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Il Centro internazionale giovanile San Lorenzo
compie 25 anni

 

Un quarto di secolo ed ha tuttavia conservato tutta la sua giovinezza! Il Centro internazionale giovanile San Lorenzo celebrerà il suo venticinquesimo compleanno nel marzo 2008. Destinato all'accoglienza dei giovani del mondo intero di passaggio a Roma ed alla loro formazione, il Centro è segno concreto dell’amore di Papa Giovanni Paolo II per i giovani. Seguendo i passi del suo predecessore, Benedetto XVI si recherà a celebrare una Messa d’anniversario il 9 marzo prossimo nella chiesa romana di San Lorenzo in Piscibus.

 

«Mi sono sempre sentito molto vicino ai giovani. Essi portano in sé possibilità molto grandi. Non si può non amarli. Penso che essi vogliano incontrarsi con ognuno di noi in questo punto decisivo di riferimento. L'amore, infatti, è l'affermazione della persona, l'affermazione dell'uomo nella sua umanità. I giovani hanno bisogno di tale affermazione. Ne sono particolarmente sensibili. E su ciò si basa soprattutto l'intesa con loro».

Sono parole che confermano e spiegano la singolare atmosfera di amicizia, di gioia, ma anche di attenzione profonda che caratterizzano gli incontri del Papa con i giovani.

Che cos’è la giovinezza per il Papa? È l’epoca della “personalizzazione”, la manifestazione speciale di quel che significa essere uomo: creato per amore-verità-vita a immagine di Dio, unico e libero e soprattutto capace di dare la propria esistenza come dono gratuito per il prossimo; è il tempo in cui si afferma la nostra libertà di figli di Dio; è l’epoca della ricerca del senso della vita, ma anche di un progetto concreto, di una vocazione.

Questo rapporto privilegiato ha trovato la sua più grande manifestazione, ma non l’unica, nelle Giornate Mondiali della Gioventù: ne è espressione anche il Centro internazionale giovanile San Lorenzo, la “casa dei giovani presso il Papa”. Destinato ad esprimere anche fisicamente la vicinanza tra il Papa e i giovani, il Centro nasce tuttavia per una provvidenziale casualità.

Nel 1982 Mons. Paul Josef Cordes, allora vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Laici, accoglie una giovane nipote venuta in visita a Roma con alcune amiche: esse non trovano interessanti “i vecchi marmi”, vorrebbero che il loro viaggio fosse occasione di incontro, di fede vissuta. Nasce in questo modo, al Pontificio Consiglio per i Laici, l’idea di creare un centro destinato ai giovani pellegrini del mondo intero.

Prima difficoltà: trovare un luogo adatto all'accoglienza dei giovani. La chiesa romana di San Lorenzo in Piscibus, all’epoca atelier di scultura, si adattava perfettamente allo scopo. A due passi dal Vaticano, aveva il vantaggio di beneficiare di locali interni che vennero completamente restaurati e sistemati. Papa Giovanni Paolo II celebrò una messa per l’inaugurazione del Centro il 13 marzo 1983, ponendo fin dall’inizio un chiaro obiettivo: «Desidero che questo Centro diventi una fucina di formazione di autentici giovani cristiani, che sappiano testimoniare coerentemente il Vangelo nel mondo di oggi». Al termine della cerimonia, il Papa visitò i locali destinati alle attività.

Seconda difficoltà: per funzionare, l’iniziativa aveva bisogno di volontari che vi dedicassero tempo e passione. «Questo Centro dipende dal meglio di voi e può consolidare il meglio di voi», aveva detto il Santo Padre il giorno dell’inaugurazione. Fin dall’inizio l'animazione è stata affidata alla Comunità dell’Emmanuele, che ha messo a disposizione un piccolo gruppo di operatori che ruotano al servizio del Centro ogni due anni. Il loro ruolo: garantire l’accoglienza dei pellegrini e dei gruppi, aiutarli a preparare un programma di visite e di incontri, coordinare le diverse attività del Centro, favorire la comunione tra i diversi gruppi coinvolti nell’animazione e fare da collegamento con il Pontificio Consiglio per i Laici, sotto la cui responsabilità è il Centro.

Nel settembre 1983 viene nominato il primo assistente spirituale, padre Wolfgang Heiss. Un certo numero di associazioni e di movimenti ecclesiali sostengono la piccola equipe della Comunità dell’Emmanuele mettendo a disposizione giovani volontari per garantire a turno il servizio d'accoglienza, in particolare nei primi anni di vita della struttura: in sintesi, una trentina di movimenti si impegnarono una volta alla settimana a fare accoglienza, a svolgere attività di formazione e di incontro, a testimoniare la loro fede ai giovani o ai gruppi di passaggio.

 

La Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù

La vocazione del Centro San Lorenzo, fin dalla sua origine, è quella di essere un luogo di preghiera, d’accoglienza e di incontro dei giovani del mondo intero, ma anche un luogo di formazione per questi giovani, per arrivare a “costruire la civiltà dell’amore”. Ma, nel 1984, Giovanni Paolo II affida ai giovani di San Lorenzo un’altra, importante missione: quella di essere sede della Croce che ha appena affidato alla gioventù del mondo al termine dell’Anno santo della redenzione. Questo grande crocifisso di legno trova posto nel cuore della chiesa di mattoni rossi, quasi un eco alle parole dello stesso Giovanni Paolo II nel giorno dell’inaugurazione: «un luogo dove la Croce deve regnare». Da allora, la Croce, simbolo delle Giornate Mondiali della Gioventù, ha viaggiato nel mondo intero in un incessante pellegrinaggio che ha toccato ormai i cinque continenti, spargendo ovunque semi di fede e testimoniando l’amore di Gesù per tutti gli uomini.

 

Il Sinodo del 1985

Il Sinodo dei vescovi, riunito nel 1985 – anno della Lettera di Giovanni Paolo II ai giovani di tutto il mondo – diventa occasione privilegiata per far conoscere il Centro San Lorenzo ai vescovi del mondo intero che, da allora, giungono in questo luogo numerosi per incontrare i giovani. In quei giorni la Messa, l’esposizione e l’adorazione del Santissimo Sacramento, che ogni giorno vengono proposti ai giovani fin dalla nascita del Centro, vengono celebrate secondo le intenzioni del Sinodo. Anno dopo anno, il Centro organizza nuove attività, sempre sotto la supervisione di S. E. Mons. Cordes e di Mons. Józef Michalik, primo responsabile della sezione giovani al Pontificio Consiglio per i Laici, attualmente Arcivescovo di Przemyśl dei Latini e Presidente della Conferenza episcopale polacca.

Tra le iniziative più importanti, negli anni seguenti, sono da segnalare, nel 1987, i cicli di conferenze per le coppie e, l’anno seguente, incontri di preparazione alla visita della Cappella Sistina.

Nel 1990 viene beatificato Pier Giorgio Frassati, citato da Giovanni Paolo II nella omelia della Messa di inaugurazione del Centro come modello per i giovani, lui che è stato «un giovane “moderno”, aperto ai problemi della cultura, dello sport, alle questioni sociali, ai valori veri della vita, e insieme un uomo profondamente credente, nutrito del messaggio evangelico, appassionato nel servire i fratelli e consumato in un ardore di carità che lo portava ad avvicinare i poveri e i malati. Egli ha vissuto le Beatitudini del Vangelo». L’evento viene celebrato presso il Centro San Lorenzo con una grande esposizione.

 

Verso il 20° anniversario

Nel 1995 S.E. Mons. Cordes è nominato Presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum” e viene sostituito al Pontificio Consiglio per i Laici da S. E. Mons. Stanisław Ryłko, con l’incarico di Segretario, essendo Presidente il cardinale Eduardo Francisco Pironio e in seguito il cardinale James Francis Stafford. È Mons. Renato Boccardo, responsabile della sezione giovani fino al febbraio 2001, a seguire in prima persona le attività di San Lorenzo. In particolare, egli organizza il restauro della chiesa e cerca di fare conoscere maggiormente il centro, specialmente tramite la stampa vaticana.

Nel corso di quegli anni la collaborazione dei diversi movimenti impegnati nell’accoglienza e nell’animazione del Centro era diminuita sensibilmente; perciò il Pontificio Consiglio per i Laici decise di fare appello ai giovani studenti della “Emmanuel School of Mission”, nata a Roma nel settembre 1998, per sostenere la missione della Comunità di Emmanuel e ridare nuova vita a San Lorenzo, anche in vista della preparazione al grande Giubileo dell'anno 2000. Nell’aprile 2001, Mons. Francis Kohn prende a sua volta la responsabilità della sezione giovani del Pontificio Consiglio per i Laici e si impegna fortemente nel funzionamento di questo luogo, di cui ha vissuto di persona i primi passi, mentre era seminarista a Roma. Nel settembre 2002, con l’arrivo di un nuovo gruppo di volontari, Mons. Kohn propone di dare una nuova dinamica al centro e rilanciarne le attività in occasione della celebrazione del suo 20° compleanno, nel 2003. I festeggiamenti culminano con una grande veglia di preghiera organizzata nella chiesa San Lorenzo, attorno alla Croce delle GMG, il 12 aprile 2003; ad essa sono invitati tutti i responsabili della pastorale dei giovani delle conferenze episcopali e dei grandi movimenti ecclesiali, riuniti in congresso a Roma per il lancio delle GMG di Colonia. È l'occasione per fare conoscere loro il Centro.

Il giorno seguente, nel corso della celebrazione della domenica delle Palme, in piazza San Pietro, Giovanni Paolo II dà il suo contributo all’anniversario: nel corso della preghiera dell’“Angelus”, mentre i giovani canadesi hanno appena consegnato la Croce della GMG ai giovani tedeschi che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia (2005), il Papa ricorda che il Centro San Lorenzo è la residenza ufficiale della Croce: «Affidai questa Croce ai giovani nell’Anno Santo 1984. Al termine di ogni peregrinazione, essa viene accolta nel Centro Giovanile San Lorenzo, che celebra quest’anno il ventesimo anniversario di fondazione». Tre giorni prima, il 10 aprile 2003, nel corso della riunione annuale con i giovani della diocesi di Roma, aveva anche designato il centro come uno dei quattro «luoghi di culto significativi» in Italia (insieme al Santuario Mariano di Loreto, quello della Madonna del Rosario di Pompei e, a Roma, alla Chiesa di Sant’Agnese in Agone), dove auspicava che «una preghiera costante» si innalzi a Dio in preparazione della GMG di Colonia.

 

Gli appuntamenti del venerdì

In breve, le attività del Centro si organizzano attorno ai grandi momenti dell'anno liturgico. A Natale, il San Lorenzo decide di restare aperto per accogliere e dare una “casa” agli studenti rimasti lontano dalla loro famiglia in quel periodo. La scuola di missione anima la veglia, con alcune delle comunità che continuano a prestare servizio al Centro, prima di partecipare alla Messa di mezzanotte con il Papa. La quaresima 2003 è l’occasione, per i giovani, di partire in pellegrinaggio sulle tracce dei santi che hanno vissuto o sono sepolti a Roma. Fra loro, Santa Francesca Romana, San Filippo Neri o ancora San Luigi Gonzaga.

Il tempo del Triduo pasquale, i tre giorni che precedono Pasqua, sono proposti ai giovani per approfondire il mistero della morte e resurrezione di Nostro Signore e riflettere sulla propria vocazione, partecipando alle celebrazioni del Papa.

Incontri e conferenze sono proposti ai giovani in occasione dei grandi eventi della Chiesa, come la beatificazione di madre Teresa di Calcutta nell’ottobre 2003.

I giovani partecipano più numerosi alle attività del centro, in particolare all'adorazione eucaristica ed alla Messa quotidiana: essi sanno che possono venire a bussare in qualsiasi momento alla porta del Centro, dividere il pasto come “in famiglia”, prendere insieme un caffè, o anche semplicemente condividere. Vi sono giorni dedicati al pellegrinaggio, in particolare quello delle “sette basiliche”, istituito da San Filippo Neri (nel XVI secolo), al quale si aggregano ogni anno un certo numero di studenti e di seminaristi. Poco a poco, la necessità di istituire un appuntamento di preghiera settimanale per i giovani si fa sentire; vengono così promossi gli “appuntamenti del venerdì”, durante i quali la Messa per i giovani è celebrata da un cardinale o un vescovo ed è seguita da una riunione nei locali del centro in un ambiente semplice e informale. Una gioia per i giovani, ma anche per questi prelati, in servizio presso la Curia romana o di passaggio per una visita ad limina, che vi trovano un contatto molto utile ed apprezzato con la gioventù.

Anche il cardinale Joseph Ratzinger, come Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, è invitato a celebrare la Messa a San Lorenzo più volte, l’ultima nel dicembre 2003. Parla ai giovani della fede.

Nell’aprile 2005, alla morte di Giovanni Paolo II, il Centro internazionale giovanile San Lorenzo accoglie migliaia di giovani, una piccola parte dell’immensa folla di pellegrini venuti pregare, giorno e notte, a Roma, dinanzi alle spoglie di questo grande testimone della fede che aveva un'attenzione molto particolare per le giovani generazioni.

Un bilancio complessivo di 25 anni d’attività non è semplice: non si possono ridurre le attività del Centro a cifre ed eventi. I giovani che vi lavorano, i giovani ospiti del Centro testimoniano la loro esperienza: «I tre anni vissuti al centro San Lorenzo sono fra i più belli della mia vita», afferma Gisèle Plantec, che vi ha lavorato dal 1992 al 1994. La intensa vita di preghiera, l’accoglienza, il dono di sé, il dialogo e l’incontro con Gesù e con gli altri cambiano la vita delle persone: un giorno, «un giovane australiano che non cercava nulla di particolare si è fermato un momento. Abbiamo iniziato a parlare della fede. Ed è ripartito trasformato».