Città del Vaticano, 13 settembre 1998 | Servizio sperimentale |
«Questo popolo, con la sua tradizione mdediterranea, e con le sue ascendenze greco-romane, questo popolo protagonista di eventi di carattere decisivo per la storia umana, sta davanti a noi. Ogni sua vicenda noi portiamo e presentiamo sull'altare, domandando che diventi per noi pane di vita, che diventi nell'Eucaristia una nuova bevanda. Proprio questa è la grande preghiera per l'Italia e con l'Italia. Presentiamo come offerta tutti i frutti dello spirito umano, nei quali si sono espressi il lavoro e la cratività, la cultura e la sofferenza dei figli e delle figlie di questa terra. Preghiamo, in modo particolare, per gli attuali figli e figlie dell'Italia, perché diventino degni di una così significativa eredità, e sappiano esprimerla nella loro vita presente individuale, familiare e sociale, nell'economia e nella politica». (Giovanni Paolo II, dalla meditazione alla Concelebrazione Eucaristica per l'inizio della grande preghiera per l'Italia e con l'Italia, 15 marzo 1994) |
per l'Italia e con l'Italia Indetta da Giovanni Paolo II nel 1994 la grande preghiera per l'Italia e con l'Italia è divenuta ora impegno quotidiano di tutta la comunità ecclesiale in cammino verso il Terzo Millennio. Martedì 8 settembre, festa della Natività di Maria, Vescovi, sacerdoti, religiosi e laici si sono ritrovati nel santuario della Santa Casa di Loreto, ai piedi di Maria, per riprendere il filo ininterrotto di quella straordinaria iniziativa ecclesiale voluta dal Papa come espressione di rendimento di grazie e di impegno a raccogliere e a mantenere viva la grandiosa eredità di fede e di santità che ha segnato in maniera del tutto originale l'identità della nazione italiana. Cardinale CAMILLO RUINI Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Ho appreso con gioia che a partire dal prossimo 8 settembre, Festa della Natività della Beata Vergine Maria, riprenderà la Preghiera Quotidiana per l'Italia nella Santa Casa di Loreto e verrà accesa la Lampada dell'Italia, che arderà a simboleggiare l'invocazione del popolo italiano. La Grande Preghiera per l'Italia iniziò nel 1994, quando la costante sollecitudine che nutro per la diletta Nazione italiana, mi spinse ad invitare a far salire incessantemente a Dio una preghiera nella Chiesa (cfr At 12, 5) al fine d'ottenere la grazia della conversione dei cuori, condizione indispensabile per costruire una convivenza più giusta e solidale. Il 10 dicembre del medesimo anno, ai piedi della Vergine Lauretana, in fraterna ed intensa comunione con i Vescovi italiani, presenti Autorità dello Stato, ho potuto celebrare la fase conclusiva della corale risposta suscitata da tale appello. La nuova provvidenziale iniziativa, che riprendendo quell'invito è divenuta la Preghiera Quotidiana per l'Italia, prolunga l'invocazione di pace e costituisce un'ulteriore occasione per prepararsi a vivere la grazia del Giubileo, volgendo lo sguardo con rinnovato e filiale amore a Colei che in ogni contrada della Penisola è venerata quale rifugio sicuro nei pericoli e Madre benevola verso le suppliche di quanti sono nella prova (cfr Sub tuum praesidium, in Breviario Romano). Mentre l'avvicinarsi del terzo millennio suscita inedite attese e speranze, noi guardiamo a Maria, prima discepola del Signore e Maestra di sapienza, che ci aiuta a leggere le vicende della storia nella totale disponibilità alla Parola del Signore. Col suo materno sostegno, il popolo italiano potrà così più facilmente discernere "i segni dei tempi" ed impegnarsi con coraggio e perseveranza all'edificazione di una società dal volto e dalla dimensione autenticamente umani. La Lampada dell'Italia, che ogni giorno brillerà nella Casa Santa, luogo che richiama il mistero del Verbo fatto carne, sarà simbolo del costante affidamento alla Madre del Signore da parte della comunità italiana. Essa ricorderà allo stesso tempo che è compito dei cristiani essere vigilanti con le lanterne accese (cfr Mt 25, 1-13) e perseveranti nella preghiera e nella fedeltà al Vangelo per illuminare con la fiaccola della Verità e dell'amore di Cristo le varie realtà sociali, politiche, culturali ed economiche dell'esistenza. Mentre formulo fervidi voti che questa provvidenziale iniziativa possa recare i frutti sperati, esprimo vivo compiacimento e, spiritualmente unito a quanti si trovano raccolti nel sacro tempio di Loreto, volentieri imparto a Lei, Signor Cardinale, a Mons. Angelo Comastri, ai Vescovi italiani ed ai fedeli presenti al sacro rito una speciale Benedizione Apostolica, volentieri estendendola all'intera ed amata Nazione italiana. Castel Gandolfo, 6 Agosto 1998 |
![]() Tutti i lettori sono invitati a segnalare via e-mail iniziative e attività in occasione della grande preghiera quotidiana per l'Italia. |
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