Città del Vaticano, 2 agosto 1998 | Servizio sperimentale |
Carissimi Fratelli e Sorelle! 1. Martedì prossimo, 7 luglio, sarà resa pubblica la Lettera Apostolica Dies Domini sulla santificazione della domenica. Vi ho apposto la firma il 31 maggio, giorno di Pentecoste, per sottolineare che essa è frutto speciale di quest'anno che, nella preparazione immediata al Giubileo, è particolarmente dedicato alla riflessione sullo Spirito Santo. 2. In obbedienza al terzo comandamento, la domenica deve essere santificata, soprattutto con la partecipazione alla Santa Messa. 3. Preghiamo la Vergine Santa perché voglia rendere la comunità cristiana pronta ad accogliere il messaggio di questa Lettera Apostolica. Ella spinga i fedeli a interrogarsi sul modo con cui vivono la domenica e incoraggi i Pastori a dare a questo tema tutto il risalto che merita, nonostante le difficoltà proprie del nostro tempo. Anche questo sarà un prezioso contributo alla celebrazione del grande Giubileo. (Giovanni Paolo II, Angelus del 5 luglio) |
la Pasqua della settimana La Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II Martedì 7 luglio è stata pubblicata la Lettera Apostolica di Giovanni Paolo II "Dies Domini" sulla santificazione della domenica. Il documento, firmato significativamente nella solennità di Pentecoste, è quasi un dono personale offerto dal Papa alla Chiesa universale e ad ogni singolo fedele. Un dono per riscoprire e per vivere la domenica come "la Pasqua della settimana". "Buone Notizie" vuole raccogliere queste sollecitazioni del Santo Padre e portarle, per quanto possibile, anche nella rete internet. Per questo, oltre al testo completo del documento in lingua italiana (link e istruzioni nella colonna di destra), sono offerti qui di seguito alcuni passi delle riflessioni sulla "Dies Domini" proposte da Giovanni Paolo II durante gli incontri per la recita dell'Angelus Domini nelle domeniche di luglio. Domenica 12 luglio - Lorenzago di Cadore Lo "shabbat", il sabato biblico, è legato a questo mistero del riposo di Dio. Se noi cristiani celebriamo il giorno del Signore di domenica, è perché in questo giorno è avvenuta la risurrezione di Cristo, che è compimento della prima creazione ed inizio della "nuova creazione". In Cristo risorto ha la sua piena realizzazione il "riposo" di Dio. Il "giorno del Signore" è così il giorno che manifesta l'amore di Dio per le sue creature. Alla domenica il cristiano è invitato a riscoprire questo sguardo gioioso di Dio e a sentirsene come avvolto e protetto. La nostra vita, nell'era della tecnica, rischia di essere resa sempre più anonima e funzionale al processo produttivo. L'uomo diventa così incapace di godere delle bellezze del creato e, ancora più, di leggere in esse il riflesso del volto di Dio. I cristiani sostano ogni domenica non solo per un'esigenza di legittimo riposo, ma soprattutto per celebrare l'opera di Dio Creatore e Redentore. Da questa celebrazione sgorgano motivi di gioia e di speranza, che danno nuovo sapore alla vita di ogni giorno, e costituiscono un antidoto vitale alla noia, alla mancanza di senso, alla disperazione, da cui talvolta possono sentirsi tentati. Domenica 19 luglio - Borno in Valcamonica Il mio auspicio è che il periodo delle vacanze costituisca un tempo favorevole per riscoprire il senso cristiano della Domenica, giorno di riposo ma soprattutto di preghiera comunitaria; giorno in cui Cristo risorto ci riempie di speranza e di gioia; giorno donato all'uomo per il suo bene. Domenica 26 luglio - Castel Gandolfo La domenica è la continuazione di queste prime domeniche della storia cristiana: il giorno di Cristo risorto e del dono del suo Spirito. Diversamente dai calendari civili, la liturgia considera la domenica non l'ultimo giorno della settimana, bensì il primo. In questo modo ne sottolinea la dignità e si pone in evidenza che, con la risurrezione di Cristo, il tempo "riparte"... La domenica è così il giorno della fede per eccellenza, giorno nel quale i credenti, contemplando il volto del Risorto, sono chiamati a ripetergli con Tommaso: "Mio Signore e mio Dio"... e a rivivere nell'Eucaristia l'esperienza degli Apostoli, quando il Signore venne nel Cenacolo e fece loro dono del suo Spirito. Il senso religioso [della domenica] non si oppone ai valori umani, che fanno della domenica un tempo di riposo, di godimento della natura e di più distese relazioni sociali. Questi sono valori che, purtroppo, rischiano di essere vanificati da una concezione della vita edonistica e frenetica. Vivendoli alla luce del Vangelo, i cristiani imprimono ad essi il loro senso pieno.
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La Lettera Apostolica di Giovanni Il testo completo in lingua italiana de documento è disponibile in formato pdf. Può essere visualizzato sullo schermo del computer e stampato (257 Kb)
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