Città del Vaticano, 28 giugno 1998 | Servizio sperimentale |
tre eroi della Chiesa Testimone della fedeltà al sacerdozio Attraverso la purificazione del dolore, apparve il profondo significato della sua vocazione sacerdotale: unire la propria vita al sacrificio di Cristo sulla Croce e offrirla in sostituzione per la salvezza degli altri. Possa il Beato Jakob Kern, che era uno studente vivace e impegnato, incoraggiare molti giovani ad accogliere generosamente la chiamata al sacerdozio per seguire Cristo. Le sue parole di allora sono rivolte a noi: «Oggi più che mai c'è bisogno di sacerdoti autentici e santi». Anton M. Schwartz Restituta Kafka |
collaboratore della gioia, cooperatore della verità La visita pastorale di Giovanni Paolo II in Austria Qual è stato il senso della visita del Papa in Austria? Lo ha spiegato lo stesso Giovanni Paolo II ripercorrendo, durante l'udienza generale di mercoledì 24 giugno, i momenti salienti delle tre intense giornate trascorse insieme con i fedeli di una Chiesa di antiche tradizioni che con coraggio è ora chiamata ad intraprendere il cammino verso il terzo millennio. «Mi sono recato in Austria ha detto il Papa come pellegrino della fede, collaboratore della gioia, cooperatore della verità», portando un forte messaggio di speranza ed un fermo richiamo alla «cultura della vita» per tutto il continente europeo. Una rinnovata primavera della Chiesa «Nei giorni scorsi ho compiuto la mia terza Visita Pastorale in Austria ed ora, tornato a Roma, ripenso ai significativi incontri avuti con quelle care popolazioni. Il sentimento che domina nel mio animo è la gratitudine. In primo luogo rendo grazie a Dio, datore di ogni bene, che mi ha concesso di vivere questa intensa esperienza spirituale, ricca di celebrazioni liturgiche, di momenti di riflessione e di preghiera, nella prospettiva di una rinnovata primavera della Chiesa in quell'amato Paese»; Missione, vocazioni, santità «Mentre a Salisburgo mi sono soffermato sul tema della missione, a Sankt Pölten ho invitato a riflettere sul problema delle vocazioni. Infine, come punto culminante e motivo principale del mio viaggio, ho avuto la gioia di annoverare i nomi di tre Servi di Dio nel libro dei Beati. Nel corso della celebrazione suggestiva sulla Heldenplatz a Vienna, ho ricordato a tutti che l'eroismo del cristiano sta nella santità»; I tre beati, eroi che hanno scritto la storia non secondo criteri umani «Gli "eroi della Chiesa" non sono necessariamente coloro che hanno scritto la storia secondo criteri umani, ma donne e uomini che forse, davanti agli occhi di molti, sono apparsi piccoli, ma in realtà si sono rivelati grandi dinanzi a Dio»; «I giovani hanno capito il senso della mia visita» «I giovani, che sono naturalmente sensibili al fascino dell'ideale, soprattutto quando è incarnato nella vita, hanno apprezzato questo discorso. Hanno capito il senso della mia visita al loro Paese: mi sono recato in Austria come pellegrino della fede, come collaboratore della gioia, come cooperatore della verità»; «Cultura della vita» e «vangelo della sofferenza» «Ogni uomo, in qualsiasi fase della vita, riveste un valore inalienabile. Il discorso sulla "cultura della vita" diretto agli architetti della Casa Europea si realizza, tra l'altro, in istituzioni come quella dell'Ospizio, dove si riscrive giorno per giorno il "vangelo della sofferenza", letto alla luce della fede. Accanto a quanti instancabilmente prestano servizio negli ospedali e nelle case di cura, come pure accanto a coloro che non abbandonano i loro familiari gravemente malati, è presente il Signore che riconosce come rivolte a se medesimo le loro cure amorose. I malati, con il peso delle loro sofferenze sopportate per amore di Cristo, costituiscono un tesoro prezioso per la Chiesa, la quale ha in essi dei collaboratori efficacissimi nell'azione evangelizzatrice»; La Chiesa in Austria è viva e cammina verso il Grande Giubileo «Ripensando alle intense emozioni provate, sento il bisogno di ripetere quanto ho affermato al termine della visita: Credo in vitam! Credo nella vita. Credo che la Chiesa in Austria è viva. Credo che questa vita è più forte delle prove che hanno attraversato ed attraversano non pochi fedeli in quell'amato Paese. Sono andato tra loro per aiutarli a superare le odierne difficoltà e per incoraggiarli a riprendere generosamente il cammino verso il Grande Giubileo. Anche a Roma il cuore del Papa continua a battere per l'Austria. A tutti ripeto con le parole di Cristo: "Non sia turbato il vostro cuore!" (Gv 14, 1). Non guardate soltanto al passato! Preparate il futuro con l'aiuto dello Spirito Santo!». |
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