63
II.âT
entazioni degli operatori
pastorali
76.âSento una gratitudine immensa per lâim-
pegno di tutti coloro che lavorano nella Chiesa.
Non voglio soffermarmi ora ad esporre le attivi-
tà dei diversi operatori pastorali, dai vescovi fino
al più umile e nascosto dei servizi ecclesiali. Mi
piacerebbe piuttosto riflettere sulle sfide che tutti
loro devono affrontare nel contesto dellâattua-
le cultura globalizzata. Però, devo dire in primo
luogo e come dovere di giustizia, che lâapporto
della Chiesa nel mondo attuale è enorme. Il no-
stro dolore e la nostra vergogna per i peccati di
alcuni membri della Chiesa, e per i propri, non
devono far dimenticare quanti cristiani danno la
vita per amore: aiutano tanta gente a curarsi o a
morire in pace in precari ospedali, o accompa-
gnano le persone rese schiave da diverse dipen-
denze nei luoghi più poveri della Terra, o si pro-
digano nellâeducazione di bambini e giovani, o si
prendono cura di anziani abbandonati da tutti, o
cercano di comunicare valori in ambienti ostili,
o si dedicano in molti altri modi, che mostrano
lâimmenso amore per lâumanità ispiratoci dal Dio
fatto uomo. Ringrazio per il bellâesempio che mi
danno tanti cristiani che offrono la loro vita e il
loro tempo con gioia. Questa testimonianza mi fa
tanto bene e mi sostiene nella mia personale aspi-
razione a superare lâegoismo per spendermi di più.
77.âCiononostante, come figli di questa epo-
ca, tutti siamo in qualche modo sotto lâinflusso
della cultura attuale globalizzata, che, pur pre-