioni – nelle Isole Fiji, in Nuova Caledonia, a Vanuatu. In Nuova Zelanda il percorso di tre settimane è stato organizzato davvero bene. Il pellegrinaggio ha infatti cercato di raggiungere i giovani in ogni loro situazione: a scuola, nelle aree rurali e urbane, tra le minoranze etniche ecc. e ha fatto sosta per la preghiera in luoghi carichi di significati speciali nella memoria locale.

La Croce e l’Icona saranno accolte a Sydney il 1° luglio dove avrà inizio un pellegrinaggio di un anno per le diocesi australiane che condurrà i giovani del Paese verso la Giornata mondiale del 2008.

La preparazione della Gmg 2008

In tutto il mondo Internet è diventato il mezzo più usato dagli uffici di pastorale giovanile per raccogliere le iscrizioni dei giovani pellegrini, per informarli sugli incontri, le celebrazioni liturgiche e gli altri raduni. Tramite la rete, le parrocchie vengono incoraggiate a sponsorizzare la partecipazione di alcuni loro giovani rappresentanti e ai giovani viene suggerito di essere creativi nel ricercare forme di finanziamento per il loro viaggio.

La registrazione dei gruppi, tramite il sito ufficiale, si è aperta a marzo, mentre l’iscrizione dei singoli pellegrini comincerà a luglio. Per la Gmg di Sydney 2008, infatti, ogni membro di un gruppo dovrà registrarsi singolarmente. Dall’inizio del 2007 ad oggi i rappresentanti del Comitato organizzatore di Sydney 2008 sono stati a Roma quattro volte per incontrarsi con il Pontificio Consiglio per i Laici e trattare le questioni tecniche e organizzative. Anche alcuni ufficiali del Governo sono stati a Roma per affrontare alcune questioni sul piano della sicurezza con il Vaticano. Il secondo incontro pastorale in preparazione alla Gmg 2008 si terrà a Sydney dal 15 al 17 ottobre 2007 e saranno invitati i rappresentanti della pastorale giovanile delle Conferenze episcopali e di movimenti, comunità e associazioni internazionali.

***

Fondazione “Giovanni Paolo II per la gioventù”

La Fondazione “Gioventù Chiesa Speranza” ha cambiato nome. A seguito della decisione presa dal Consiglio di amministrazione della Fondazione nel corso della riunione dell’8 gennaio 2007, e in accordo con i superiori del Pontificio Consiglio per i Laici, il nome nuovo dato alla Fondazione è “Giovanni Paolo II per la gioventù”. Si rende così omaggio al Pontefice che ebbe la grande intuizione delle Giornate mondiali della gioventù, eventi che hanno dato un grande slancio alla pastorale giovanile nella Chiesa.

La Fondazione è nata per sostenere le attività della Sezione “Giovani” del Dicastero ed è stata eretta in persona giuridica pubblica il 29 giugno 1991 dal presidente del Pontificio Consiglio per i Laici al fine di “concorrere alla messa in pratica dell’insegnamento del magistero della Chiesa cattolica in ordine alla priorità della pastorale giovanile particolarmente manifestata nelle giornate mondiali della gioventù” e di “promuovere l’evangelizzazione dei giovani e sostenere la pastorale giovanile in tutto il mondo” (Statuto, artt. 1, 2.1).

Riconoscimenti giuridici e approvazioni statutarie

Il Pontificio Consiglio per i Laici:

con decreto del 16 ottobre 2006 ha approvato i nuovi statuti della Fédération Internationale des Mouvements d’Adultes Ruraux Catholiques (FIMARC).

Con decreto dell’8 dicembre 2006, ha concesso al Movimento di Spiritualità Vivere In l’approvazione definitiva degli statuti.

Con decreto del 1º gennaio 2007 ha approvato i nuovi statuti dell’Union Mondiale des Organisations Féminines Catholiques (UMOFC).

Con decreto del 22 gennaio 2007, ha concesso l’approvazione definitiva degli statuti dell’associazione Silenziosi Operai della Croce.

Con decreto del 9 febbraio 2007, ha approvato le modifiche apportate agli statuti dell’Associazione Laicale “Memores Domini”.

Con decreto del 22 febbraio 2007, ha riconosciuto come associazione internazionale di fedeli la Comunità Cattolica Shalom, approvandone gli statuti “ad experimentum”.

Con decreto del 15 marzo 2007, ha approvato le modifiche apportate agli statuti dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari).

Con decreto del 15 marzo 2007 ha approvato i nuovi statuti de l’Association Internationale des Charités (AIC).

Con decreto del 25 marzo 2007, ha riconosciuto come associazione internazionale di fedeli, l’associazione Franciscanos de María, approvandone gli statuti “ad experimentum”.

Con decreto del 5 aprile 2007, ha riconosciuto come associazione internazionale di fedeli, l’associazione Les Maisons d’adoration, approvandone gli statuti “ad experimentum”.

Con decreto dell’11 aprile 2007 ha approvato i nuovi statuti del Mouvement Internationales des Intellectuels Catholiques (MIIC - Pax Romana).

Con decreto del 26 aprile 2007 ha approvato i nuovi statuti dell’Association Catholique Internationale de Services pour la Jeunesse Féminine (ACISJF - In Via).

Con decreto del 19 maggio 2007, ha concesso all’associazione Institute for World Evangelization - ICPE Mission l’approvazione definitiva degli statuti.

Con decreto del 26 maggio 2007, ha concesso l’approvazione definitiva degli statuti della Comunità Missionaria di Villaregia.

Con decreto del 27 maggio 2007 ha approvato i nuovi statuti della Fédération Internationale des Hommes Catholiques (FIHC - Unum Omes).

Con decreto del 15 giugno 2007, ha riconosciuto come associazione internazionale di fedeli, l’associazione Apostolate for Family Consecration, approvandone gli statuti “ad experimentum”.

Attualmente, il Dicastero sta procedendo all’esame delle domande di riconoscimento canonico presentate dalle seguenti aggregazioni laicali: Alliance of the Holy Family International, Fondacio, Comunità Cattolica d’Integrazione, Families of Nazareth Movement, Milicia de Santa María, Famiglia Speranza, Rinnovamento Carismatico Servi di Cristo Vivo, Movimento Luce-Vita, Movimento Apostolico di Schönstatt, Hogares Nuevos-Obra de Cristo, Comunità Cenacolo, Comunità Cançao Nova, Cellule Parrocchiali di Evangelizzazione, Pan-American Health Care Network, Fédération Internationale des Centres de Préparation au Mariage, Movimiento de la Palabra de Dios.

Prosegue il processo di riassetto canonico delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche (OIC). Finora sono stati approvati i nuovi statuti di dieci di queste realtà: ACISJF - In Via, AIC, BICE, CIJOC, FIHC - Unum Omnes, FIMARC, MIAMSI, MIIC - Pax Romana, UCIP, UMOFC.

Visite ad limina

Tra il novembre del 2006 e l’aprile di quest’anno si è svolta la visita ad limina dei vescovi italiani. I presuli si sono avvicendati regione per regione per manifestare la piena comunione con la Sede di Pietro, esprimendo personalmente gratitudine al Santo Padre per il suo intervento al recente Convegno nazionale della chiesa italiana a Verona, un contributo essenziale per orientare la pastorale in Italia per i prossimi anni.

Il nostro dicastero ha accolto le delegazioni di Lazio, Emilia e Romagna, Marche, Puglia, Sicilia e Toscana. Gli incontri hanno confermato le parole del Papa a Verona, che descrivono l’Italia come “un terreno assai favorevole per la testimonianza cristiana”, dove “le tradizioni cristiane sono spesso ancora radicate e continuano a produrre frutti, mentre è in atto un grande sforzo di evangelizzazione e catechesi, rivolto in particolare alle nuove generazioni, ma ormai sempre più anche alle famiglie”. I vescovi infatti hanno testimoniato sia della ripresa dell’associazionismo tradizionale, sia della sorprendente diffusione dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità, che stanno contrastando efficacemente l’avanzare del relativismo, estrema deriva della secolarizzazione, nonché, secondo Benedetto XVI, “un taglio radicale e profondo non solo con il cristianesimo ma più in generale con le tradizioni religiose e morali dell’umanità”.

I vescovi ci  hanno informato sui progressi del “Progetto culturale” elaborato dalla CEI con il contributo di tanti laici, e definito dal Papa “un’intuizione felice e un contributo assai importante” perché i cattolici dispongano di strumenti idonei a far crescere la cultura del Paese. Un’opera di autentica evangelizzazione, infatti, “non è mai un semplice adattarsi alle culture, ma è sempre anche una purificazione, un taglio coraggioso che diviene maturazione e risanamento, un’apertura che consente di nascere a quella “creatura nuova” che è il frutto dello Spirito Santo”.

Abbiamo ripercorso con i vescovi i cinque ambiti dell’esistenza umana, che hanno determinato l’organizzazione del dibattito al Convegno di Verona: abbiamo parlato della testimonianza dei fedeli laici sulla vita affettiva e la famiglia, sul lavoro e la festa, sull’educazione e la cultura, sulle condizioni di povertà e di malattia, sulle responsabilità della vita sociale e politica. In questo quadro è stato approfondito il tema della formazione cristiana come riscoperta delle potenzialità insite nei sacramenti dell’iniziazione affinché, secondo le indicazioni del Papa, “giunga a compimento effettivo, nella realtà quotidiana della nostra vita, ciò che lo Spirito Santo ha intrapreso in noi col Battesimo: siamo chiamati infatti a divenire donne e uomini nuovi, per poter essere veri testimoni del Risorto e in tal modo portatori della gioia e della speranza cristiana nel mondo, in concreto, in quella comunità di uomini entro la quale viviamo”.

L’impegno sociale e politico dei cattolici mostra incoraggianti segni di ripresa, dopo un periodo in cui era prevalso un atteggiamento rinunciatario, di appiattimento su posizioni estranee all’esperienza cristiana; bisogna però ancora lavorare perché si possa fronteggiare, secondo l’auspicio del Pontefice, con “determinazione e chiarezza di intenti, il rischio di scelte politiche e legislative che contraddicano fondamentali valori e principi antropologici ed etici radicati nella natura dell’essere umano, in particolare riguardo alla tutela della vita umana in tutte le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale, e alla promozione della famiglia fondata sul matrimonio, evitando di introdurre nell’ordinamento pubblico altre forme di unione che contribuirebbero a destabilizzarla, oscurando il suo carattere peculiare e il suo insostituibile ruolo sociale”. D’altronde il Papa a Verona ha riconosciuto che “la testimonianza aperta e coraggiosa che la Chiesa e i cattolici italiani hanno dato e stanno dando a questo riguardo sono un servizio prezioso all’Italia, utile e stimolante anche per molte altre Nazioni. Questo impegno e questa testimonianza fanno certamente parte di quel grande “sì” che come credenti in Cristo diciamo all’uomo amato da Dio”.

Contatti con associazioni e movimenti

  • Il 16 gennaio S.E. mons. Stanisław Ryłko ha ricevuto i fondatori della Comunità Missionaria di Villaregia, padre Luigi Prandin e la dott.ssa Maria Luigia Corona.

  • Il 18 gennaio S.E. mons. Josef Clemens ha ricevuto i responsabili della Comunità Missionaria di San Paolo Apostolo e di Maria, Madre della Chiesa, che ha sede nell’arcidiocesi di Paderborn (Germania).

  • Il 23 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto padre Bernard Michon, Responsabile dei Foyers de Charité.

  • S.E. mons. Ryłko il 27 gennaio ha ricevuto il nuovo Presidente della Federazione Internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici (FIAMC), dott. José María Simón de Castellvi.

  • Il 29 gennaio S.E. mons. Ryłko si è incontrato con il dott. Ernesto Preziosi, Segretario generale della Federazione Internazionale degli Uomini Cattolici (FIHC Unum Omnes).

  • Il 31 gennaio S.E. mons. Ryłko ha ricevuto padre Hans Stapel, fondatore della Fazenda da Esperança, comunità nata in Brasile e oggi presente pure in altri Paesi, che attraverso il lavoro, la preghiera e uno stile di vita familiare opera per il recupero di giovani tossicodipendenti e alcolisti.

  • S.E. mons. Ryłko il 1° febbraio ha ricevuto i responsabili della Federazione Internazionale dei Pueri Cantores (FIPC).

  • Il 1° febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il M° J.M. Torrents, Presidente della Foederatio Internationalis Pueri Cantores, con l’Assistente ecclesiastico don Robert Tyrała.

  • Il 2 febbraio S.E. mons. Ryłko ha ricevuto la dott.ssa Chiara Amirante, fondatrice dell’associazione Nuovi Orizzonti.

  • Il 5 febbraio S.E. mons. Ryłko è intervenuto all’incontro annuale dei vescovi amici del Movimento dei Focolari, svoltosi a Castelgandolfo.

  • Il 7 febbraio il prof. Carriquiry ha incontrato il sig. Yves Marie-Lanoë, Presidente del Bureau International Catholique de l’Enfance (BICE) e l’Assistente ecclesiastico S.E. mons. Del Castillo.

  • Il 13 febbraio S.E. mons. Ryłko ha ricevuto don Julián Carrón, Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione.

  • Il 13 febbraio il prof. Carriquiry ha ricevuto il sig. Moysés Louro de Azevedo Filho, fondatore della Comunità Cattolica Shalom.

  • S.E. mons. Ryłko il 14 febbraio si è incontrato con i membri dell’Esecutivo della Comunità di Vita Cristiana (CVX).

  • Il 20 febbraio S.E. mons. Clemens ha incontrato la sig.ra Traudl Wallbrecher, Responsabile della Comunità Cattolica di Integrazione (KIG).

  • Il 23 febbraio il prof. Guzmán Carriquiry ha incontrato i dirigenti del Bureau de la Maintenance des Confréries de Pénitents francese.

  • Il 24 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il col. Reinhard Kloss e il col. Michael Jedlička, rispettivamente Presidente e Segretario generale dell’Apostolato Militare Internazionale (AMI).

  • Il 25 febbraio S.E. mons. Ryłko ha visitato la sede della Confederazione delle Comunità Cattoliche d’Integrazione a Grottaferrata e si è incontrato con i membri della direzione generale.

  • Il 26 febbraio S.E. mons. Ryłko ha ricevuto padre Yves Le Saux, responsabile dei sacerdoti della Comunità dell’Emmanuele.

  • Il 9 marzo S.E. mons. Ryłko ha ricevuto il prof. Matteo Calisi, Presidente della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships, e il sig. Oreste Pesare, Direttore esecutivo dell’International Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS).

  • S.E. mons. Ryłko il 10 marzo ha presieduto a Barcellona la liturgia eucaristica di ringraziamento per il 39° anniversario della Comunità di Sant’Egidio.

  • Il 12 marzo S.E. mons. Ryłko ha incontrato i coniugi Francisco e Annelise Nuño, nuovi rappresentanti del Movimento di Schönstatt in Italia.

  • S.E. mons. Ryłko il 13 marzo ha ricevuto padre Michele Vassallo, Coordinatore nazionale dell’associazione Rinnovamento Carismatico Servi di Cristo Vivo.

  • Il 15 marzo S.E. mons. Ryłko ha presieduto, nella basilica di Santa Maria in Trastevere, la celebrazione eucaristica di ringraziamento per il riconoscimento pontificio della Comunità Cattolica Shalom.

  • Il 17 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Baldur Hermans e mons. Robert Guglielmone, rispettivamente Segretario generale e Assistente ecclesiastico della Conferenza Internazionale Cattolica dello Scoutismo (CICS).

  • Il 13 aprile S.E. mons. Josef Clemens e la dott.ssa Rocío Figueroa hanno incontrato il sig. Daniel Guery, Presidente del Mouvement International d’Apostolat des Milieux Sociaux Indépendants (MIAMSI) e la sig.ra Maria Bianca Pisoni, membro del bureau internazionale.

  • Il 18 aprile S.E. mons. Clemens ha tenuto una meditazione alla Comunità di S. Egidio, presso la basilica di S. Maria in Trastevere a Roma, sul libro Gesù di Nazaret di Benedetto XVI.

  • S.E. mons. Ryłko ha presieduto la celebrazione eucaristica di apertura dei lavori del XX Convegno internazionale della Comunità Gesù Risorto che si è svolto a Chianciano Terme nei giorni 22-25 aprile sul tema “Un anno di grazia del Signore” con la partecipazione di circa seimila persone.

  • Il 26 aprile mons. Kohn ha ricevuto la visita dei signori Stefano Cascio, Nina von Heereman e Mayda Rojas, promotori di “Adoremus: Incontro internazionale dei gruppi giovanili di adorazione eucaristica” i quali hanno presentato l’edizione 2007 dell’incontro.

  • Il 3 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo dei Foyers de Charité.

  • Il 4 maggio S.E. mons. Ryłko si è incontrato con i responsabili della Federazione Internazionale delle Comunità dell’Arca.

  • Il 5 maggio S.E. mons. Ryłko ha celebrato la Santa Messa per i membri della Fraternità di Comunione e Liberazione riuniti a Rimini per gli esercizi spirituali annuali.

  • L’8 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo della Internationale Akademie für Musik und Evangelisation (IME), una delle scuole internazionali di evangelizzazione della Comunità dell’Emmanuele ad Altötting (Germania).

  • Dal 14 al 16 maggio S.E. mons. Clemens ha partecipato ad Alsópáhok (Ungheria) alla XXXI Assemblea generale dell’Opera Kolping Internazionale (IKW) ed ha tenuto una relazione su “La Chiesa nel mondo di oggi. Impulsi della costituzione pastorale Gaudium et spes per la presenza della Chiesa e delle associazioni cattoliche nel mondo contemporaneo”.

  • Il 19 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto i coniugi Corso ed Elena Pecori Giraldi dell’associazione Movimento Gloriosa Trinità di Milano.

  • Il 20 maggio S.E. mons. Clemens ha presieduto la Messa solenne nella Cappella del Coro della basilica San Pietro in Vaticano nella ricorrenza dei sessanta anni di fondazione del Movimento Internazionale degli Intellettuali Cattolici (MIIC-Pax Romana).

  • Il 21 maggio mons. Kohn ha ricevuto la visita del sig. Kevin J. Ahern, Presidente del Mouvement International des Étudiants Catholiques (MIEC-Pax Romana), e del sig. Christopher Derige Malano, rappresentante del movimento per l’America del Nord.

  • Il 25 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto P. Heinrich Walter, Presidente del Presidium generale del Movimento Apostolico di Schönstatt.

  • Il 26 maggio S.E. mons. Clemens ha presieduto la celebrazione eucaristica della vigilia di Pentecoste nella cattedrale di S. Cristoforo di Roermond (Olanda) per le associazioni ecclesiali e i  movimenti presenti in Diocesi. Il giorno seguente ha celebrato la S. Messa della solennità di Pentecoste nella cattedrale di San Servaas a Maastricht (Olanda).

  • Il 31 maggio mons. Kohn ha incontrato padre Vincenzo Benetollo, O.P., Presidente della Società Internazionale Tommaso d’Aquino.

  • Il 1° giugno S.E. mons. Ryłko ha ricevuto il sig. Mario Cappello, presidente dell’Istituto Cattolico per l’Evangelizzazione (ICPE Mission); nella stessa giornata ha incontrato padre Laurent Fabre,  S.I., fondatore della Comunità “Chemin Neuf”.

  • Il 4 giugno S.E. mons. Clemens ha presieduto la celebrazione eucaristica in S. Maria della Pietà in Vaticano, in occasione dei sessanta anni di fondazione dell’opera di assistenza Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS).

  • Il 9 giugno S.E. mons. Clemens si è incontrato a Roma con un gruppo di partecipanti al secondo Istituto internazionale di formazione per i leader del Rinnovamento carismatico, organizzato dall’International Catholic Charismatic Renewal Services (ICCRS).

  • L’11 giugno S.E. mons. Ryłko ha ricevuto il presidente, sig. Jerome F. Coniker, e un gruppo di responsabili dell’Apostolate for Family Consecration.

  • Il 19 giugno mons. Kohn ha accompagnato S.E. mons. Ryłko nella sede della “Emmanuel School of Mission” della Comunità dell’Emmanuele per un incontro con i responsabili e gli studenti a chiusura dell’anno accademico 2006/07.

  • Il 20 e il 21 giugno il prof. Carriquiry ha partecipato all’Assemblea generale della Conferenza delle Organizzazioni Internazionali Cattoliche (COIC) che si è tenuta a Parigi.

  • Il 22 giugno il prof. Carriquiry e mons. Delgado Galindo hanno ricevuto la visita del sig. Gérard Testard, Presidente di Fondacio. Il sig. Testard è stato ricevuto anche da mons. Kohn.

  • Il 26 giugno S.E. mons. Ryłko ha ricevuto padre Santiago Martín, fondatore dei Franciscanos de María.

  • Il 27 giugno S.E. mons. Ryłko ha ricevuto la visita di padre Manuel Morujeo, Consigliere generale della Compagnia di Gesù, e padre Claudio Barriga, nuovo Responsabile dell’Apostolato della Preghiera e del Movimento Eucaristico Giovanile. I due padri gesuiti sono stati ricevuti anche da mons. Kohn.

  • Il 27 giugno mons. Kohn ha ricevuto la dott.ssa Maria Grazia Tibaldi, Presidente del Forum Internazionale dell’Azione Cattolica (FIAC) e la sig.ra Oana Tuduce, Responsabile dell’Azione Cattolica in Romania e del Coordinamento Giovani del FIAC.

Altri appuntamenti

  • L’8 gennaio S.E. mons. Josef Clemens ha partecipato all’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione della Fondazione “Gioventù Chiesa Speranza”.

  • Il 17 gennaio S.E. mons. Stanisław Ryłko ha presieduto a Ischia la solenne celebrazione eucaristica di chiusura dell’Anno giubilare antoniano indetto in ricordo del 1650° della morte di sant’Antonio abate e la veglia diocesana di preghiera, che si è svolta la sera sul tema “Sulle ali dello Spirito” con la partecipazione dei fondatori e responsabili dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità presenti nell’isola.

  • Il 18 gennaio mons. Francis Kohn ha ricevuto il vescovo di Ajaccio (Francia), S.E. mons. Jean-Luc Brunin accompagnato da un sacerdote e da quattro giovani diaconi della diocesi.

  • Il 19 gennaio il prof. Carriquiry ha ricevuto la signora Elisabeth Algier, Presidente di Famille Cor Unum, il rev. Robert Mendiburu, Presidente generale dell’Istituto secolare dei Preti del Cuore di Gesù e la signorina Isabelle Lécutand, Responsabile dell’Istituto secolare femminile del Cuore di Gesù.

  • Il 19 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto la Commenda dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania nella sede dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania presso la S. Sede, per mano dell’ambasciatore S.E. il sig. Hans-Henning Horstmann, alla presenza di S.E. mons. Stanisław Ryłko e del  prof. Guzmán Carriquiry.

  • Il 24 gennaio S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.E. il sig. Georges Santer, ambasciatore del Lussemburgo presso la Santa Sede.

  • Il 30 gennaio il prof. Carriquiry ha incontrato l’onorevole Olimpia Tarsia, Presidente del Comitato “Donne e vita”.

  • Il 31 gennaio il prof. Carriquiry ha incontrato i dirigenti dell’associazione Italia solidale.

  • Il 2 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto padre Vincent Cabanac, Redattore capo de La Documentation Catholique e di Le Pèlerin e responsabile della pastorale giovanile promossa dagli Agostiniani dell’Assunzione. Padre Cabanac è stato ricevuto anche da mons. Kohn.

  • S.E. mons. Ryłko è intervenuto al Simposio organizzato a Roma nei giorni 3-4 febbraio dalla Conferenza Mondiale degli Istituti Secolari (CMIS) sul tema “Questo è il tempo per noi. Gli Istituti secolari a 60 anni dalla Provida Mater”.

  • Il 6 febbraio S.E. mons. Clemens ha incontrato presso la sede del Dicastero i responsabili della pastorale laicale e i delegati dei Consigli parrocchiali delle diocesi austriache accompagnati da S.E. mons. Egon Kapellari, vice-presidente della Conferenza episcopale d’Austria e S.E. mons. Alois Schwarz, vescovo della diocesi di Gurk-Klagenfurt (Austria).

  • Il 7 febbraio mons. Kohn ha incontrato il prof. Alfredo Luciani, Presidente dell’Associazione internazionale “Carità politica” e la sua assistente, la signora Virginie Leclercq.

  • L’8 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto mons. Carlo Mazza, Direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza episcopale italiana.

  • Il 9 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.E. mons. Ludwig Schick, vescovo della diocesi di Bamberg (Germania).

  • Il 10 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.E. mons. Ivan Prendja, arcivescovo della diocesi di Zadar (Croazia).

  • Il 13 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Hans J. Götz della Fondazione Götz del Liechtenstein.

  • Il 14 febbraio il prof. Carriquiry è stato invitato dall’Associazione Volontari Servizio Internazionale (AVSI) nella Repubblica di San Marino per una conferenza sull’America Latina.

  • Il 19 febbraio S.E. mons. Clemens ha tenuto una relazione sul tema “Essere cristiani in un tempo di svolte” ai membri di lingua tedesca delle case generalizie degli istituti religiosi maschili e femminili presenti a Roma. L’incontro si è tenuto presso la Casa generalizia della Società del Divin Verbo (SVD).

  • Il 21 febbraio S.E. mons. Josef Clemens, il prof. Guzmán Carriquiry e mons. Francis Kohn  hanno avuto un incontro di lavoro per l’organizzazione della Gmg di Sydney con il vescovo S.E. mons. Anthony Fisher, responsabile del Comitato organizzatore, e il sig. Danny Casey membro dello stesso Comitato.

  • Alla riunione del 24 aprile ha partecipato anche il Presidente del Dicastero S.E. mons. Stanisław Ryłko.

  • Il 22 febbraio S.E. mons. Clemens ha portato il saluto del Dicastero ai partecipanti al Seminario di studio sul tema “Giovani e cultura secolarizzata”, organizzato presso la sede del Pontificio Consiglio per i Laici dall’Associazione Internazionale Missionari della Carità Politica, dall’Università Cattolica e dal Pontificio Consiglio della Cultura. Al Seminario mons. Kohn ha tenuto una relazione sul tema.

  • Il 23 febbraio mons. Kohn ha ricevuto la visita del sig. André Récipon, Presidente emerito dell’Associazione Raoul Follereau, e della sig.ra Paola Pagani.

  • Il 23 febbraio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Bernd Posselt, membro del Parlamento europeo e Presidente della Paneuropa-Union Deutschland. Lo stesso giorno ha partecipato a una riunione interdicasteriale presso il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.

  • Dal 1° al 4 marzo S.E. mons. Clemens ha partecipato a Mainz (Germania) al Simposio internazionale su “La visione cristiana dello sport. Aspetti antropologici, teologici e pastorali”, organizzato dalla commissione “Chiesa e sport” della Conferenza episcopale tedesca in collaborazione con il Pontificio Consiglio per i Laici, intervenendo sul tema: “I compiti della Sezione Chiesa e Sport del Pontificio Consiglio per i Laici”.

  • L’8 marzo il prof. Carriquiry e mons. Delgado Galindo hanno ricevuto S.Em. il sig. cardinale Oscar Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras) e Presidente del Pan American Catholic Health Care Network, accompagnato dall’avv. Michael Lampert. Il cardinale è stato ricevuto anche da S.E. mons. Clemens.

  • Il 9 marzo S.E. mons. Clemens e mons. Kohn hanno avuto una riunione con il Comitato di presidenza della Fondazione “Giovanni Paolo II per la gioventù”. Presenti il Presidente, dott. Marcello Bedeschi, il Vice-presidente, ing. Lorenzo Serri, il Segretario generale, dott. Paolo Bessio, e il Tesoriere sig. Gabriele Turella.

  • Il 12 marzo S.E. mons. Clemens ha presieduto, presso la sede del Dicastero, un Seminario di studio della “Conferenza delle associazioni studentesche cattoliche in Germania”.

  • Il 15 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.E. mons. Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo di Lecce, Presidente della Conferenza episcopale pugliese; lo stesso giorno ha ricevuto S.E. mons. Jaroslav Pryriz, vescovo ausiliare di Sambir-Drohobych degli Ucraini (Ucraina).

  • Il 16 marzo il prof. Carriquiry è stato invitato dall’Associazione “Fede e cultura” a tenere una conferenza a Barcellona (Spagna) sul tema: “Fede, ragione e cultura nel Magistero di Benedetto XVI”. Nel corso del suo soggiorno a Barcellona, il 18 marzo il prof. Carriquiry ha parlato anche ai professori di diverse Università riuniti per un convegno su ricerca universitaria e passione per la verità.

  • Il 17 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Wolfgang Thierse, Vicepresidente del Parlamento Tedesco. Lo stesso giorno ha incontrato il Priore della Comunità di Taizé, fr. Aloïs  Löser, accompagnato da alcuni confratelli.

  • S.E. mons. Ryłko il 20 marzo si è incontrato con fr. Aloïs Löser, priore della Comunità di Taizé.

  • Il 20 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di studenti dell’Istituto di Teologia cattolica dell’Università “Philipps” di Marburg (Germania).

  • Il 21 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.E. mons. Reinhard Marx, vescovo di Trier (Germania).

  • Il 22 marzo S.E. mons. Clemens ha ricevuto la “Commenda al merito della Repubblica Italiana”  nell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, per mano dell’Ambasciatore S.E. il sig. Giuseppe Balboni Acqua.

  • Il 23 e il 24 marzo S.E. mons. Clemens ha partecipato a Madrid al Congresso internazionale sul tema “Introduzione alla Teologia di Benedetto XVI”, organizzato dalla Fundación Universitaria Española, ed ha tenuto una conferenza su “Europa y Joseph Ratzinger/Benedicto XVI”.

  • Il 24 marzo S.E. mons. Ryłko ha presieduto la liturgia delle Lodi e la celebrazione eucaristica per i partecipanti al Convegno nazionale sul tema “Passione, competizione, spiritualità. Per uno sport a servizio della persona”, organizzato a Roma dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana.

  • Il 26 marzo, al “Centro Culturale San Luigi dei Francesi” a Roma, è stato presentato il libro del prof. Carriquiry Globalisation et humanisme chrétien. Perspectives sur l’Amerique Latine. All’incontro era presente l’autore.

  • Il 2 aprile S.E. mons. Clemens ha partecipato presso il Dicastero ad un gruppo di lavoro in vista della Gmg 2008 a Sydney con la Sezione Giovani, Danny Casey del Comitato organizzatore della Gmg 2008 e rappresentanti del Governo del New South Wales.

  • Il 2 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di studenti dell’Istituto pedagogico “Sacré Coeur” dell’arcidiocesi di Vienna, partecipanti a un Seminario di studio sulla pastorale per l’infanzia.

  • Il 3 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto i partecipanti a un seminario di lavoro organizzato dall’Accademia Sociale “Kommende” dell’Arcidiocesi di Paderborn (Dortmund).

  • Il 13 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo del “Centro di Pastorale Cattolica” dell’Università di Karlsruhe.

  • Il 14 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.Em. il cardinale Friedrich Wetter, amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga (Germania).

  • Il 17 aprile S.E. mons. Clemens ha presieduto, presso il Palazzo del Vicariato di Roma, la conferenza stampa di presentazione della IV Maratona-Pellegrinaggio in Terra Santa “Giovanni Paolo II” dal 23 al 28 aprile 2007, promossa dal Centro Sportivo Italiano (CSI), dall’Opera Romana Pellegrinaggi, dall’Ufficio Nazionale per la Pastorale dello Sport della CEI.

  • Il 18 aprile S.E. mons. Ryłko è intervenuto, presso l’Aula magna della Pontificia Università Lateranense, alla presentazione dei libri del card. Camillo Ruini Alla sequela di Cristo dedicato alla figura di Giovanni Paolo II, e Verità di Dio e verità dell’uomo su Benedetto XVI.

  • Il 18 aprile S.E. mons. Clemens ha tenuto, in occasione dell’80° genetliaco del Santo Padre, una conferenza presso l’Ateneo Pontificio “Regina Apostolorum” a Roma sul tema “Europa e Joseph Ratzinger (Benedetto XVI)”.

  • Il 20 aprile S.E. mons. Ryłko ha ricevuto le delegazioni della Conferenza dei Superiori Maggiori e della Conferenza delle Superiore Maggiori degli Stati Uniti.

  • Il 21 aprile il prof. Carriquiry ha partecipato alla presentazione del libro L’altra Europa di Giovanni Cantoni, fondatore di Alleanza cattolica.

  • Dal 23 al 28 aprile S.E. mons. Clemens ha presieduto la IV Maratona-Pellegrinaggio in Terra Santa “Giovanni Paolo II” e ha tenuto l’omelia nelle varie celebrazioni eucaristiche a Betlemme, Gerusalemme (Santo Sepolcro e Cenacolo), Monte delle Beatitudini e Nazareth.

  • Il 25 aprile S.E. mons. Ryłko ha ricevuto gli Em.mi cardinali Péter Erdo, Jean-Pierre Ricard e Josip Bozanić, membri della nuova presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), e il Segretario generale, mons. Nicola Giordano.

  • Il 30 aprile S.E. mons. Clemens ha ricevuto la Presidente Marie-Luise Dött e un gruppo della Lega degli Imprenditori cattolici (BKU) di Germania.

  • Il 2 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto l’ Ambasciatore d’Israele presso la S. Sede, S.E. il Sig. Ben-Hur Oded.

  • Il 3 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di membri del Parlamento della città di Amburgo.

  • Il 6 maggio S.E. mons. Clemens ha celebrato presso la parrocchia di S. Sofia, ad Anacapri (Na), la S. Messa di ringraziamento per l’80° compleanno e il secondo anniversario di pontificato di Papa Benedetto XVI e ha svelato una targa-ricordo.

  • S.E. mons. Ryłko, in qualità di membro di nomina pontificia, e il prof. Carriquiry, in qualità di “perito” di nomina pontificia, hanno partecipato alla V Conferenza Generale dell’Episcopato Latino-Americano e dei Caraibi, svoltasi ad Aparecida nei giorni 13-31 maggio sul tema “Discepoli e missionari di Gesù Cristo perché i nostri popoli in lui abbiano la vita”.

  • Il 18 maggio S.E. mons. Clemens ha presieduto la celebrazione eucaristica in S. Maria in Trastevere in occasione del sessantesimo anniversario del Nikolaus-Kollegium di Freckenhorst (diocesi di Münster, Germania). Lo stesso giorno ha tenuto, presso la sede del Dicastero, una relazione sulle attività del Pontificio Consiglio per i Laici ai partecipanti ad un seminario di studio sulla Curia romana, organizzato dall’Ufficio catechistico della arcidiocesi di Salisburgo (Austria) per insegnanti di religione.

  • Il 19 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Günter Gorschenek, Direttore della Katholische Akademie Hamburg (Germania), accompagnato da un gruppo di membri dell’Accademia.

  • Il 23 maggio S.E. mons. Clemens ha tenuto una relazione sui compiti e le attività del Dicastero a un incontro degli Ambasciatori dell’Unione Europea presso la Santa Sede, svoltosi nella residenza dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania, S.E. il sig. Hans-Henning Horstmann.

  • Il 24 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto S.E. mons. Oscar D. Sarlinga della diocesi di Zárate-Campana (Argentina).

  • Il 25 maggio S.E. mons. Clemens ha ricevuto il dott. Alois Glück, Presidente del Parlamento della Baviera (Germania).

  • Il 1° giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto mons. Wolfgang Miehle, Direttore nazionale dell’Ufficio per le migrazioni della Conferenza episcopale tedesca, accompagnato da alcuni delegati dello stesso Ufficio.

  • L’11 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto un gruppo di deputati dei due rami del Parlamento austriaco, guidati dal vicepresidente il dott. Michael Spindelegger. Il giorno successivo ha celebrato la S. Messa per lo stesso gruppo nella cappella dei santi Cirillo e Metodio della Basilica vaticana di S. Pietro.

  • Il 12 giugno S.E. mons. Clemens ha ricevuto l’equipe direttiva della Confederazione spagnola dei Religiosi (CONFER).

  • Il 13 giugno don Antonio Grappone ha rappresentato il Pontificio Consiglio per i Laici all’incontro interdicasteriale promosso dal Pontificio Consiglio per la Cultura in occasione del XXV anniversario della sua fondazione.

  • Il 23 e il 24 giugno il prof. Carriquiry ha partecipato al Convegno su “Don Francesco Ricci: passione per l’uomo”, organizzato nella Repubblica di San Marino dalla Fondazione Giovanni Paolo II per il Magistero sociale della Chiesa.

  • Il 26 giugno mons. Kohn ha ricevuto suor Victorine Mbuyanda Muamba, Coordinatrice delle Pontificie Opere Missionarie (OPM) per l’Ile de France, accompagnata da padre Gamet e da una delegazione di responsabili laici della Cooperazione Missionaria della regione Ile-de-France.

  • Il 29 giugno S.E. mons. Clemens ha conferito l’Ordinazione diaconale a un gruppo di seminaristi dei Legionari di Cristo, nella cappella del Centro di Studi Superiori della congregazione a Roma.

  • Nel corso dei primi sei mesi dell’anno mons. Kohn ha incontrato i responsabili di diverse Scuole di evangelizzazione animate dalla Comunità dell’Emmanuel, ai quali ha presentato le attività della Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici e la preparazione alla Gmg di Sydney del 2008: il 18 gennaio ha incontrato un gruppo di giovani della “Emmanuel School of Mission” di Roma; il 26 aprile ha incontrato i signori Michel e Maylis Bronstun, Florence Rochetti e padre Vincent Bedon, insieme a ventidue giovani partecipanti alla Scuola di formazione e di evangelizzazione di Paray-le-Monial (Francia); il 27 aprile ha ricevuto la visita del sig. Otto Neubauer e di padre Christian Schmitt dell’Istituto di evangelizzazione di Vienna (Austria), a Roma con quaranta giovani provenienti da dieci diversi Paesi europei; l’8 maggio ha incontrato padre Francis Manoukian, il sig. Franz Kinsky e la moglie, responsabili della Scuola di evangelizzazione di Altötting (Germania), accompagnati da alcuni studenti.

  • In vista del IX Forum internazionale dei giovani, sul tema “Testimoniare Cristo nel mondo del lavoro”, mons. Kohn ha incontrato, il 9 febbraio, alcuni giornalisti della rivista cattolica francese La Vie e, il 15 febbraio, è stato intervistato da Radio-Espérance e dall’agenzia Zenit. Sempre il 15 febbraio, ha incontrato il sig. Camilo Coronel Escobar, Presidente della CIJOC Internazionale e il cappellano padre John Marsland.

* * *

Attività al Centro Internazionale Giovanile “San Lorenzo”

Il 2 febbraio, festa della Presentazione di Gesù al Tempio, S.E. mons. Renato Boccardo, Segretario Generale dello Stato della Città del Vaticano, ha celebrato la S. Messa al Centro “San Lorenzo”.

Il 16 febbraio, la S. Messa è stata celebrata da mons. Mauro Parmeggiani, Prelato Segretario del Vicariato di Roma e responsabile della pastorale giovanile diocesana.

Il 9 marzo S.E. mons. Stanisław Ryłko ha celebrato la Santa Messa per i giovani ai quali, dopo l’Eucaristia, ha presentato il messaggio di Benedetto XVI ai giovani del mondo per la XXII Giornata mondiale della gioventù.

Il 4 maggio S.E. mons. Clemens, presso il Centro Internazionale San Lorenzo, ha incontrato e ha celebrato la S. Messa con un gruppo di studenti della Internationale Akademie für Evangelisation (IAE), la scuola internazionale di evangelizzazione della Comunità dell’Emmanuele a Vienna.

La sera del 14 giugno, è stato mons. Kohn a celebrare la S. Messa nella solennità del Sacro Cuore di Gesù, dopo una riunione avuta con i responsabili dell’animazione del Centro – il rev. Padre Sébastien Dehorter, cappellano, Pamela Fabiano e Leen den Blauwen – per fare una valutazione dell’anno 2006/2007 e riflettere sul progetto per il 2007/2008.

Sull’animazione del Centro mons. Kohn ha avuto un incontro anche con il rev. Padre Xavier Brizard, responsabile dei giovani nella Comunità dell’Emmanuele.

Ultimi volumi pubblicati

Collana “Laici oggi”

  • La bellezza di essere cristiani. I movimenti nella Chiesa, Atti del II Congresso mondiale dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità (Rocca di Papa, 31 maggio-2 giugno 2006) e testi dell’incontro con il Santo Padre Benedetto XVI nella Vigilia di Pentecoste (Roma, 3 giugno 2006) (€ 15,00).
    “In questo volume sono raccolti gli interventi e le meditazioni che hanno scandito la celebrazione dei Vespri della vigilia di Pentecoste, presieduta da S.S. Benedetto XVI in piazza San Pietro il 3 giugno 2006 alla presenza dei membri di oltre un centinaio di movimenti ecclesiali e nuove comunità, oltreché gli atti del secondo Congresso mondiale che su iniziativa del Pontificio Consiglio per i Laici li ha riuniti a Rocca di Papa nei giorni immediatamente precedenti. [...] Ci auguriamo che la memoria di questi due grandi eventi sia d’incoraggiamento ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità che vi hanno partecipato e produca frutto nell’esistenza di quanti sfogliando queste pagine potranno vedere – per usare parole del Papa – come il Signore renda bella la vita, facendo rifiorire il deserto in cui spesso l’uomo si trova a vivere”.
    (Dalla Prefazione di S.E. mons. Stanisław Ryłko)
  • La parrocchia ritrovata. Percorsi di rinnovamento, Atti della XXII Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, 21-24 settembre 2006 (€ 15,00).

IN PREPARAZIONE

Collana “Giovani”

  • Testimoniare Cristo nel mondo del lavoro, Atti del IX Forum internazionale dei giovani, Rocca di Papa 28 marzo-1° aprile 2007. Il volume sarà edito in italiano, francese, spagnolo e inglese.

top