[Buone Notizie - Testata]

Città del Vaticano, 17 maggio 1998 Servizio sperimentale


La fede di Roberto:
«Mi facevo l'Eterno Riposo solo per me»

Sarno, Quindici, Bracigliano ci hanno offerto in questo tragico maggio 1998 tanti esempi di vissuto ancoraggio alla fede. Una testimonianza inimmaginabile ci viene, però, da quelle parole di Roberto Robustelli che ci accompagneranno quotidianamente nei giorni futuri: «Pregavo come mamma mi aveva detto»; «Mi facevo l'Eterno Riposo solo per me». Recitava per sé, Roberto, la preghiera per i morti. Si preparava a presentarsi a Dio. Ne invocava la Misericordia. Si sentiva già alla presenza del Giudice e del Padre.
Grazie, Roberto, per questo atto di fede. Irreale ma vero, umile ma alto. Tanto alto. Un atto di fede che ti faceva riemergere dal fango e ti faceva vedere alla presenza di Dio. Grazie! Ci hai trasmesso per sempre un brivido interiore. Ci hai insegnato a credere. Ci hai detto come ci si può abbandonare in Dio.
m. a.
(da L'O.R. del 12 maggio 1998)

   
Solidarietà
con le popolazioni della Campania

La sollecitudine del Papa ­ Il Santo Padre, nel condividere le sofferenze delle popolazioni della Campania colpite nei giorni scorsi dalla frana devastatrice del monte Alvano, mentre rinnova la preghiera al Signore per le anime dei defunti e per il conforto dei superstiti, desidera manifestare un segno concreto della propria sollecitudine inviando ai Pastori delle Circoscrizioni Ecclesiastiche di Salerno­Campagna­Acerno, di Nola e di Nocera Inferiore­Sarno un contributo a sostegno delle operazioni di soccorso da esse promosse in favore dei più bisognosi. Con tale gesto il Papa Giovanni Paolo II, per il tramite del Pontificio Consiglio «Cor Unum», vuole confortare ed incoraggiare le famiglie colpite negli affetti e nei beni materiali e stimolare la generosità dei fedeli e di tutte le persone di buona volontà ad una nobile gara di solidarietà e di amore al fianco delle popolazioni ferite dalla grave calamità per restituire loro una fondata speranza di rinascita. Sua Santità vuole altresì rinnovare il proprio apprezzamento ed incitamento ai volontari, ai militari e ai civili che dispiegano con abnegazione l'opera di soccorso. (da L'O.R. del 14 maggio)

La supplica alla Madonna di Pompei ­ «Ricordiamo i nostri fratelli e sorelle che, nelle vicinanza di questa valle, sono state vittime di una spaventosa alluvione. Chiediamo tutti insieme alla Consolatrice degli afflitti di alleviare le sofferenze di quanti sono stati colpiti, sicuri che il cuore della Madre Addolorata saprà curare le dolorose ferite inferte da questa immane tragedia e rivolgere i suoi occhi misericordiosi sui defunti, i dispersi, i senza tetto». Con queste commosse ed accorate parole l'Arcivescovo Crescenzio Sepe, Segretario Generale del Comitato del Grande Giubileo dell'Anno 2000, ha ricordato venerdì 8 maggio nel santuario di Pompei le vittime della sciagura in Campania. (da L'O.R. del 9 maggio 1998)

La solidarietà dei paesi terremotati ­ Non si è fatto attendere il sostegno morale e materiale del Centro operativo Caritas di Case Basse di Nocera Umbra e della Caritas diocesana di Perugia­Città della Pieve alle popolazioni dei comuni disastrati delle diocesi campane di Nola, Nocera Inferiore­Sarno e Salerno. Una testimonianza di coloro che hanno già affrontato la recente calamità del terremoto. Dal Centro operativo nocerino sono giunti a Sarno alcuni operatori e volontario in appoggio a quelli locali, aiutandoli nella gestione dei numerosi sfollati, sistemati nei tre centri di accoglienza già allestiti negli edifici scolastici, nelle delicate operazioni di sgombero di fango e di macerie e nel coordinamento dell'emergenza. Ma l'opera più impegnativa resta quella di dare conforto alla gente, che sta trovando concreto sostegno nella preghiera dei fedeli e nell'attivo e funzionale volontariato cattolico. (da L'O.R. del 12 maggio 1998)

L'impegno della diocesi di Sessa Aurunca ­ Un caloroso appello alla solidarietà verso le popolazioni campane è stato rivolto dal Vescovo di Sessa Aurunca, Mons. Napoletano. «Bisogna mettere da parte le polemiche e i contrasti che hanno caratterizzato questi giorni di emergenza — ha detto tra l'altro il Presule — e fare spazio alla vera solidarietà, all'intervento immediato e risolutivo per le popolazioni che si trovano in difficoltà. Siamo vicini soprattutto alle famiglie colpite duramente da questa catastrofe che, sicuramente, avrà anche responsabilità precise nell'opera umana, sempre più incurante di sfruttare la natura. Siamo vicini ai familiari delle vittime, a quanti hanno perso gli affetti più cari, la casa, il lavoro ed ora vivono in condizione di estrema precarietà. Alla preghiera che eleviamo al Signore, alla Vergine Santa in questo mese a Lei dedicato e a tutti i Santi vogliamo far corrispondere una concreta azione di solidarietà verso queste popolazioni. Invito tutte le comunità della diocesi a raccogliere i fondi necessari per un concreto aiuto alle famiglie colpite dalla frana». (Antonio Rungi, da L'O.R. del 13 maggio 1998)

Colfiorito: «Bisogna fare qualcosa per chi sta peggio di noi» ­ A Colfiorito, uno dei centri umbri più colpiti dal sisma del settembre scorso, ancora in tanti vivono nei container. Quando però hanno visto in televisione le immagini dell’alluvione che ha colpito la Campania, la gente del terremoto non ha esitato: «C’è chi sta peggio di noi — è stato detto — bisogna fare qualcosa». Così la scorsa notte tre furgoni carichi di prodotti alimentari tipici del paese (in particolare formaggi e lenticchie), e di scarpe e giocattoli, sono partiti alla volta di Sarno. La spedizione di soccorso è stata organizzata dall’associazione «Ricostruire Colfiorito» che ha trovato tra i terremotati gli aiuti e gli automezzi per trasportarli. «Solo chi ha vissuto sulla propria pelle un dramma come il terremoto — afferma la portavoce dell'associazione ­ può capire davvero cosa si prova in certe situazioni. Per questo la nostra gente, pur essendo ancora alle prese con molte difficoltà da superare, ha subito deciso di attivarsi per il disastro della Campania». (da L'O.R. del 15 maggio)

   
Coloro che desiderano segnalare iniziative di solidarietà con le popolazioni della Campania possono inviare una e­mail alla redazione.

Ogni quindici giorni le Buone notizie selezionate saranno pubblicate in queste pagine.

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