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MESSAGGIO A FIRMA DEL CARDINALE ANGELO SODANO
IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA GIORNATA
DELL
’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE

 

Signor Rettore,

Il Santo Padre ha appreso con interesse che il tema della convivenza tra i popoli ispirerà la riflessione dei cattolici italiani in occasione della prossima Giornata Universitaria. In realtà nel mondo contemporaneo, sempre più collegato e interdipendente, la convivenza pacifica dei vari popoli è talora minata da tragici eventi di guerre fratricide ed è anche sconvolta da intolleranze razziali e culturali. Si impone, quindi, un’attenta riflessione sulla visione cristiana della vita sociale.

Ispirazione per tale ricerca è possibile trovare nella Parola di Dio e precisamente nel Salmo 87, a cui il tema della Giornata fa opportuno riferimento. Parlando della città di Dio, il Salmo, infatti, afferma: “Tutti là siamo nati” (Sal 87, 4), e cioè siamo tutti cittadini con la stessa provenienza.

Infatti noi veniamo tutti dalla città di Dio, Sion, dalla città dell’Amore Divino: “Il Signore ama le porte di Sion... Di te si dicono cose stupende, città di Dio” (Sal 87, 2-3). Essere cittadini della città di Dio vuol dire dimorare nel suo Amore, conoscerlo e riconoscersi in esso.

“La rivelazione cristiana – ci insegna il Concilio Ecumenico Vaticano II nella nota Costituzione pastorale Gaudium et spes – dà grande aiuto alla promozione di questa comunione fra le persone, e nello stesso tempo ci guida ad un approfondimento delle leggi che regolano la vita sociale, scritte dal Creatore nella natura spirituale e morale dell’uomo” (Gaudium et spes, 23).

Più cresce la conoscenza della comune origine divina e del comune destino, più è rimossa quella pericolosa forma di ignoranza che è all’origine di pregiudizi e di immotivate diffidenze. Pregiudizi sono, ad esempio, quelli che vedono le razze in inevitabile competizione tra loro. L’ignoranza fa credere, poi, che le risorse della terra e la loro limitata disponibilità siano non solo causa delle divisioni e dei contrasti tra gli individui e tra le nazioni, ma anche l’origine dell’odio razziale da parte di chi si sente minacciato nel suo benessere.

Eppure la fede cristiana ci insegna che tutti gli uomini, provenienti dalla città dell’amore di Dio, sono creature amate da Dio, “cittadini” di una città di amore in Cristo. Quanto più gli uomini si riconosceranno creature ed oggetto di amore, tanto più saranno in grado di superare le paure ed i pregiudizi e di riconoscersi fratelli!

In verità solo l’amore costruisce una vera civiltà. Purtroppo l’antico veleno dell’odio fra uomini e popoli tende sempre a riaffiorare con conseguenze deleterie per l’avvenire della convivenza umana. Già Manzoni scriveva nella sua “Morale Cattolica” che vi sono poche cose che corrompono un popolo come l’abitudine all’odio (A. Manzoni, Morale cattolica, I, VII).

Lo studio delle realtà naturali, quale si compie in un’Università, richiama subito quello delle realtà soprannaturali: Dio si conosce attraverso le sue opere, giacché si mostra in esse. E così anche la scoperta e l’approfondita investigazione della creazione è destinata ad affratellare gli uomini, perché si scopre con la ragione che tutti gli uomini hanno la stessa dignità e che le meraviglie del creato sono state fatte per tutti, senza alcuna distinzione.

In una Università Cattolica, poi, lo studio della realtà umana è sempre illuminato dalla fede in Dio, Creatore e Signore dell’universo. La situazione contemporanea ha visto crescere enormemente il volume e l’estensione delle conoscenze a disposizione degli uomini. Gli orizzonti si sono ampliati e gli uomini navigano in acque sempre più profonde ed inesplorate. Però se non ci si tiene ben saldi al timone della fede, queste ricerche scientifiche rischiano di disorientare gli uomini e di contrapporre individui, nazioni, popoli e razze. L’Università Cattolica, in quanto sede di ricerca e di insegnamento superiori, si propone di approfondire ed incrementare le conoscenze. In quanto “Cattolica”, essa sa che, senza una direzione di marcia rivolta verso il vero bene dell’uomo, figlio di Dio in Gesù Cristo, ogni approfondimento accademico rischia di diventare dispersivo ed incerto, perché privo di una bussola che gli indichi il cammino sicuro.

Nell’avvicinarsi della prossima Giornata dell’Università Cattolica, il Sommo Pontefice auspica che queste riflessioni sulla necessità di una sempre più armonica convivenza umana servano a cementare maggiormente l’unità degli intenti in coloro che operano, sia pure a diverso titolo, in codesto importante Centro di studi superiori, sul quale sono puntati gli occhi di quanti sono pensosi e desiderosi della vera formazione culturale e spirituale dei giovani, che costituiscono il futuro e la speranza dell’Italia, in un momento così importante per il suo progresso materiale e spirituale.

Con questi voti nel cuore, il Santo Padre invoca sull’intera Famiglia dell’Università larga effusione di lumi e di grazie celesti e ben volentieri imparte a Lei, Signor Rettore, ai Docenti, agli Studenti, ai Collaboratori e a tutti gli Amici dell’Ateneo una particolare benedizione apostolica, cui unisce, in segno della Sua benevolenza e del Suo incoraggiamento, una offerta personale.

Mi valgo della circostanza per confermarmi con sensi di distinta stima Suo dev.mo nel Signore  

ANGELO Card. SODANO
Segretario di Stato

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