L’Archivio Storico
Liberiano – diretto attualmente dal canonico mons.
Giuseppe M. Croce f. f. di Prefetto – possiede e
conserva materiale documentario e librario
ascrivibile a un arco cronologico compreso tra il
XVI e il XX secolo, eccezion fatta per alcuni pezzi,
tra i quali spiccano per interesse uno strumento
notarile del 1236, relativo a un rinnovo di
locazione concesso dal nobile Stephanus Paparonis,
e un piccolo frammento in beneventana asportato
dalla legatura di un registro, il cui testo è
riconducibile al trattato antipelagiano noto come
Hypomnesticon. Un’importante ed eterogenea
sezione invece, consistente in atti privati e
documenti pontifici (in totale 389, dal sec. X al
sec. XIX), manoscritti di carattere sia documentario
sia librario (in totale 84 segnature; tra di essi
uno del IX sec. con la Regula pastoralis di
Gregorio Magno: B. A. V., S. Maria Magg. 43),
stampati antichi (tra i quali 4 incunaboli) e 112
matrici calcografiche, fu trasferita il 19 maggio
1931, per volere di papa Pio XI, nella Biblioteca
Apostolica Vaticana, ove tuttora si conserva nel
fondo S. Maria Maggiore.
Bibliografia sommaria:
1) G. Ferri, Le carte dell'archivio Liberiano dal
secolo X al XV, in Archivio della R. Società
Romana di Storia Patria, 27, 1904, pp. 147-202,
441-459; 28, 1905, pp. 23-39; 30, 1907, pp.
119-168. 2) J. Coste, Il fondo medievale
dell’Archivio di Santa Maria Maggiore, in
Archivio della Società Romana di Storia Patria,
96, 1973, pp. 5-77. 3) V. Saxer,
Sainte-Marie-Majeure. Une basilique de Rome dans
l’histoire de la ville et de son Église (Ve-XIIIe
siècle), Rome, École française de Rome, 2001.
4) P. Radiciotti, Novità dagli archivi romani,
in Archivio della Società Romana di Storia Patria,
125, 2002, pp. 33-42. 5) A. Corteggiani, Gli
archivi liberiani. Annotazioni, aggiornamenti ed
inventario sommario, in Archivio della
Società Romana di Storia Patria, 125, 2002, pp.
251-280. 6) Guida ai fondi manoscritti,
numismatici, a stampa della Biblioteca Vaticana,
a cura di F. D’Aiuto, P. Vian, Città del Vaticano,
Biblioteca Apostolica Vaticana, 2011 («Studi e
testi», 466), pp. 527-530; 887-888.
Ripartizione dei fondi
L’archivio, pur non
avendo mai ricevuto un organico riordinamento
secondo i moderni criteri archivistici – non dispone
di un inventario, ma soltanto di un elenco
alfabetico di consistenza – può essere ripartito nel
seguente modo:
- Fondo del
Capitolo (con la collezione di manoscritti di musica
catalogati parzialmente dall’IBIMUS secondo i
criteri del RISM e le carte del sub-fondo dell’Opera
Pia di Spagna).
- Fondo del
Collegio dei Beneficiati e Chierici Beneficiati.
- Fondo del
Collegio della Cappella Borghese.
- Fondo del
Collegio della Cappella Sistina.
Regolamento
-
Giorni e
orari di apertura: l’Archivio è aperto
ai ricercatori dal 1° ottobre al 30 giugno
(escluso il periodo della Settimana Santa e
quello tra il 24 dicembre e il 7 gennaio), nei
seguenti giorni e orari:
martedì
9:45-12:45; |
venerdì
16:00-19:00. |
-
Accesso alla
consultazione: - Per accedere alla
consultazione è necessario inviare per e-mail
una richiesta, nella quale siano specificati
nome e cognome, qualifica e professione, oggetto
e motivazioni della ricerca, nonché il giorno
tra quelli sopraindicati nel quale si desidera
condurre la ricerca stessa.
- La suddetta
richiesta deve pervenire in Archivio almeno
cinque giorni prima rispetto al giorno prescelto
per la consultazione.
- Nel giorno
convenuto per la consultazione lo studioso è
tenuto a portare con sé un documento d’identità.
- Non è
ammesso, di norma, più di uno studioso nello
stesso giorno, anche qualora siano differenti
gli argomenti di ricerca.
-
Consultabilità: Ai sensi della Legge
sugli archivi della Santa Sede (Litterae
apostolicae motu proprio datae, La cura
vigilantissima, 21 marzo 2005) e delle
disposizioni di papa Benedetto XVI (comunicato
del 30 giugno 2006, Bollettino Sala Stampa
della Santa Sede, 340) non è consentita la
consultazione dei documenti successivi alla fine
del pontificato di Pio XI (10 febbraio 1939).
-
Riproduzioni:
- L’Archivio accetta le richieste di
riproduzioni, di norma, solo qualora siano utili
all’elaborazione di una qualificata
pubblicazione.
- In tal caso
lo studioso richiedente è tenuto a far pervenire
all’Archivio un esemplare del proprio lavoro
edito, ad astenersi da un utilizzo delle
riproduzioni a scopo di lucro, e a non
pubblicarle in alcuna forma senza previa
autorizzazione del Prefetto, pena la perdita
della possibilità di accedere in Archivio.
- Di norma non
si concedono riproduzioni di più di 5
composizioni della collezione musicale e 15
fogli/30 pagine per i documenti e per qualsiasi
pezzo di carattere librario precedente il secolo
XIX.
- Durante la
consultazione è severamente vietato realizzare
riproduzioni di qualsivoglia sorta.
- Lo studioso
che richiede riproduzioni senza voler accedere
alla consultazione deve presentare all’Archivio
una domanda accompagnata dalla commendatizia di
un’istituzione o di una persona accreditate e
qualificate.
- L’Archivio
non accetta le richieste di riproduzioni
presentate da studenti universitari, eccetto il
caso di dottorandi.
Archivio Storico della Basilica
Papale di Santa Maria Maggiore
00120 Città del Vaticano
(ingresso in via Liberiana, 27)
tel.: 06 69886809 (nei giorni di apertura)
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